Trasforma i tuoi sogni in realtà con la visualizzazione creativa

Hai ambiziosi obiettivi di vita che restano confinati nei tuoi pensieri piuttosto che materializzarsi nella realtà? La visualizzazione creativa potrebbe essere lo strumento mancante per trasformare le tue aspirazioni in risultati tangibili. In questo post esploro il potere della visualizzazione creativa e come può aiutarti a manifestare i tuoi sogni.

Cos’è la Visualizzazione Creativa?

La visualizzazione creativa è una tecnica potente che sfrutta l’immaginazione per plasmare la vita che desideri. Il principio fondamentale è che la mente può influenzare attivamente la tua realtà nutrendola con le giuste immagini mentali. Quando visualizzi intenzionalmente e senti i tuoi successi futuri, pianti i semi che possono germogliare nella realtà.

La visualizzazione creativa incorpora tre principi fondamentali:

  1. Chiarezza – Più vivide e dettagliate sono le immagini mentali, più impatto avrai con la tua visualizzazione. La chiarezza dei tuoi obiettivi è infatti fondamentale per manifestarli.
  2. Emozione – Associare intense emozioni positive nelle tue visualizzazioni ne aumenta l’efficacia. Sentire il successo nella tua immaginazione rafforza il legame tra mente e corpo.
  3. Fiducia – Credere profondamente nella possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi è cruciale. Il tuo stato mentale influenza profondamente gli esiti, crederci incondizionatamente supporta il processo di manifestazione.

Connessione mente-corpo nella visualizzazione

La visualizzazione creativa si basa sul concetto dell’interconnessione tra mente e corpo. Quando immagini vividamente i risultati desiderati, il tuo cervello attiva percorsi neurali come se li stessi vivendo. Questo processo rafforza la connessione mente-corpo.

Raggiungi i tuoi obiettivi con la visualizzazione creativa

  • Chiarisci i tuoi obiettivi – La visualizzazione aiuta a definire i tuoi obiettivi in modo preciso, consentendoti di identificare i tuoi veri desideri.
  • Aumenta la motivazione – Immagini mentali vivide suscitano emozioni e motivano l’azione verso i tuoi obiettivi.
  • Supera gli ostacoli – Anticipa e preparati mentalmente alle sfide attraverso la visualizzazione, potenziando la tua capacità di superare gli ostacoli.
  • Aumenta la fiducia – La visualizzazione ripetuta del successo costruisce autostima e una forte fiducia nelle tue capacità.
  • Attira opportunità – L’energia positiva generata attraverso la visualizzazione creativa può attirare opportunità e risorse nella tua vita.
  • Migliora la concentrazione – La visualizzazione affina la concentrazione, aiutando a mantenere chiarezza e perseveranza nel perseguire i tuoi sogni.

Incorporare la visualizzazione creativa nella tua routine quotidiana può essere uno strumento trasformativo per manifestare i tuoi sogni. Comprendendo e applicando i principi fondamentali, ti aiuta a chiarire gli obiettivi, aumentare la motivazione, superare gli ostacoli, accrescere la fiducia, attrarre opportunità e mantenere una migliore concentrazione nel tuo percorso verso il successo.

Sei pronto a cominciare un percorso verso la visualizzazione creativa per vivere i tuoi sogni?

Come migliorare la tua disciplina

L’autodisciplina è la capacità di allenarsi mentalmente. Le persone di successo sono maestri in quest’arte. Gli sportivi, le stelle dello spettacolo, i grandi medici, gli inventori, i ricercatori, i dirigenti, ma anche i genitori, gli insegnanti, gli infermieri che hanno conseguito dei risultati importanti durante la loro carriera e la loro vita, praticano delle tecniche fondamentali per la loro mente. Sanno che il pensiero genera l’abitudine e disciplinano il loro pensiero per creare l’attitudine a fare sempre meglio. Vediamo alcune tecniche che potranno aiutarti a migliorare la tua disciplina.

  1. Visualizzazione – Ascolta degli audio che ti spiegano cos’é e come praticare la visualizzazione. Imparerai a condizionare la tua mente al rilassamento, e in questo stato sarai più ricettivo e quindi piú creativo, Scrivi i tuoi obiettivi (non tanti, al massimo tre) e leggili ad alta voce. Ascolta musica energizzante ripetendo i tuoi obiettivi come un mantra.
  2. Quando visualizzi i tuoi obiettivi, visualizzali esattamente come se fossero giá realizzati. Ad esempio, se vuoi vederti piú magro, visualizzati in un abito che da tanto tempo non riesci piú a mettere.
  3. Fai un esercizio quotidiano di questo tipo: ripeti a te stesso piú volte che hai giá raggiunto questi obiettivi importanti. Osservati nella tua nuova “versione”. Persevera nel voler raggiungere i tuoi obiettivi, non abbandonarli, prenditi cura di loro.
  4. Fai una lista di alcune cose importanti e necessarie che non hai voglia di fare perché non ti piacciono, sono difficili, o non hai tempo. Attribuisci una scadenza e rispettala. L’azione dedicata allo svolgimento di compiti spiacevoli riduce lo stress e la tensione (lo so, sembra strano, ma il nostro cervello funziona cosí).
  5. Ricordati che devi migliorare la disciplina anche del tuo corpo. Perció fai attivitá sportiva, cammina almento tre volte a settimana per mezz’ora, riposa e dormi in modo regolare, mangia pasti sani, nutrienti ed equilibrati, cerca di mantenere sempre lo stesso peso.

Infine, non dimenticare che sia perdere che vincere sono atteggiamenti mentali che possono essere appresi ma ci vogliono giorni, settimane e perfino mesi di pratica costante per raggiungere gli obiettivi che ti sei posto. Migliorare la tua disciplina é un passo fondamentale verso il successo.

Se vuoi, puoi leggere nel mio blog altri articoli sulla disciplina.

Come mantenere le risoluzioni per l’anno nuovo

Oggi é il primo giorno dell’anno e molti di noi hanno giá stabilito degli obiettivi da raggiungere nel 2023, o stanno per farlo. Si tratta delle cosiddette risoluzioni, che sono facili da decidere ma difficili da mantenere lungo tutto il corso dell’anno.

Il nuovo anno porta con sé la voglia di cambiamento, di rinnovamento. Vorremmo passare più tempo in famiglia, fare quel viaggio che sogniamo da tanto tempo, cambiare lavoro, iscriversi in palestra, dimagrire, smettere di fumare…con l’obiettivo principale di sentirsi meglio con sé stessi e con gli altri.

Perché succede che strada facendo e man mano che passa il tempo ci dimentichiamo delle nostre risoluzioni o le abbandoniamo?

Ecco alcune domande che puoi porti.

I tuoi obiettivi sono troppo ambiziosi, vaghi o semplicemente troppi? In questo caso ti stai mettendo sotto pressione. Se hai deciso di smettere di fumare o di perdere 10 chili, devi chiederti perché fumi e perché hai sempre fame. Non sono questi dei modi per allievare le tante tensioni giornaliere?

Sei positiva/o rispetto al raggiungimento delle tue risoluzioni? Se pensi che non ce la farai mai, è sicuro che non ce la farai mai. Henry Ford diceva:

“Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”.

La tua risoluzione è allettante? Hai deciso di dimagrire o di smettere di fumare. In sé sono degli obiettivi grandiosi. Trova un motivo per cui vuoi raggiungere questi obiettivi. Ad esempio, vuoi smettere di fumare per poter recuperare fiato più velocemente quando corri oppure vuoi dimagrire per tornare a metterti quei bellissimi pantaloni che ti piacciono tanto.

Le cattive abitudini sono difficili da perdere, soprattutto ci vuole del tempo. Come dicevo prima, se le hai prese, avrai avuto i tuoi buoni motivi (proteggerti dallo stress, per esempio). Non credere di cambiare abitudine in alcune settimane. Una volta si pensava che per cambiare un’abitudine bastassero 21 giorni. Ora, nuove ricerche neuro-scientifiche hanno stabilito che ce ne vogliono almeno 60! Quindi prenditi il tuo tempo, introduci la nuova abitudine con calma, non mettere fretta al tuo corpo, che è comodamente adagiato sulla vecchia abitudine e non ha nessuna voglia di sostituirla. Devi fargli capire, passo dopo passo, che un altro modo di funzionare è possibile anzi è persino salutare!

Inoltre, sappi che il cammino non sarà sempre lineare ma potrai incontrare degli ostacoli. Ricordati che ci saranno dei momenti più facili di altri e che perdere una battaglia non significa perdere la guerra. Anzi, accetta gli alti e i bassi: il corpo avrà modo di adattarsi lentamente.

Scegli un obiettivo che non sia un’imposizione, nel senso che deve rappresentare veramente una scelta, una cosa che vuoi fare, non che devi fare.

Controlla i tuoi pensieri, ricorda quello che diceva Henry Ford. Non concentrarti su quello che resta da fare, ma celebra quello che hai già fatto. Elenca le piccole vittorie e fatti i complimenti. Resta positiva/o!

Photo by Cristiana Branchini

Pensa alla forza che ha un seme per diventare un filo d’erba. Deve bucare la terra per vivere. Lavora lentamente sotto terra, fino a quando un giorno buca la terra e vede la luce! Per te è un po’ la stessa cosa. Lavora lentamente e un giorno vedrai il risultato, perché sei più forte di quello che credi.

E ora i quattro consigli:

  1. Programma un solo obiettivo alla volta, ma definiscilo bene, seguendo il modello SMART (specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e circoscritto nel tempo) che, anche se si riferisce ad un ambito aziendale, risulta ugualmente efficace.
  2. Adotta la politica dei piccoli passi dividendo il tuo obiettivo in tanti piccoli obiettivi.
  3. Celebra i successi: il primo chilo che hai perso, il primo giorno intero senza fumare. Metti dei post-it un po’ per tutta la casa con scritto quanto sei stata brava/o.
  4. Annuncia ai tuoi cari che hai questo obiettivo e chiedegli di aiutarti in questo percorso. Avere il loro sostegno ti aiuterà nel cammino verso la riuscita. Cerca dei gruppi su Facebook che hanno il tuo stesso obiettivo, partecipa a dei forum su Internet. Ricordati che non sei sola/o, ci sono altre migliaia di persone che hanno il tuo stesso obiettivo e scambiare delle idee con loro può esserti d’aiuto. Puoi creare tu stessa/o il tuo blog, che può diventare il tuo diario (ma un diario su carta va benissimo).

Non mi resta che augurarti uno splendido 2023!

Il mito di Sisifo

Le storie della mitologia possono permetterci di capire concetti intellettuali universali. Il mito di Sisifo ne fa parte perché è la storia di un uomo punito dagli dei, condannato a far rotolare un’enorme roccia fino alla cima di una montagna. Tuttavia, una volta raggiunto il suo obiettivo, cade indietro e sconta la sua pena perpetuando questo ciclo dell’assurdo.

Perché Sisifo deve spingere un masso dalla base alla cima di un monte ma ogni volta che raggiunge la cima, il masso poi rotola nuovamente alla base del monte, e questo per l’eternità?

Colpevole di numerosi misfatti ma soprattutto di aver ingannato ripetutamente Zeus, Sisifo viene rinchiuso nell’Ade e condannato a un’eterna fatica: trasportare sopra una montagna un masso che inesorabilmente ricade giù appena toccata la cima. La punizione di Sisifo finirà così per diventare il simbolo di qualsiasi impresa inutile, destinata a vanificarsi non appena compiuta.

Ma l’allegoria del mito di Sisifo puó anche illustrare la condizione degli uomini accecati dalla propria testardaggine. Persuasi ad agire correttamente, a volte possono chiudersi in una spirale infinita che alla fine li condannerá.

Ciechi alle lezioni che ci vengono insegnate sull’esistenza, ci trasformiamo ad essere noi stessi un ostacolo al nostro cambiamento.

Gli errori sono spesso veicoli di opportunità. 

“Una persona che non fallisce non ha mai cercato di fare niente di nuovo”. Questa citazione é dello scienziato Albert Einstein ed esprime perfettamente la natura indispensabile di questi veicoli di cambiamento. 

Dobbiamo chiederci se non fosse opportuno apportare dei cambiamenti per far fronte alle nostre aspettative.

Quando consideriamo i nostri errori non più degli ostacoli ma delle opportunità per imparare, riuscieremo a fare un passo verso la realizzazione dei nostri sogni. La nostra esperienza con i nostri errori ci porta ad aprire gli occhi e a crescere. A volte, proprio gli errori sono ciò di cui abbiamo bisogno per renderci conto che questi stati mentali non ci si addicono più, quindi dobbiamo cambiare.

E questo è ciò che ci porta ad andare verso il nostro vero sé, ad accettare il cambiamento anziché rifiutarlo. Continuare a trincerarci in noi stessi, ad essere fedeli alle nostre emozioni, non ci permette di accedere al cammino dell’evoluzione spirituale, ma ci costringe a rimanere nello status quo perpetuando il mito di Sisifo.

Pensi di essere come Sisifo, cioé un po’ testardo?

La terza giovinezza: istruzioni per l’uso

Esiste una relazione diretta tra l’invecchiamento e l’attività fisica e mentale. Le persone che dopo la pensione adottano uno stile di vita sedentario e passivo, accelerano il processo d’invecchiamento. La mancanza di movimento diminuisce le capacità di reazione del corpo e poche relazioni sociali inibiscono le abilità intellettuali.

Se all’inattività si aggiunge la solitudine, il processo di invecchiamento si accelera. Trascorrere il giorno senza altri stimoli che la televisione o il cellulare, senza vedere nessuno o uscire di casa può causare la perdita di motivazione per prendersi cura di sé stessi e della propria salute. Molte delle malattie che vengono attribuite all’età in realtá non sono dovute all’età.

Nel caso contrario, una persona attiva e con scopo (ikigai) si mantiene connessa alla vita e conserva abitudini salutari.

Perciò, per mantenerti in forma, potresti seguire questi tre consigli che arrivano dal Giappone:

  1. Darti un obiettivo per il tuo prossimo compleanno. Per esempio, potresti decidere di fare un po’ di attività fisica moderata tutti i giorni per perdere peso e raggiungere il tuo peso forma per il tuo compleanno. Ricorda che lo sport favorisce la produzione di endorfine, gli ormoni della felicità.
  2. Riconnettiti con la natura. Pratica almeno una volta alla settimana lo shinrin yoku, ovvero l’immersione in un bosco raccomandata dai medici giapponesi per promuovere la longevità. Inoltre, questa pratica può proteggerti anche da alcune malattie perché la vicinanza alle piante rafforza il sistema immunitario.
  3. Essere grati. Allo stesso modo per cui un’attitudine di lamentela e rabbia costante fa aumentare il livello di cortisolo (l’ormone dello stress), un’attitudine di gratitudine verso la vita e le persone che ci circondano, favorisce la serenità e la gioia di vivere.
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Ricorda che l’aspettativa di vita é statisticamente elevata nelle nostre società occidentali. Molto probabilmente dopo la pensione ti restano ancora due buone decadi di vita “utile” che potresti riempire di significato e di attività.

Invecchiare con cura è un’arte. La terza età, che io preferisco chiamare terza giovinezza, può diventare un’occasione per poterti amare di più e curarti meglio. Trova qualcosa che ti piaccia fare o che possa darti una ricompensa immediata (possibilmente non il cibo…). Se poi trovi anche qualcuno con cui farlo insieme, aggiungerai all’utile il dilettevole.

Che progetti hai per la tua terza giovinezza?

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Come progredire verso il tuo obiettivo

Verso la fine del XIX secolo, un gruppo di economisti dell’Università di Losanna in Svizzera studiano le diseguaglianze sociali in Europa. Analizzando i dati fiscali di diversi paesi europei scoprono che in ciascun paese circa il 20% della popolazione possiede l’80% della ricchezza.

Questa scoperta fu un vero trampolino di lancio per la carriera di un’economista, Vilfredo Pareto, che ha dato il nome a un principio, il principio di Pareto appunto, conosciuta anche come la legge dell’20-80.

Alcuni esempi dell’applicazione di questa legge:

  • per ottimizzare la produzione alcune industrie in Giappone si focalizzano sul 20% delle cause che generano l’80% dei problemi di produzione;
  • i servizi clientela della maggior parte delle imprese si concentrano sul 20% dei clienti che generano l’80% del fatturato;
  • i professionisti delle finanze sono d’accordo nel dire che il 20% dei loro investimenti rappresentano l’80% dei guadagni.

Cosa ci fa capire questa legge? Il messaggio della legge di Pareto è che ci si deve concentrare sul 20% delle cose che ci porta all’80% dei risultati.

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In pratica, ci si deve concentrare sulle azioni ad alto valore aggiunto perché sono quelle che ci fanno avanzare.

Questa legge è molto importante perché ha a che fare con una risorsa preziosa: il tempo.

Per evitare di bloccarci su un obiettivo e piano piano perderlo di vista, sarebbe veramente importante utilizzare questa prospettiva (20-80).

Ma come fare ad individuare quali sono le cose essenziali al nostro obiettivo? E come scegliere le azioni a forte valore aggiunto?

Cerca di rispondere a queste due domande per ciascuna azione che hai previsto ma che esiti a realizzare:

  1. questa azione è vitale per farmi avanzare verso il mio obiettivo?
  2. sono l’unico/a a poter fare questa azione?

La prima domanda ti permette di separare le azioni essenziali da quelle che possono aspettare.

La seconda ti permette di individuare quali sono le azioni che altri possono fare al tuo posto e che, quindi, puoi delegare.

Una volta fatto questo, avrai scoperto il 20% delle azioni che devi portare avanti per raggiungere il tuo obiettivo.

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Ora potresti fare una stima del tempo necessario per ciascuna azione ma non è il metodo migliore, perché finiresti per metterlo nella tua “to-do-list” e potresti continuare a spostare l’ordine di priorità. Quindi, alla fine avresti perso del tempo.

 Ancora una volta devi farti delle domande:

  1. Quali problemi ti impediscono di raggiungere davvero con i tuoi obiettivi?
  2. Cosa devi fare per risolvere questi problemi?
  3. Quali sono gli elementi che ti permettono di capire se i problemi sono stati risolti?

Sarai sorpreso/a di vedere come funzionano bene queste domande. Vedrai che presto diventeranno un’abitudine, te le porrai tutte le volte che ti senti bloccato/a con qualcosa, perché la regola del 20-80 ti permette di concentrarti sulle azioni che hanno un impatto visibile e diretto.

Pensi che la legge di Pareto sia utile per raggiungere i tuoi obiettivi?

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Come e perché adottare delle risoluzioni adesso.

Quando finiscono le vacanze e si ricomincia a lavorare o a studiare, vuoi mettere in pratica delle buone risoluzioni. Forse hai mangiato troppo e ti sei mosso poco? È normale, sei stato in vacanza!

Sarebbe anche una buona opportunità per rivedere le risoluzioni che avevi deciso all’inizio dell’anno per capire dove sei.

Spesso però, tra il lavoro o lo studio e le altre attività quotidiane, ti manca il tempo e la motivazione.

Come sarebbe se seguissi un programma che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi adesso?

Ecco qualche idea per aiutarti a seguire un programma facile da mantenere.

Piccoli sforzi quotidiani

È deciso, quest’anno cerca di usare meno la macchina, sia perché è un’azione super ecologica e quindi buona per il pianeta, e sia perché sarai costretto a trovare altri mezzi per spostarti. E rinforzerai il tuo corpo senza accorgertene.

Pronto per includere un po’ d’attività fisica nel tuo quotidiano?

  1. Non parcheggiare nello spazio più vicino all’entrata del negozio. Parcheggiati più lontano e fai due passi.
  2. Non prendere più l’ascensore (nei limiti del possibile).
  3. Spostati in bici o a piedi.
  4. Non farti consegnare la spesa, falla tu.
  5. Vai a comprare il panino per il pranzo a piedi. Ti permette di rilassarti un po’, di cambiare aria e di camminare.
  6. Fai delle passeggiate di almeno 30 minuti almeno una volta a settimana (io cammino almeno 30 minuti tutti i giorni, ma soffro della sindrome delle gambe senza riposo, altra storia). Puoi camminare in strada, in un bosco, sulla spiaggia, solo o con amici. L’importante è camminare.
  7. Compra una palla grande da Pilates e siediti sopra per guardare la tua serie televisiva preferita, un film, o quello che tu preferisci.

Come vedi, niente di strano e impossibile! Comincia a introdurre un’abitudine alla volta e presto ritroverai la forma con un minimo sforzo. Per aiutarti, puoi utilizzare un app o un braccialetto che monitora la tua attività come un vero coach.

Piccoli sforzi in casa

Sappiamo che a volte è difficile trovare il tempo per andare in palestra. Allora perché non fare dell’attività fisica a casa tua? Puoi comprare degli accessori che ti permettono di fare sport senza uscire di casa, come degli elettrostimolatori, piattaforme vibranti o cinture addominali, che tonificano i muscoli del corpo provocando delle contrazioni muscolari. Oppure puoi seguire degli esercizi on-line, YouTube ne propone per tutti i gusti. Puoi fare Yoga per distendere il corpo senza dimenticare i muscoli, meditazione e rilassamento, perfetti per imparare a respirare profondamente e a usare la respirazione come metodo per combattere lo stress e l’ansia. 10 minuti tutte le mattina al risveglio ti faranno benissimo. Trova un trainer che ti piace, abbonati al suo canale e riceverai le notifiche tutte le volte che carica un video nuovo.

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Piccoli sforzi nel piatto

Le vacanze a volte sono sinonimo di eccessi. Per ritornare in forma devi approfittare del rientro per fare il pieno di vitamine. Comincia la giornata con un frullato o un succo di frutta fresca. Poi continua con un pranzo sano e non grasso a base di verdura di stagione.

Puoi anche bere un bicchiere d’acqua tiepida al mattino a digiuno per stimolare il metabolismo, disintossicare l’organismo e facilitare la digestione. Aggiungi del limone e avrà un gusto gradevole.

Allora, sei pronto/a per questa piccola rivoluzione?

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Il passeggero clandestino

Giugno 1929, da una spiaggia dell’est degli Stati Uniti un aereo giallo decolla verso la Francia. A bordo, tre aviatori tentano la prima traversata francese dell’Atlantico, senza scalo, da ovest a est.

Ma l’aereo riesce a malapena ad alzarsi in aria. Sembra più pesante di quello che si aspettavano. La causa: non ci sono tre persone a bordo, ma quattro!

Arthur Schreiber, un giovane americano, sbuca da una botola. Per alleggerire l’aereo, l’equipaggio è costretto a gettare in acqua le bottiglie di champagne che aveva comprato per festeggiare all’arrivo!

Arthur sognava di volare, ma non era riuscito a diventare pilota. Così fece il “passeggero clandestino”, invitandosi su un volo in cui la sua presenza non era prevista. 

In economia, un passeggero clandestino è un membro di un gruppo che beneficia di un servizio o di un bene collettivo senza contribuire come gli altri. Per farti un esempio familiare, potrebbe essere l’amico in vacanza che si ingozza, ma non aiuta mai a cucinare. Insomma, potremmo chiamarlo anche opportunista.

Secondo l’economista Mancur Olson, il clandestino non lo fa per cattiveria. Fa un calcolo razionale per approfittare dei frutti di un’azione collettiva fornendo il minimo sforzo possibile.

In economia ciò significa che per raggiungere un obiettivo comune non ci si può fidare solamente dei singoli individui. È necessaria un’autorità collettiva o centrale (Stato, polizia…) per garantire che nessuno commetta abusi.

Ad esempio, per quanto riguarda l’ambiente, può essere facile pensare che gli altri facciano tutti gli sforzi al nostro posto (selezione dei rifiuti, consumo responsabile,…) mentre noi stiamo a guardare, aspettando che le cose migliorino. A meno che non siamo obbligati dalla legge o dall’opinione degli altri.

E tu, hai mai fatto il “passeggero clandestino”?

Una storia Zen

Un’antica storia zen racconta di un giovane ambizioso che attraversava il Giappone per raggiungere la scuola di un famoso maestro di arti marziali.

Giunto al dojo il maestro chiede al giovane: Che cosa desideri da me?

Il ragazzo risponde: Voglio studiare con te e diventare il miglior combattente di tutta la regione. Quanto tempo mi ci vorrà?

10 anni – afferma il maestro.

10 anni è un tempo lunghissimo! – risponde il ragazzo – E se studiassi il doppio di tutti i tuoi studenti?

20 anni allora — replica il maestro.

Il ragazzo, perplesso, ribatte – E se mi allenassi strenuamente giorno e notte?

30 anni — incalza il maestro.

A questo punto il giovane, incredulo, domanda: Come è possibile che più dico che lavorerò sodo, più tempo mi dici ci vorrà?

Semplice – conclude il maestro – quando hai un occhio fisso sulla meta, ne hai solo uno rimasto per trovare la strada.

Che cosa ti insegna questa storia? Fammelo sapere!

Nel 2020 proviamo a farci del bene

Basta con le risoluzioni che si trasformano velocemente in costrizioni o in un nulla di fatto!

Per evitare che le cattive abitudini si ripresentino, cerchiamo di non fissare degli obiettivi troppo ambiziosi. Consideriamo piuttosto le risoluzioni come una sfida positiva per rendere la nostra vita più gradevole. E’ inutile pretendere di cambiare dall’oggi al domani. Stabiliamo un ordine di priorità tra le risoluzioni che ci stanno più a cuore.

Cominciamo con delle cose semplici, per esempio selezionare gli abiti che non metti più (lo sai che secondo il Feng shui, gli abiti che non si indossano da almeno due anni dovrebbero essere dati via?). Poi, potremmo cercare di sostituire una cattiva abitudine con una buona, come ad esempio, bere più tè verde e meno caffè. Cerchiamo comunque di essere gentili con noi stessi e con il nostro corpo e concediamoci delle pause di tanto in tanto. Lo scopo non é di provocarci dello stress in più ma di farci del bene.

Buon 2020!