Trova l’armonia: equilibrio vita-lavoro in un mondo sempre piú veloce

Nel trambusto della società odierna, il nostro benessere spesso passa in secondo piano rispetto alle richieste della nostra vita professionale. Trovare un equilibrio tra lavoro e bisogni personali è fondamentale per mantenere un’alta qualità della vita e preservare la nostra salute fisica, mentale ed emotiva.

Secondo la classificazione internazionale delle malattie, il burn-out, noto anche come esaurimento professionale, è considerato un fenomeno legato al lavoro, ma non è l’unico fattore.

Con l’inflazione alle stelle e le spese in continuo aumento, siamo spinti a lavorare duramente per guadagnare uno stipendio che ci consenta di vivere dignitosamente. Tuttavia, questo comporta spesso il sacrificio di altri bisogni fondamentali.

Dedichiamo molte ore ogni giorno al lavoro, riducendo il tempo per pasti salutari, riposo e momenti con la famiglia, senza renderci conto dell’impatto sulla nostra vita.

Anche se molte persone non possono permettersi di ridurre le ore di lavoro a causa delle responsabilità familiari, è essenziale trovare un equilibrio tra lavoro e riposo, poiché la vita va oltre l’ambito lavorativo.

L’impegno eccessivo nel lavoro, unito alla mancanza di tempo per attività personali come lo sport, le passeggiate o semplicemente il relax, può compromettere irreparabilmente la salute nel tempo.

Sempre più spesso, le persone soffrono di stress, affaticamento e problemi alimentari causati da lunghe giornate che non lasciano spazio alle attività che rendono felici.

Se ti riconosci in questa situazione, ricorda che nessuno stipendio vale la tua salute. Nessun beneficio compensa la fatica accumulata al termine di una giornata lavorativa che ha prosciugato la tua energia e la tua gioia di vivere.

Se al momento non hai alternative e devi continuare con il tuo lavoro attuale, cerca di dedicare ogni giorno del tempo a qualcosa che ti faccia stare bene. Se la tua attività quotidiana è stressante, potrebbe arrivare il momento in cui non potrai più andare avanti e le conseguenze saranno più serie. Recuperare il benessere ottimale richiederà più tempo.

Il lavoro è parte integrante della vita, ma la vita non si esaurisce nel lavoro. C’è di più: famiglia, salute, amicizia, insomma, il tuo benessere! Non permettere che il lavoro diventi la tua unica preoccupazione.

Non c’é una giustificazione abbastanza importante per sentirsi esausti e infelici. Il tuo lavoro proseguirà anche senza di te, mentre le relazioni familiari, le amicizie e la salute richiedono la tua attenzione.

Puoi trovare un nuovo impiego, ma non puoi sostituire la tua famiglia, i tuoi amici e soprattutto la tua salute. Ricorda di prenderti cura di te stesso per vivere una vita più sana e piú completa.

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Ikigai: la nostra ragione di vita

La ricerca del senso della vita riguarda tutti noi, perché è insita nell’essere umano. In Giappone c’è perfino una parola specifica per definire l’importanza di avere uno scopo nella vita: Ikigai. L‘Ikigai si riferisce alla motivazione individuale, quello che ci fa alzare dal letto tutte le mattine e che ci dà gioia di vivere.

Non c’è un’esatta traduzione in italiano di Ikigai. Si può definire come una forma di adattamento all’ambiente a prescindere dalla natura dell’ambiente stesso. Non è collegato necessariamente alla fama o alla fortuna materiale. È semplicemente la priorità, a volte inconscia, attorno alla quale ruota la nostra vita.

Per alcuni professionisti, artisti o artigiani, questo senso di dedizione è intrinseco alla loro vocazione. Ci sono poche cose che ci danno soddisfazione come fare un lavoro che corrisponda alla nostra aspirazione, ma anche coloro che non trovano lo scopo della loro vita nel lavoro, hanno un Ikigai.

Ken Mogi, nel suo “Il piccolo libro dell’Ikigai” ci spiega che l’ikigai consta di cinque pilastri:

  1. cominciare in piccolo
  2. dimenticarsi di sé
  3. armonia e sostenibilità
  4. gioia per le piccole cose
  5. stare nel qui e ora

Un’idea base dell’Ikigai è essere nel flusso. Ti ricordi quando eri bambina, stavi giocando e la mamma ti chiamava a mangiare? Tu ci andavi controvoglia perché ti piaceva troppo giocare e per te era sempre troppo presto. Il tempo volava via da perché eri troppo occupata a giocare.

Ecco essere nel flusso è un po’ questo. Significa essere in armonia con gli elementi intorno e dentro di noi e prestare attenzione a tutte le sfumature che ci vengono incontro.

Il segreto più grande dell’Ikigai è accettare sé stessi, con i tratti unici che abbiamo ricevuto quando siamo nati.

“Io mi amo e mi accetto così come sono” è un’affermazione positiva che mi ripeto da anni. Tu sei un individuo unico e irrepetibile che deve trovare la sua strada nella foresta della vita.

Prova a rispondere a queste domande:

Quali sono le piccole cose che ti fanno stare bene?

Quali sono le piccole cose che ti aiutano ad affrontare la tua giornata?

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Come sviluppare 5 competenze per sentirti meglio e trovare la tua motivazione

“Come va il lavoro?” è una domanda che ci viene posta frequentemente dai nostri cari e quando rispondiamo probabilmente pensiamo alle difficoltà che attraversiamo o al disagio che sentiamo verso il nostro lavoro. Le persone che lavorano cercano una motivazione e un senso per il lavoro che svolgono.

L’ambiente di lavoro si è molto trasformato negli ultimi anni ed è diventato fonte di stress e ansia. Mancanza di obiettivi futuri, cambiamenti frequenti all’interno dell’organizzazione con conseguente cambiamento dei capi, concorrenza esterna e interna, digitalizzazione che trasforma i modi di lavoro e richiede l’acquisizione di nuove competenze, manager a volte incompetenti ma sotto pressione per gli obiettivi aziendali, stress e carico di lavoro eccessivo possono provocare dei comportamenti tossici.

Noi tutti abbiamo delle aspettative per quanto riguarda il nostro benessere e la nostra crescita personale. Facciamo attenzione alla salute, all’equilibrio tra vita privata e vita professionale, alla qualità dei rapporti con il manager e con i colleghi.

Sai come la penso riguardo alla felicità sul lavoro, ma puoi cercare di sviluppare queste 5 competenze per sentirti meglio e trovare la tua motivazione.

  1. Accettare l’imperfezione: la propria, quella degli altri e quella ambientale. Il perfezionismo è una fonte importante delle nostre sofferenze. Essere coerenti al 100%, rifiutare i propri fallimenti, porsi degli obiettivi troppo ambiziosi, tutto questo ci porta a una situazione di insoddisfazione permanente. Un passo verso la serenità sarebbe quello di accettare gli ostacoli della quotidianità, fare delle scelte e dei compromessi, chiedersi quale sarebbe il miglior percorso futuro piuttosto che pensare a quello che avrebbe potuto essere (post-occupazioni, ovvero inquietarsi per qualcosa che é già avvenuto e che quindi non possiamo cambiare né influenzare).
  2. Stimolare la propria iniziativa e la propria capacità di agire. Sul lavoro possiamo decidere di essere pro-attivi o reattivi. La persona reattiva si sente colpita da quello che le succede intorno e si lascia guidare dai segnali dell’ambiente siano essi negativi o positivi. La persona pro-attiva prende l’iniziativa e sceglie come rispondere agli eventi. Di fronte ad una difficoltà, la persona reattiva dirà “non posso farci niente” oppure “non posso farlo” mentre quella pro-attiva dirà “esaminiamo le opzioni” oppure “potremmo fare così”. Per la persona reattiva, “loro” hanno l’ultima parola, mentre la pro-attiva è colei che conclude. Sviluppare la propria pro-attività, significa essere propensi all’azione e mettere la propria creatività, la propria intelligenza ed energia al servizio di quello che posso fare qui e ora.
  3. Rafforzare l’amor proprio e la stima di sé. Noi siamo i primi responsabili di noi stessi e i primi garanti del nostro benessere. Questo può sembrare evidente, ma è fondamentale per stare bene con sé stessi, amarsi, ascoltare i propri bisogni (del corpo e dello spirito) e cercare di soddisfarli. E’ altrettanto importante rispettarsi, avere stima di se stessi nonostante i propri difetti, le proprie fragilità ed imperfezioni, apprezzare e riconoscere i propri valori e qualità, celebrare i successi e i traguardi. Inoltre, nelle situazioni difficili, è essenziale proteggersi, saper dire no, comunicare i propri limiti e quello che non ci convince, cercare al massimo di non mettersi in pericolo.
  4. Sviluppare empatia e imparare a comunicare efficacemente con gli altri. La maggior parte delle nostre difficoltà al lavoro sono legate agli altri. Siano essi un capo, un collega, un cliente o un fornitore, il rapporto con l’altro può essere fonte di frustrazione e a volte di vera e propria sofferenza. Affinché questa relazione diventi più sana, più efficace e più serena, bisogna sviluppare empatia e imparare a comunicare in modo più efficace. Innanzitutto, bisogna rispettare gli altri ed evitare di giudicarli. Non conosciamo la loro storia e gli altri potrebbero avere gli stessi nostri problemi, o perfino più gravi. Prova quindi ad entrare in contatto con l’altro che hai di fronte cercando di capire la sua esperienza, i suoi sentimenti, i suoi bisogni ma cercando allo stesso tempo di individuare i punti in comune con questa persona. Comunica con sincerità le tue emozioni, i tuoi bisogni e le tue esigenze mantenendo uno spirito aperto al suo riguardo.
  5. Coltivare un’attitudine all’apprendimento e esercitare la capacità ad imparare. Per affrontare con serenità gli imprevisti e le numerose difficoltà che la vita ci presenta, per crescere e evolvere, è indispensabile imparare continuamente. L’attitudine della persona che vuole imparare consiste nell’accettare che il percorso di apprendimento passi sempre da una fase di incompetenza e di confusione. Prima di impadronirsi di una materia o trovare una soluzione a un problema, è normale sentirsi persi nell’incertezza e nel dubbio. Dobbiamo quindi imparare a gestire questi momenti nel modo più tranquillo possibile. Ricordiamoci che impariamo dai nostri errori, che essi fanno parte del nostro apprendimento e che anzi forse ne sono la base principale. Un fallimento non è una sentenza o un giudizio, ma piuttosto un risultato, una risposta a un tentativo che abbiamo fatto. Da questo risultato imprevisto, possiamo imparare delle lezioni che serviranno da base per fare altri tentativi che ci condurranno poi alla soluzione del nostro problema. Ricordiamoci anche che possiamo imparare da tutti e che è importante ricevere dei feedback per migliorare. Non esitare a metterti in discussione, cercando di trovare l’informazione importante o utile dallo scambio con gli altri. La persona propensa all’apprendimento considera tutte le esperienze come un’opportunità di evoluzione.

Pensi di essere motivato al lavoro?

Perché il mango é conosciuto come il frutto della saggezza. Una storia

Il mango è conosciuto come il simbolo di saggezza. Un testo vedico racconta come il mango sia diventato un pomo della discordia tra il dio Ganesha e suo fratello dio Kartikyea. Ecco qui la storia.

Il protagonista è Ganesha, tipicamente raffigurato con una testa di elefante provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia. In questo caso Ganesha è nelle sue vesti di bambino (Bala Ganapathi) e nelle sue quattro mani tiene: una canna da zucchero, un dolce, un ramo ed un frutto dell’albero di mango. Ed è proprio questo mango al centro della storia.

Quel giorno il piccolo Ganesha era a casa in compagnia del fratello Kartikeya, un giovane prestante che si muove a cavallo di un meraviglioso pavone indiano, e dei genitori, il padre Shiva e la madre Parvati, quando arrivò a far visita alla famiglia il viandante Narada

Narada era un saggio viaggiatore, che spesso si comportava un po’ da impiccione e talvolta provocava conflitti tra gli dèi solo per divertirsi. Vedendolo arrivare Shiva e Parvati sentirono subito aria di guai, ma il dovere di ospitalitá imponeva loro di invitarlo in casa e dargli il benvenuto.

“Grazie per avermi accolto! In cambio vi offrirò questo bel frutto” disse Narada, tirando fuori dalla propria tasca un meraviglioso mango ed offrendolo a Shiva. “Grazie a te saggio Narada – rispose Shiva – ma lascia che io lo doni a colei che amo, Parvati”. Shiva porse così il frutto a Parvati, che però, vedendo che i suoi due figli sembravano assai incuriositi da quel bel frutto, disse, “Grazie, ma questo dono mi farebbe assai più felice se saranno i miei figli a riceverlo”. 

Prese quindi il frutto e stava per dividerlo in parti uguali, quando Narada la fermò. Questo frutto non può essere diviso! Deve essere mangiato da una sola persona”. Shiva e Parvati capirono l’inganno di Narada, perché a quel punto entrambi i loro figli desideravano quel frutto.

“Perché non facciamo una gara – suggerì allora Narada – ed il vincitore otterrà il frutto”. Shiva e Parvati, sospirando, accettarono la proposta.

“Sarà una gara di velocità: il primo dei due bambini che correrà 3 volte intorno al mondo intero, vincerà il prezioso mango”. Al sentire queste parole di Narada, il piccolo Ganesha si vide spacciato. Come poteva lui, con le sue piccole gambe, competere in velocità con il fratello Kartikeya, così agile, slanciato e capace di cavalcare quel rapidissimo pavone? Ma ormai la cosa era decisa e così Narada diede il via. 

Kartikeya partì rapido come il vento per compiere rapidamente 3 giri intorno al mondo e tornare a casa. Come rientrò trovò Narada, i suoi genitori e suo fratello Ganesha, che aveva in mano il mango. Stupefatto dalla cosa, lui che pensava di avere la vittoria in tasca, esclamò “Come ha fatto Ganesha a vincere il frutto!”. “Vedi Kartikeya – gli rispose sua madre Parvati – mentre tu correvi rapido intorno al mondo, Ganesha ha compiuto tre piccoli giri intorno a me e a vostro padre Shiva, perché noi siamo tutto il suo mondo“.

Nella competizione tra i due fratelli mentre Kartikeya sfrecciava sul suo Pavone, Ganesha girò tranquillamente attorno ai suoi genitori, definendoli come il suo mondo.

E’ da questa vittoria saggia di Ganesha che il mango divenne noto come il frutto della Saggezza.

Questa storia mi ricorda un po’ quella della Lepre e la Tartaruga.

Tu cosa ne pensi?

Sette semplici regole da seguire

Ci avviciniamo alla fine dell’estate. Per chi é giá rientrato dalle vacanze potrebbe essere difficile tornare alla vita di tutti i giorni, ricominciare con la solita routine.

Ecco alcune semplici regole da seguire per avere una vita piú tranquilla e meno stressante:

  1. Fai pace con il tuo passato in modo che non disturbi il tuo futuro.
  2. Ciò che gli altri pensano di te non è affar tuo.
  3. L’unica persona responsabile della tua felicità sei tu.
  4. Non paragonare la tua vita agli altri, il confronto potrebbe farti male.
  5. Il tempo guarisce quasi tutto. Concediti del tempo.
  6. Smetti di pensare così tanto. Accetta di non conoscere tutte le risposte.
  7. Sorridi. Non puoi controllare tutti i problemi del mondo.

Pensi che queste sette semplici regole da seguire possano aiutarti? Hai degli altri consigli da aggiungere? Fammi sapere!

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Sorridi – Photo by Pixabay on Pexels.com

Come evitare di litigare con il tuo partner

Il modo in cui discuti dice molto sulla relazione con il tuo partner. Se osservi il modo in cui tu e il tuo partner vi relazionate, potrai capire molto sullo stato della tua relazione.

Le discussioni in una coppia dimostrano che vi preoccupate l’uno dell’altro. Per esempio, se ti lamenti di annoiarti, oppure che a volte vieni lasciato solo/a, ció dimostra che vuoi passare più tempo con il tuo partner e condividere piú tempo con lui / lei. Bisognerebbe, peró, evitare che le discussioni salutari degenerino in litigi accesi.

Ecco qui alcuni consigli da seguire per evitare di litigare con il tuo partner.

 – Non dire nulla di cui potresti pentirti immediatamente. Assicurati, invece, di attenerti all’argomento discusso e di ascoltare attentamente il tuo partner. Alla fine, se riconosci di aver sbagliato, ammettilo, è un segno di rispetto verso l’altro.

– È importante riconoscere quando tu e il tuo partner non riuscite più ad avere discussioni costruttive. Se ogni volta che discutete di un argomento, finite per arrabbiarvi, è tempo di lavorare sulla gestione del conflitto, chiedendo magari aiuto a un professionista, come uno psicologo della coppia, per esempio.

– Devi essere pronto/a a vedere il punto di vista dell’altra persona, come si sente, cosa si aspetta da te e cosa vuole fare per ritrovare l’armonia. Cerca di fare del tuo meglio per capire il suo punto di vista.

– È normale essere arrabbiati, tuttavia, urlare, avere un linguaggio volgare e qualsiasi altra cosa che potrebbe ferire il tuo partner mentalmente o fisicamente potrebbe avere conseguenze disastrose.

– Fai del tuo meglio per rimanere allo stesso livello per tutta la durata di una discussione. Evita che le emozioni prendano il sopravvento perché potrebbe peggiorare la situazione. Se l’argomento della controversia è particolarmente delicato, è ancora più importante che tu riesca a controllare le emozioni. Lo scopo di una discussione non è quello di ferirsi a vicenda, ma piuttosto di riconnettersi l’uno con l’altro.

Non esitare a condividere questi semplici consigli con chi ti circonda, potresti fare un favore a una coppia in difficoltá!

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Armonia ritrovata – Photo by mododeolhar on Pexels.com

Come rendere felici gli altri

Rendere felici gli altri è più semplice di quanto si possa pensare. Dietro la frase “un sorriso è contagioso” c’è una spiegazione scientifica. I ricercatori dell’Università di Harvard hanno scoperto che la felicità è contagiosa: quando una persona è gioiosa, le persone intorno a loro hanno il 25% in più di probabilità di essere felici. Immagina cosa potrebbe accadere se ogni persona nel mondo facesse un atto di gentilezza al giorno verso un’altra persona. Le ripercussioni sarebbero incredibili. Non occorrono gesti grandiosi, ma bastano piccole cose per fare sorridere gli altri.
Prova queste semplici idee per provare se riesci a rendere gli altri piú felici .

Come rendere felici gli altri #1: condividere libri

Due amici australiani volevano che le persone smettessero di leggere il loro smart phone quando viaggiavano sui trasporti pubblici. Desideravano che fossero sostituiti da un buon libro. Quindi hanno lanciato l’iniziativa @booksontherail, invitando le persone a mettere un adesivo su un libro che gli era piaciuto e lasciarlo da qualche parte in modo che qualcun altro potesse prenderlo per leggerlo. A sua volta, il nuovo lettore lo potrebbe depositare in un luogo per un’altra persona. Perché non ci provi anche tu? La prossima volta che finisci un buon libro, invece di lasciarlo su uno scaffale a raccogliere polvere, mettici sopra un post-it invitando la persona che lo trova a leggerlo e a continuare la catena letteraria della felicità.  

A Bruxelles, ci sono degli piccoli scaffali di libri per le strade fatte apposta per lasciare i tuoi libri e prenderne degli altri. Ovviamente questo scambio é gratuito. Se vivi in un appartamento, perché non installarne uno nell’atrio del tuo edificio o anche al lavoro? 

Come rendere felici gli altri #2: fare complimenti

“Se pensi qualcosa di positivo su qualcuno, devi dirglielo”, dice Steven Bartlett, conduttore di uno dei più grandi podcast d’Europa, Diario di un CEO.  “È il modo più semplice per aggiungere cose positive a un mondo che ne ha così tanto bisogno”.

Come rendere felici gli altri #3: preparare una torta

Perché non cuocere una torta per i tuoi colleghi? Fallo senza una ragione particolare ma solo per il gusto di condividere un momento insieme gustando un pezzo di torta senza pensare al lavoro. Inoltre, é dimostato che la condivisione del cibo fa aumentare la felicità

Come rendere felici gli altri #4: condividere il tuo giardino

Stacca un rametto della tua pianta preferita dal tuo giardino o dal tuo balcone per farne una talea e regalala a un amico/a per integrare una parte del tuo mondo nel suo mondo. Ogni volta che guarderá questa piantina, penserà a te e sorriderá.

Come rendere felici gli altri #5: paga un caffè in anticipo

In Italia si usa lasciare un caffè sospeso. Questo termine è stato coniato nei bar degli operai di Napoli più di 100 anni fa. Alcune persone pagano per due caffè invece di uno solo in modo che le persone bisognose possano prendere il secondo. La prossima volta che ordini un caffè, chiedi al cameriere se puoi pagarne uno in piú per qualcun altro. Alcuni bar sono frequentati regolarmente dai senzatetto e quindi qualcuno potrá bere il caffè pagato da te.

Come rendere felici gli altri #6: aprire le porte

Non mi riferisco alle porte in senso metaforico, ma al gesto di tenere davvero una porta aperta per qualcuno. “Qualcosa di innocuo come tenere una porta aperta per qualcun altro che entra dietro di te può davvero sollevare il morale”, dice la psicologa Jess Baker. “Ci vogliono solo pochi secondi, ma è un momento di connessione che dimostra che hai visto l’altra persona, che l’hai presa in considerazione e che stai facendo qualcosa per rendere la sua giornata un po’ più gradevole”.

Hai qualche idea su come rendere felici gli altri?

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Photo by Anna Urlapova on Pexels.com

Dormire bene é uno dei segreti per il tuo benessere

Dormire bene è uno dei segreti per il tuo benessere. Ricerche hanno confermato gli effetti positivi di un buon sonno sul nostro benessere.
Scopri cosa può portare il sonno notturno al tuo benessere.

In passato, le persone andavano a letto al tramonto e si alzavano all’alba. I nostri antenati non dovevano svegliarsi per andare a lavorare, semplicemente si svegliano con la luce e andavano a letto con il buio. Un po’ come fanno le galline, diciamo noi oggi. Il ritmo del sonno era semplicemente basato sul ciclo naturale giorno/notte.

Mantenere un modello di sonno sano e regolare è una delle (molte) sfide della vita moderna. Con i nostri impegni, le lunghe ore di lavoro e il cellulare sempre acceso, non sempre dormiamo abbastanza.

Ridurre le ore di sonno non è mai una buona idea. Dormire a sufficienza è di vitale importanza per la salute e il benessere generale. Dormire bene non serve solo per avere un bell’aspetto: ti mantiene in salute.

Scopri sei benefici del sonno per la tua felicità e salute.

1. Il sonno è fonte di giovinezza

Il sonno è forse la cosa più vicina a una fonte di giovinezza. Durante il sonno profondo, il cervello secerne un ormone della crescita responsabile del rinnovamento cellulare e della riparazione del tessuto danneggiato. Questo ormone della crescita viene rilasciato solo di notte e può fare miracoli per la pelle. Le cellule della pelle si riparano quando dormi. Il loro metabolismo accelera e si rigenerano più velocemente che in qualsiasi altro momento della giornata. E oltre a queste cellule fresche e sane, il sonno ha anche l’effetto di aumentare il flusso di sangue alla pelle. Infatti, la mancanza di sonno può rendere la pelle opaca.

2. Il sonno rafforza il sistema immunitario

Ricerche hanno confermato quello che tua madre ti ha sempre detto: quando sei malato, la cosa migliore da fare è rimanere a letto e dormire il più possibile. Il sonno aiuta a combattere l’influenza e altre malattie simili, perché il corpo durante il sonno produce proteine che combattono le malattie. Se sei malato spesso, forse non stai dormendo abbastanza. Per rafforzare le difese immunitarie, prova ad andare a letto prima o a fare un pisolino durante il giorno.

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Risolvere i problemi – Photo by Ron Lach on Pexels.com
3. Il sonno aiuta a risolvere i problemi

Se devi prendere una decisione, una buona notte di sonno può aiutare a prendere la decisione giusta. Si dice “la notte porta consiglio”, no? Ricerche hanno osservato che il sonno aiuta a risolvere i problemi in modo creativo, perché fornisce l’accesso a tutta la conoscenza e ai ricordi memorizzati nel cervello. A riposo, il tuo cervello cerca associazioni che non sono ovvie quando sei sveglio. Ciò consente di immaginare soluzioni creative per risolvere i problemi più difficili utilizzando informazioni che non sapevi nemmeno di avere.

4. Il sonno riduce lo stress

Il sonno e lo stress sono back-feeding, cioè lo stress può causare una mancanza di sonno e, a sua volta, la mancanza di sonno può generare stress. È un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire. Ma gestendo bene il sonno, impari anche a combattere lo stress. Un sonno di migliore qualità aiuta il tuo corpo e la tua mente a recuperare, e, se hai dormito bene, sarai anche meno sensibile allo stress .

5. Il sonno aiuta a perdere peso

Se stai cercando di dimagrire, un buon pisolino può essere efficace quanto un allenamento. Uno studio pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition afferma che le persone che dormono bene bruciano più calorie durante il giorno rispetto alle persone che non dormono abbastanza. Secondo i ricercatori dell’Università di Chicago, il sonno promuove la perdita di peso e un altro studio sulla rivista Obesity mostra che le persone stanche tendono a consumare cibi più calorici.  

6. Il sonno fa bene alle tue relazioni sociali

Dormire bene non è solo utile al tuo benessere fisico e mentale, è anche un modo per mantenere relazioni sane. La mancanza di sonno ci rende più irritabili, meno pazienti e con meno energia da dedicare agli altri. Influisce anche sulla nostra capacità di empatia e ci impedisce di essere sensibili alle emozioni dei nostri cari. In breve, siamo molto più piacevoli per gli altri quando siamo ben riposati. Un pisolino potrebbe non risolvere tutti i tuoi problemi di relazione, ma a volte tutto ciò che manca è qualche ora di sonno.

E tu, pensi di dormire bene per essere in buona salute fisica e mentale?

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Dormire – Photo by Pixabay on Pexels.com

Il punto nero

“L’energia va dove va la tua concentrazione” – Tony Robbins

Ecco la storia del punto nero.

Un giorno un insegnante arrivò in classe e disse agli studenti di prepararsi per un test a sorpresa.

Tutti erano nervosi, spaventati dalla prova imminente. Mentre l’insegnante stava distribuendo un foglio chiese di non guardare il foglio, fino a quando non avesse dato il via alla prova. Una volta che tutti i fogli furono distribuiti diede l’autorizzazione a voltare il foglio e vedere finalmente il contenuto.

Con grande sorpresa di tutti si trattava di un foglio bianco con in mezzo un punto nero.

Vedendo il volto sorpreso di tutti i suoi studenti, il professore disse: “Ora scrivete una riflessione su ciò che state vedendo”.

Tutti i giovani, confusi, cominciarono a pensare e scrivere su ciò che vedevano.

Trascorso il tempo, l’insegnante raccolse i fogli, li mise sulla scrivania e cominciò a leggere ad alta voce quanto gli studenti avevano scritto.

Tutti, senza eccezione avevano fatto una relazione sul punto nero, con le più diverse considerazioni.

Dopo la lettura di tutti gli elaborati, disse:

“Questo test non servirà per il voto, ma come lezione di vita. Nessuno ha parlato della pagina bianca, avete dedicato tutta la vostra attenzione al punto nero. È ciò che accade nella nostra vita. La vita è un foglio interamente bianco da riempire, scrivere e godere, ma ci concentriamo sui punti neri.”

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Black Dots – Photo by Eva Elijas on Pexels.com
Cosa significa questo?

La vita è un dono della natura, ci è data con affetto e amore, abbiamo tante ragioni per amare il nostro partner, per voler bene agli amici che ci sostengono, per il lavoro che ci consente di guadagnarci da viveve, per i miracoli che accadono ogni giorno, eppure insistiamo a guardare il punto di nero, i problemi che abbiamo, di salute, di soldi, il difficile rapporto con i familiari, una delusione con il partner, con un amico …

I punti neri sono minimi rispetto a quello che ci viene donato ogni giorno, eppure occupano la nostra mente in ogni momento.

Cerca di prestare attenzione a tutta la pagina bianca e non solo ai punti neri. Cogli ogni benedizione, ogni momento che la vita ti sta offrendo, stai tranquillo/a, abbi fiducia, datti da fare, in una parola: vivi!

Tu pensi di stare vivendo appieno la tua vita?

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Life – Photo by Julian Jagtenberg on Pexels.com