Trasforma i tuoi sogni in realtà con la visualizzazione creativa

Hai ambiziosi obiettivi di vita che restano confinati nei tuoi pensieri piuttosto che materializzarsi nella realtà? La visualizzazione creativa potrebbe essere lo strumento mancante per trasformare le tue aspirazioni in risultati tangibili. In questo post esploro il potere della visualizzazione creativa e come può aiutarti a manifestare i tuoi sogni.

Cos’è la Visualizzazione Creativa?

La visualizzazione creativa è una tecnica potente che sfrutta l’immaginazione per plasmare la vita che desideri. Il principio fondamentale è che la mente può influenzare attivamente la tua realtà nutrendola con le giuste immagini mentali. Quando visualizzi intenzionalmente e senti i tuoi successi futuri, pianti i semi che possono germogliare nella realtà.

La visualizzazione creativa incorpora tre principi fondamentali:

  1. Chiarezza – Più vivide e dettagliate sono le immagini mentali, più impatto avrai con la tua visualizzazione. La chiarezza dei tuoi obiettivi è infatti fondamentale per manifestarli.
  2. Emozione – Associare intense emozioni positive nelle tue visualizzazioni ne aumenta l’efficacia. Sentire il successo nella tua immaginazione rafforza il legame tra mente e corpo.
  3. Fiducia – Credere profondamente nella possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi è cruciale. Il tuo stato mentale influenza profondamente gli esiti, crederci incondizionatamente supporta il processo di manifestazione.

Connessione mente-corpo nella visualizzazione

La visualizzazione creativa si basa sul concetto dell’interconnessione tra mente e corpo. Quando immagini vividamente i risultati desiderati, il tuo cervello attiva percorsi neurali come se li stessi vivendo. Questo processo rafforza la connessione mente-corpo.

Raggiungi i tuoi obiettivi con la visualizzazione creativa

  • Chiarisci i tuoi obiettivi – La visualizzazione aiuta a definire i tuoi obiettivi in modo preciso, consentendoti di identificare i tuoi veri desideri.
  • Aumenta la motivazione – Immagini mentali vivide suscitano emozioni e motivano l’azione verso i tuoi obiettivi.
  • Supera gli ostacoli – Anticipa e preparati mentalmente alle sfide attraverso la visualizzazione, potenziando la tua capacità di superare gli ostacoli.
  • Aumenta la fiducia – La visualizzazione ripetuta del successo costruisce autostima e una forte fiducia nelle tue capacità.
  • Attira opportunità – L’energia positiva generata attraverso la visualizzazione creativa può attirare opportunità e risorse nella tua vita.
  • Migliora la concentrazione – La visualizzazione affina la concentrazione, aiutando a mantenere chiarezza e perseveranza nel perseguire i tuoi sogni.

Incorporare la visualizzazione creativa nella tua routine quotidiana può essere uno strumento trasformativo per manifestare i tuoi sogni. Comprendendo e applicando i principi fondamentali, ti aiuta a chiarire gli obiettivi, aumentare la motivazione, superare gli ostacoli, accrescere la fiducia, attrarre opportunità e mantenere una migliore concentrazione nel tuo percorso verso il successo.

Sei pronto a cominciare un percorso verso la visualizzazione creativa per vivere i tuoi sogni?

Perché rinviare sempre le cose che devi fare indebolisce il tuo cervello

Indugiare, rinviare, procrastinare… quante persone conosci così?

Procrastinare, secondo la definizione del dizionario Treccani, significa differire, rinviare da un giorno a un altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe.

Aspettare a lungo può avere conseguenze. Pensa al cambiamento climatico. O a una malattia. Se non cerchi di scoprire subito quello hai, poi potrebbe diventare troppo tardi. Potresti sentire il dottore dirti: “Se fossi venuto prima, avremmo potuto intervenire e tentare di guarire la tua malattia. Ora è troppo tardi”.

Negli Stati Uniti, le statistiche dicono che il 20% circa della popolazione, rimanda i compiti i noiosi al giorno dopo, come se i compiti in questione avessero poi la capacità di scomparire o divenire meno noiosi (in realtà, non credi che succeda il contrario?).

Uno studio cinese dimostra che le persone con tendenza a rimandare (chiamiamoli “procrastinatori“. Dal latino cras che significa domani e pro che significa per, quindi coloro che rimandano tutto a domani) hanno certe aree del cervello iperattive, che causano un vagabondaggio mentale: quando è tempo di pagare le fatture, prendere l’appuntamento dal dentista o portare giù la spazzatura, queste aree vanno in tilt e inducono la persona a pensare a qualcosa d’altro. E, diciamolo, a cercare delle scuse su quanto sarebbe sgradevole fare quella cosa.

Inoltre, i procrastinatori hanno un’altra zona del cervello debole. Si tratta della zona che blocca le attività di dispersione e che consente, invece, di rimanere concentrati.

Le persone che lavorano anticipando gli eventi e agiscono secondo un piano o un programma in modo da non essere colti di sorpresa da un esame, o da una scadenza fiscale, hanno un’attività elevata in quest’area del cervello, in modo tale che il divagare é bloccato e rimangono concentrati.

Quando la mente si distacca dallo scopo programmato e comincia a vagare, diventa vulnerabile e soggetta alle influenze della zona del cervello che comunica quanto sia sgradevole quella cosa. Il procrastinatore è quindi bloccato dal suo cervello e cerca immediatamente qualcosa che lo faccia stare meglio. Il compito sgradevole è perciò spostato nel futuro e percepito come innocuo.

Che fare? Il cervello è un muscolo e possiamo allenarlo per sfruttare la sua plasticità.

Tu come ti consideri? Sei una di quelle persone che rimandano il pagamento delle fatture, non prendono l’appuntamento dal dentista pur avendone bisogno, non portano giù la spazzatura? Oppure sei una persona che cerca di agire in anticipo, per non farsi cogliere di sorpresa e impreparata?

Fammelo sapere!

Il punto nero

“L’energia va dove va la tua concentrazione” – Tony Robbins

Ecco la storia del punto nero.

Un giorno un insegnante arrivò in classe e disse agli studenti di prepararsi per un test a sorpresa.

Tutti erano nervosi, spaventati dalla prova imminente. Mentre l’insegnante stava distribuendo un foglio chiese di non guardare il foglio, fino a quando non avesse dato il via alla prova. Una volta che tutti i fogli furono distribuiti diede l’autorizzazione a voltare il foglio e vedere finalmente il contenuto.

Con grande sorpresa di tutti si trattava di un foglio bianco con in mezzo un punto nero.

Vedendo il volto sorpreso di tutti i suoi studenti, il professore disse: “Ora scrivete una riflessione su ciò che state vedendo”.

Tutti i giovani, confusi, cominciarono a pensare e scrivere su ciò che vedevano.

Trascorso il tempo, l’insegnante raccolse i fogli, li mise sulla scrivania e cominciò a leggere ad alta voce quanto gli studenti avevano scritto.

Tutti, senza eccezione avevano fatto una relazione sul punto nero, con le più diverse considerazioni.

Dopo la lettura di tutti gli elaborati, disse:

“Questo test non servirà per il voto, ma come lezione di vita. Nessuno ha parlato della pagina bianca, avete dedicato tutta la vostra attenzione al punto nero. È ciò che accade nella nostra vita. La vita è un foglio interamente bianco da riempire, scrivere e godere, ma ci concentriamo sui punti neri.”

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Black Dots – Photo by Eva Elijas on Pexels.com
Cosa significa questo?

La vita è un dono della natura, ci è data con affetto e amore, abbiamo tante ragioni per amare il nostro partner, per voler bene agli amici che ci sostengono, per il lavoro che ci consente di guadagnarci da viveve, per i miracoli che accadono ogni giorno, eppure insistiamo a guardare il punto di nero, i problemi che abbiamo, di salute, di soldi, il difficile rapporto con i familiari, una delusione con il partner, con un amico …

I punti neri sono minimi rispetto a quello che ci viene donato ogni giorno, eppure occupano la nostra mente in ogni momento.

Cerca di prestare attenzione a tutta la pagina bianca e non solo ai punti neri. Cogli ogni benedizione, ogni momento che la vita ti sta offrendo, stai tranquillo/a, abbi fiducia, datti da fare, in una parola: vivi!

Tu pensi di stare vivendo appieno la tua vita?

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Life – Photo by Julian Jagtenberg on Pexels.com

Come affrontare l’ansietá climatica

A causa dei disastri climatici provocati dal surriscaldamento del pianeta che stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti, si sta verificando in modo parallelo un nuovo fenomeno: l’ansietà climatica o eco-ansietà.
L’ansietà climatica si può definire come lo stress che una parte delle persone sente a causa degli eventi ambientali anche se non ha dovuto (ancora) confrontarsi con essi. Ci si sente sopraffatti da questi eventi che sono fuori dal nostro controllo.

Può essere difficile guardare avanti quando non vedi un futuro chiaro perché le condizioni ambientali si stanno degradando sempre di più.

Purtroppo l’ansietà climatica si sta diffondendo molto, soprattutto tra le nuove generazioni che evidentemente saranno quelle che subiranno un maggiore impatto dalla crisi climatica.

Partecipare alle manifestazioni, far sentire la tua voce, studiare soluzioni è importante ma questo può generare ancora più stress perché capisci la rilevanza e l’enormità della crisi.

Perciò, diventa importante anche prendersi cura di sé stessi, perché non puoi salvare il pianeta senza prenderti cura di te stesso/a. Poi, in effetti non si tratta di salvare il pianeta, il pianeta si salverebbe da solo dal primo momento che il genere umano cominciasse a rispettarlo. Si tratta piuttosto di preservare le condizioni che rendono possibile la vita sulla terra. Quindi, il primo passo é preservare te stesso/a con un occhio di riguardo all’ambiente.

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Photo by Anna Tarazevich on Pexels.com

Vediamo alcuni modi per affrontare lo stress dovuto alla crisi climatica.

Concentrati su quello che puoi controllare

La crisi climatica è un argomento estremamente complesso non solo per le persone, ma anche per le industrie e i governi. Anche se a volte puoi sentirti scoraggiato/a, è importante ricordarti che puoi concentrarti su quello che dipende da te, dalle tue azioni, dai piccoli passi che puoi fare per contribuire al cambiamento di direzione.

Per esempio, puoi decidere di mangiare meno carne (lo sai che per produrre una bistecca sono necessari 15.000 litri d’acqua e vengono disboscate grandi porzioni di foresta?). Oppure puoi scegliere di comprare meno vestiti, di abbassare di mezzo grado la temperatura di casa tua, di lasciare la macchina in garage e camminare di più.

Partecipare a una manifestazione oppure far parte di un’associazione impegnata nella salvaguardia dell’ambiente sono tutte cose alla tua portata. Ricorda di non metterti troppa pressione perché non puoi risolvere la crisi da solo/a. Puoi però fare dei piccoli cambiamenti nel tuo stile di vita.

Prenditi una pausa dalle notizie sul clima

Passare il tempo a leggere gli aggiornamenti sulla crisi climatica non aiuta la tua salute mentale. Prenditi una pausa, anche per qualche giorno. Le notizie e gli aggiornamenti saranno ancora disponibili quando tornerai e, soprattutto, é molto probabile che la situazione purtroppo non sará cambiata in meglio.

Ricordati che non sei solo/a in questa battaglia

Anche se a volte può sembrarti il contrario, non sei sola/o nella battaglia contro la crisi climatica. Ci sono tante persone al mondo che dedicano il loro tempo a questa sfida e si sentono probabilmente come te. Cerca di connetterti con queste persone, ce ne sono sicuramente anche vicino a te. È importante cercare delle altre persone altrettanto preoccupate per la sorte del pianeta, che è anche la sorte di tutti noi. Questo ti aiuterà a ritrovare un po’ di speranza, ti darà coraggio e forza per andare avanti in questa battaglia.

Dedica più tempo a te stesso/a

Assicurati di fare le cose che ti piacciono, passeggia nella natura, leggi un libro, guarda un film, riscopri quell’attività che ti piaceva tanto. Insomma, creati un spazio di benessere personale.

Parla con qualcuno di come ti senti.

L’ansietà climatica è una cosa reale che a volte non è possibile affrontare da soli/e.

Se queste sensazioni di stress e ansia stanno disturbando la tua vita, parlane con qualcuno. Chiama un amico/a, un familiare, o un coach. Ti aiuterà sicuramente ad affrontare questa situazione.

Tu pensi di soffrire di eco-ansietá?

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Ansietá climatica – Photo by Keenan Constance on Pexels.com

3 consigli per stimolare il tuo cervello

Come il resto del corpo umano, anche il cervello regredisce con il passare dell’età.

Alla nascita, ciascun essere umano è dotato di 100 miliardi di neuroni. A 25 anni il tuo cervello è al massimo delle sue capacità. Poi, comincia progressivamente a regredire e, invecchiando, alcuni neuroni diventano difettosi, in particolare quelli situati al livello della memoria, dell’attenzione e della coscienza di ciò che ci circonda.

Questo processo di invecchiamento non deve essere considerato come una fatalità. Grazie ad alcune attività possiamo preservare più a lungo il funzionamento del cervello che ci permetterà così di avere una vita migliore dal punto di vista fisico e mentale.

elderly man and his trainer exercising
Photo by Kampus Production on Pexels.com

Vediamo come.

  1. Nutri bene il tuo cervello. Un’alimentazione equilibrata è fondamentale per una buona salute mentale. Tuttavia il cervello ha bisogno di sostanze specifiche per aumentare la connessione dei neuroni e stimolarne la rigenerazione. Quindi mangia alimenti ricchi di antiossidanti come frutta e verdura in generale (in particolare sono davvero utili i carciofi, i mirtilli e lo zenzero), pesce e olio di oliva EVO. Il pesce grasso (salmone, sgombro, aringhe, sardine) contiene omega 3 che aiuta a rafforzare le cellule del cervello, ottimizza l’apprendimento e la memoria e contribuisce alla prevenzione di disturbi mentali come la depressione e la demenza. Ricorda che anche l’avocado e le noci contengono omega 3 e che per una buona ossigenazione del cervello occorre mangiare glucosio (pane e pasta) e alimenti ricchi in ferro (carne e pesce).
  2. Stimola l’attenzione. Come i muscoli che bisogna mantenere in movimento, anche il cervello deve essere allenato per mantenersi performante. È importante dunque mantenerlo attivo con attività come le parole crociate, il sudoku, la lettura, i puzzle o anche alcuni giochi video che propongono dei programmi per allenare il cervello. Più gli esercizi sono diversificati, meglio è. Continua ad ampliare la tua conoscenza apprendendo una nuova lingua straniera, suonando uno strumento, visitando mostre, viaggiando, e mantenendo una vita sociale. Queste sono tutte attività che contribuiscono all’allenamento dei neuroni e a prevenire l’invecchiamento cerebrale. Anche la meditazione è un eccellente attività non solo per migliorare la capacità di concentrazione ma anche perché riduce lo stress, l’ansia e le emozioni negative. Meditare da 10 a 15 minuti al giorno ti permetterà di sviluppare nuove connessioni tra i neuroni e quindi di rallentare l’invecchiamento del cervello. ­­­
  3. Pratica un’attività fisica regolarmente. L’attività fisica mantiene attivi i neuroni perché favorisce la circolazione del sangue che quindi arriva anche al cervello. Non c’è bisogno di diventare degli atleti di alto livello per rallentare l’invecchiamento del cervello. Una pratica sportiva di intensità moderata è già efficace a condizione che sia regolare. La frequenza consigliata è di 30 minuti al giorno. Per mantenere il ritmo è consigliabile trovare un’attività che piaccia e che sia coinvolgente. Un’attività fisica di gruppo (come la danza per esempio) è ancora più utile perché ti aiuta a percepire i corpi nello spazio e perché il rapporto con gli altri consente di liberare delle endorfine, gli ormoni del benessere e del piacere.

Come ti sembrano questi tre consigli per rallentare l’invecchiamento del cervello? Pensi di adottarli?

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Come dare voce al corpo con il Qi Gong

Il Qi Gong è un’arte ancestrale nata in Cina circa 5000 anni fa. Ha subito l’influenza di diversi correnti filosofiche, come il taoismo, il buddismo e il confucianesimo.

Dopo essersi sviluppato in ambiti religiosi e spirituali, il Qi Gong è stato contaminato da tecniche di combattimento diventando cosí anche parte delle arti marziali.

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Oggi si conoscono più di mille forme di Qi Gong. Ciascun maestro, infatti, sviluppa la sua tecnica anche se i principi e le finalità restano le stesse: mantenersi in salute mantenendo in equilibrio il corpo, lo spirito e l’energia.

Secondo la medicina cinese, una buona salute è il risultato di una buona circolazione dell’energia nel corpo. Il Qi Gong è considerato una misura di prevenzione.

La ricerca dell’equilibrio, la precisione dell’intenzione (Yi), la fluidità dei gesti rappresentano non solo un cammino verso la conoscenza del sé ma anche il piacere dell’incontro con sé stessi. Con il Qi Gong, si impara ad amarsi, ad aprirsi verso l’universo, a vivere in armonia con tutto quello che ci circonda.

Nella ricerca di equilibrio, si alternano momenti di concentrazione e momenti di riposo. Sentire il troppo o quello che manca, quando ad esempio si passa da un piede all’altro, permette di prendere coscienza della propria fragilità. Quando invece si sta su due piedi, ben ancorati al suolo, allora ci si sente più forti.

Lavorare sull’equilibrio porta una sensazione di leggerezza e di libertà, senza dimenticare che attraverso i movimenti e la stimolazione dei meridiani (le vie di circolazione dell’energia) migliorano le funzioni organiche (la circolazione, la digestione, la respirazione).

Il corpo è al centro della relazione con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente. La coscienza del corpo passa attraverso l’ascolto di sé stessi, l’osservazione del tono muscolare, delle tensioni, del nostro equilibrio, della nostra postura e della direzione dei nostri movimenti.

Il Qi Gong può essere considerato innanzitutto come la ricerca dell’equilibrio energetico e dell’armonia tra il corpo e lo spirito. Facendo attenzione ai propri gesti, realizziamo che anche il nostro modo di pensare cambia e si ha uno sguardo più sereno sul presente.

Conoscevi già il Qi Gong? Cosa ne pensi?

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Perché dormire meno di sei ore non fa bene alla salute

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo su Internet che raccomandava di dormire tre ore di fila e fare tre sonnellini di 20 minuti nell’arco della giornata. Questa modalità di riposo veniva indicata come modello per ottenere successo ispirato a grandi manager o imprenditori mondiali, in particolare si riferiva a Elon Musk.

Da persona che ha problemi a dormire, posso dirti che la scienza avverte che dormire troppo poco influisce sulle prestazioni cognitive, sul comportamento e sul metabolismo. Con questa strategia, il prezzo del successo è la salute.

Anche dormire è produttivo. Per avere sufficiente energia e attenzione da dedicare al lavoro o un’altra attività produttiva come studiare, ad esempio, bisogna dormire almeno 7 ore e mezza.  

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Una delle funzioni del sonno è elaborare e consolidare l’apprendimento, l’attenzione e la memoria. Dormire implica continuare a lavorare, perché il cervello ripulisce il bombardamento di informazioni accumulate durante il giorno, che generalmente é molto intenso a causa delle diverse fonti che abbiamo a disposizione. La nostra biologia è preparata solo per brevi periodi di mancanza di sonno in situazioni stressanti o urgenti.

Numerosi studi hanno rivelato che l’abitudine di dedicare poche ore al sonno riduce le prestazioni cognitive, provoca un deficit di attenzione e la perdita della capacità di prendere decisioni, oltre ad aumentare gli stati di stress, ansia e depressione. Gli esseri umani sono ‘animali circadiani‘ programmati per cicli sonno-veglia della durata di 24 ore. Dormire per poche ore è un assalto fisiologico al nostro corpo e, in particolare, al cervello. Se dormire poco è una tua scelta, sappi che questo altera lo schema neuro-ormonale che può causare:

  1. problemi emotivi;
  2. difficoltà nell’acquisizione di nuove conoscenze;
  3. problemi nell’archiviazione di nuove informazioni;
  4. aumento del nervosismo e dell’ansia.

Pensare che dormire sia una perdita di tempo è sbagliato perché ha conseguenze sulla salute. La sonnolenza e la perdita di concentrazione sono evidenti il ​​giorno successivo, mentre altri problemi potrebbero sorgere nel lungo termine, come un aumento del rischio di cancro, malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi neurodegenerativi e disturbi metabolici. Dormire poco, infatti, fa aumentare anche l’appetito, con evidenti conseguenze sul tuo peso. La mancanza di sonno porta a fare spuntini e a bere bevande zuccherate o contenenti caffeina.

Un’altra questione importante è se questi effetti negativi sulla salute si verificano anche quando ci si sveglia molto presto. Studi dimostrano che alzarsi troppo presto non provoca necessariamente alterazioni, purché il sonno sia stato sufficientemente ristoratore.

Ricorda che è molto importante completare cinque o sei cicli di sonno ogni notte (un ciclo di sonno dura in media 90 minuti).

 Tu pensi di dormire abbastanza per essere produttivo/a?

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Tele-lavoro : come restare concentrati e produttivi

Restare concentrati e mantenere un alto livello di produttività quando si fa telelavoro non è sempre facile.

Di fronte ad una lista di cose che si accumulano giorno dopo giorno, l’importante è pianificare in anticipo la tua giornata e la tua settimana. Una soluzione semplice ed efficace è la “to-do list” con l’attribuzione degli orari nella tua agenda.

In questo modo, lavorerai su una cosa alla volta e potrai attribuire delle priorità.

Per essere produttivi, puoi provare la tecnica Pomodoro, che prende il nome dal timer che si usa in cucina che spesso è a forma di pomodoro.

In cosa consiste questa tecnica? Lavori 25 minuti su una cosa ben precisa e poi fai una pausa di 5 minuti. Ripeti questa modalità 4 volte (25 minuti di lavoro e 5 minuti di pausa), poi fai una pausa più lunga di 20 minuti, possibilmente lontano dallo schermo. Se hai un cane portalo a passeggio, annaffia le piante, mangia un frutto, fai un po’ di stretching.

Per evitare distrazioni e problemi di concentrazione, non accendere la TV, non lavorare sul letto e metti il tuo telefono personale in modalità “non disturbare” per non essere interrotto/a.

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Non dimenticare di fissarti dei limiti. Una volta che la giornata è finita, non fare ore di straordinario e disconnettiti veramente! L’ideale sarebbe avere uno spazio di lavoro dedicato, in modo da poter “lasciare l’ufficio” una volta terminato il lavoro.

Alcuni consigli per ottimizzare il tuo spazio di lavoro

Per quanto riguarda il tuo spazio di lavoro a casa, non sottovalutare l’effetto positivo del confort sulla tua produttività e concentrazione.

Investi nell’acquisto di una sedia confortevole e un riposa piedi per mantenere una buona postura. Se poi vuoi davvero farti del bene, compra anche (o solo) uno “standing desk”.

Una buona illuminazione è importante per non affaticarti gli occhi e per aiutarti a restare concentrato/a. Prova una lampadina che diffonde luce blu, per esempio.

Oltre ad essere confortevole, il tuo spazio di lavoro in casa deve riflettere la tua personalità grazie a qualche oggetto decorativo che ti aiuta a restare ispirato/a e ti dà voglia di passarci del tempo.

Organizza il tuo ufficio e disponi le tue cose in funzione della frequenza d’utilizzo. Tieni a portata di mano le cose di cui hai bisogno frequentemente. Metti in un ordine di facile comprensione le cose di cui hai meno bisogno. Perderai meno tempo a cercarle!

Infine, ricorda che l’esercizio fisico è fondamentale per il tuo benessere e dopo una giornata di lavoro sarebbe bene dedicare un po’ di tempo al tuo corpo per rilassarti e iniziare bene la serata.

Cosa ne pensi di questi consigli?

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9 ragioni per praticare la mindfulness

Oggi si parla molto di mindfulness, ma sappiamo davvero che cosa è e a cosa serve?

Cominciamo da una piccola definizione. La mindfulness é un formazione della mente che serve a farti acquisire consapevolezza delle tue azioni e presenza in quello che fai. E’ un concetto che ha origini nel buddismo ma ha perso la componente religiosa e non si limita alla sola meditazione, che ne costituisce tuttavia una parte.

La vita di oggi é a volte difficile e impegnativa e spesso ci troviamo esausti, senza fiato. La nostra mente é costretta a dedicarsi a molti compiti allo stesso tempo, a scapito del nostro benessere fisico e mentale.

La pratica della mindfulness ci aiuta sicuramente a trovare un po’ di calma interiore e ad affrontare gli eventi della vita in un altro modo, sia nel contesto lavorativo che nell’ambito personale. Ci aiuta a trovare la nostra intimità umana e spirituale.

La pratica regolare della mindfulness contrasta sicuramente lo stress e l’ansia e ci aiuta a sviluppare utili capacità mentali come:

  1. Concentrazione
  2. Chiarezza e agilità mentale
  3. Collaborazione
  4. Creatività e innovazione
  5. Intelligenza emotiva
  6. Empatia e compassione
  7. Resilienza
  8. Felicità
  9. Benessere generale.

Prova un esercizio semplice. Mangia un frutto lentamente, cercando di assaporare appieno il suo gusto, di capirne la consistenza e scoprire le sensazioni che ti da. Se mangi cosí una volta la giorno, sei sulla buona strada verso un percorso di mindfulness!


Ritrova la tua energia seguendo questi 5 consigli.

Approfitta di questo breve periodo festivo per rallentare, fare il punto della situazione e centrarti su te stessa/o. La primavera porta con sé anche la luce. Le corte giornate invernali sono ormai un ricordo. È il momento ideale per ricaricare le batterie e pensare al tuo corpo, al tuo spirito e alla tua mente. Ritrova tutta la tua energia per ripartire di buona lena.

La primavera è la stagione del rinnovamento per eccellenza. Ogni giornata di primavera è una nuova partenza. Ogni mattina rappresenta una nuova possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi e seguire i tuoi sogni.

Per ottenere il meglio da questo spirito primaverile, ecco 5 consigli per ritrovare il tuo benessere.

1. Prenditi cura di te stessa/a e adotta un ciclo di sonno sano.
Il sonno è fondamentale per il benessere fisico e mentale, gli specialisti raccomandano di dormire tra le 7 e le 9 ora per notte. Sentirsi riposati dopo una bella dormita ti permette di gestire meglio la tua energia durante la giornata.

Consigli:

Fai il programma della giornata la sera prima di coricarti.
La sera, privilegia le attività riposanti. Crea un ambiente propizio al riposo eliminando la luce forte e gli schermi (TV, computer ma anche cellulare) nella tua camera. Fai degli esercizi yoga o medita.

2. L’energia è nel piatto
La colazione è il pasto più importante della giornata. Con essa, stabilisci il tasso di zucchero nel sangue, eviti le voglie durante la mattinata e procuri al tuo corpo l’energia necessaria al suo funzionamento. Attenzione però ad alcuni alimenti che potrebbero rivelarsi controproducenti. Alimenti troppo dolci ti danno una carica energetica immediata che quando se ne va ti lascia più stanca/o di prima.

Consigli:

Evita gli zuccheri e la caffeina in eccesso e privilegia gli alimenti che saziano come le banane o le mele. Bevi grandi quantità di tè verde (che tra l’altro aiuta a dimagrire e previene l’invecchiamento cellulare).

Compra frutta e verdura fresca e se puoi mangia cibo poco raffinato (ad esempio cereali integrali). Fai il menu della settimana e riempi il frigo in modo da evitare di arrivare a casa affamata/o e di non avere niente da mettere sotto i denti costringendoti a mangiare quello che capita o a dover ordinare un pizza.
Cerca di mangiare più o meno alla stessa ora tutti i giorni.
Impara a cucinare.

3. La meditazione al servizio del benessere
Viviamo a una velocità esagerata e, a volte, questo ritmo di vita ci impedisce di vivere pienamente le cose che facciamo e di concentrarci su di esse. Molte attività possono aiutarci a approfittare meglio dell’istante presente e la meditazione è in cima alla lista. Prima di andare al lavoro, concentrarsi sul ritmo della respirazione (inspira/espira) può aiutare ad affrontare la giornata con più calma. La meditazione ha degli effetti benefici sul cervello e sul benessere in generale.

Consigli:
Medita tutti i giorni al risveglio: disconnettendoti per qualche minuto ricarichi le batterie. Non hai tempo? Prova a meditare sotto la doccia o mentre sei in autobus o sulla metro! Basta respirare con consapevolezza per rilassarti pur rimanendo allerta (se hai un gatto, prendi esempio da lui, che è un campione in questo esercizio!). Se usi l’auto per andare a lavorare, assolutamente non meditare in macchina!

4. Muoviti per limitare la stanchezza
Anche se questa affermazione può sembrare contraddittoria, lo sport è il migliore dei modi di rischiarare il tuo spirito, allontanare la tua ansia e ritrovare la tua energia. L’attività fisica permette di stimolare i mitocondri, che sono i generatori dell’energia del corpo. Quindi, che aspetti? Infila subito le scarpe da ginnastica!

Consigli:

Cammina almeno 10000 passi al giorno (lo so, non sono pochi).
Prova il saluto al sole, una sequenza di posizioni Yoga che ti aiutano a liberare le endorfine nel sangue che, a loro volta, ti aiutano ad essere di buon umore e carica/o di energia.
Fai Yoga, Pilates, un giro in bici o una passeggiata con i tuoi colleghi.
Cammina con consapevolezza, concentrandoti su ciascuno dei tuoi passi e cercando si sentire il contatto con il suolo dal tallone alla punta di
piedi.

5. Più equilibrio per più energia
Trascuriamo spesso l’importanza dell’equilibrio emotivo nella vita di tutti i giorni. Ma l’armonia delle emozioni può aiutarci a sentirci meglio e a migliorare i nostri rapporti con gli altri. Fai attenzione alle tue emozioni e impara a gestirle. Non impedirti di esprimerle, nei dovuti modi e occasioni, ovviamente, altrimenti rischi che diventino troppo intense e poi non potrai più controllarle. Sfrutta appieno le emozioni positive e prova ad accettare i tuoi sentimenti nei momenti di tristezza o di dubbio. Le emozioni hanno la loro ragione d’essere: determinano le nostre azioni.

Consigli:

Stabilisci regolarmente degli obiettivi per ottenere il meglio da te stessa/o rivivendo le sensazioni o i pensieri.
Cerca di guardare le cose da una prospettiva più ampia: tutto nella vita serve a qualcosa, anche se a te non sembra. Cerca di non reagire subito, respira profondamente e ricorda a te stessa/o che passerà.