Perché la maggior parte dei problemi non sono davvero problemi

In uno dei miei post recenti, ho scritto di come la vita sia piena di eventi inaspettati: incidenti, problemi e questioni che sembrano sorgere dal nulla e disturbano la nostra pace mentale. Di fronte a queste sfide, è facile essere sopraffatti e vederle come ostacoli insormontabili. Tuttavia, fare un passo indietro e mettere questi problemi in prospettiva può trasformare il modo in cui rispondiamo ad essi e aiutarci a renderci conto che la maggior parte di quelli che chiamiamo problemi non sono in realtà problemi.

Il potere della prospettiva

La prospettiva è uno strumento potente. Ci permette di valutare le nostre esperienze all’interno del contesto più ampio della nostra vita. Quando incontriamo una difficoltà, porci alcune domande chiave può aiutarci a mettere la situazione in prospettiva e a ridurne l’impatto emotivo.

Che cosa rappresentano nella globalità della nostra vita?

Considera un problema che stai affrontando in questo momento. Che cosa rappresenta veramente nel grande schema della tua vita? Si tratta di una battuta d’arresto temporanea o ha implicazioni a lungo termine? Il più delle volte, scopriamo che i nostri problemi sono fugaci. Si tratta di piccoli ostacoli sulla strada piuttosto che crisi che cambiano la vita.

Ci penserai domani, la prossima settimana, il prossimo mese, o l’anno prossimo?

Un modo pratico per acquisire una prospettiva è proiettarsi nel futuro. Prova a farti queste domande:

  • Penserò a questo problema domani?
  • E la prossima settimana?
  • Avrà ancora importanza il mese prossimo o l’anno prossimo?

È probabile che molti dei problemi che sembrano significativi in questo momento svaniranno con il tempo. Considerando l’aspetto temporale dei nostri problemi, possiamo spesso vedere che il loro impatto è limitato.

Questi problemi sono davvero problemi?

Molte delle difficoltà che affrontiamo possono essere riformulate o viste da un’angolazione diversa. Ad esempio, una mancata promozione sul lavoro potrebbe sembrare inizialmente deludente, ma potrebbe anche essere vista come un’opportunità per esplorare nuovi percorsi di carriera o sviluppare nuove competenze. Lo stress che proviamo per i disagi quotidiani spesso maschera il fatto che questi “problemi” potrebbero non esserlo affatto. Potrebbero essere opportunità sotto mentite spoglie o semplicemente aspetti della vita che richiedono un cambiamento nel modo in cui li affrontiamo.

Strategie per cambiare prospettiva

1. Pratica la gratitudine

Concentrarsi su ciò per cui si è grati può aiutare a cambiare prospettiva. Quando riconosci attivamente gli aspetti positivi della tua vita, gli aspetti negativi spesso sembrano meno significativi. Tenere un diario della gratitudine o prendersi qualche momento ogni giorno per riflettere su ciò che apprezzi può fare una grande differenza.

2. Consapevolezza (mindfulness) e meditazione

Le pratiche di mindfulness e la meditazione possono aiutarti a rimanere presente e a non lasciarti trasportare dalle preoccupazioni per il futuro o dai rimpianti per il passato. Concentrati sul momento presente, puoi vedere più chiaramente i tuoi problemi per quello che sono, temporanei e spesso gestibili.

3. Parla con qualcuno

Condividere le tue preoccupazioni con un amico, un familiare o un terapeuta può fornirti una prospettiva esterna. Altri possono offrire spunti che potresti non vedere e aiutarti a renderti conto che i tuoi problemi potrebbero non essere così significativi come sembrano.

4. Riformulare il problema

Prova a visualizzare il problema da un’angolazione diversa. Invece di vederlo come un aspetto negativo, chiediti come potrebbe essere positivo. Cosa puoi imparare da questa esperienza? Come può aiutarti a crescere?

5. Concentrati su ciò che puoi controllare

Molti problemi sembrano opprimenti perché ci concentriamo su aspetti al di fuori del nostro controllo. Spostando la tua attenzione su ciò che puoi influenzare puoi adottare misure costruttive per affrontare il problema.

Conclusione: la maggior parte dei problemi non sono davvero problemi

Mettere i problemi in prospettiva spesso rivela che non sono così scoraggianti come sembrano inizialmente. Chiedendoci cosa rappresentano questi problemi nella globalità delle nostre vite, considerando il loro impatto futuro e riformulandoli, possiamo diminuire il loro potere su di noi.

Ricorda, la maggior parte dei problemi sono temporanei e gestibili. Con la giusta prospettiva, possiamo affrontare le sfide della vita con maggiore facilità e tranquillità.

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Come e perché combattere lo stress

Sono sicura che usi spesso la parola stress nel corso della tua giornata.

Ci sentiamo tutti un po’ stressati a causa dei multipli impegni da incastrare, scadenze imminenti, mancanza di tempo da dedicare a noi stessi.

Il comune denominatore a tutte le forme di stress è una sensazione di malessere, stanchezza, irritabilità che ci rende più fragili di fronte alle malattie e meno tolleranti nei confronti degli altri e dei problemi quotidiani.

Lo stress in realtà è una risposta adattiva che ha permesso alla nostra specie di sopravvivere lungo tutta la sua evoluzione.

Hans Seyle, il primo teorico dello stress, lo ha concepito come una risposta adattiva che l’organismo mette in funzione per superare tutte le situazioni che i suoi sistemi d’allarme giudicano pericolose.

La reazione da stress è infatti caratterizzata dalla secrezione di ormoni quali il cortisolo e l’andrenalina che rendono i muscoli più forti e la persona più reattiva. In questo senso, lo stress ha una valenza non solo positiva ma addirittura necessaria alla sopravvivenza della specie.

L’uomo primitivo doveva affrontare pericoli che però erano di breve durata. Durante la caccia, ad esempio, poteva incontrare un animale e doveva decidere se scappare o affrontarlo (hai mai sentito parlare della reazionefight or flight“?), ma una volta presa una decisione e agito di conseguenza, aveva molto tempo per recuperare.

Nell’età contemporanea, anche noi abbiamo questo tipo di reazione di fronte a quello che, a livello conscio o inconscio, percepiamo come pericoloso (stressor). Ma gli stressor di oggi sono decisamente diversi da quelli che dovevano affrontare i nostri antenati. Gli stressor moderni sono di tipo psico-sociale e non più fisico. Si tratta dell’ambiente di lavoro, di relazioni sociali, di preoccupazioni finanziarie, dell’enorme quantità di impegni che abbiamo e del tempo limitato per portarli a termine. Soprattutto questi stressor non sono momentanei ma possono persistere per molto tempo e abbiamo bisogno perció di piú tempo per recuperare.

Quindi, finché lo stress si limita a periodi molto brevi è una reazione positiva che ci consente di affrontare e superare le situazioni difficili e potenzialmente pericolose. Quando invece la fonte di stress persiste per un tempo eccessivo diventa causa di disturbi e malattie sempre più importanti.

I segnali che lo stress sta diventando una minaccia per la tua salute posso essere questi:

1. Fastidio nei confronti di suoni e luci

2. Dolori, contratture e crampi muscolari

3. Cefalea

4. Disturbi del sonno

5. Aritmia cardiaca

6. Ipertensione arteriosa

7. Difficoltà digestive

8. Ansia

9. Depressione

10. Irritabilitá

11. Stanchezza generale

Cosa puoi fare in concreto per combattere lo stress, quando le condizioni in cui ti trovi non ti permettono di evitarlo?

L’attività fisica, soprattutto aerobica, come la camminata veloce, il nuoto e la bici, è senz’altro uno dei rimedi migliori contro lo stress.

Il controllo della respirazione, inteso come l’abituarsi ad usare il diaframma e a rallentare la frequenza respiratoria, é un altro strumento utile contro lo stress.

Altri rimedi sono: lo yoga, il tai-chi e la meditazione. Negli ultimi anni ha preso piede la mindfulness, che aumentando il livello di consapevolezza personale, svolge un’azione anti stress.

Ovviamente un buon massaggio che ti aiuta a far aumentare il livello dell’ossitocina, un ormone in grado di contrastare il cortisolo, è sicuramente efficace.

A livello di integratore alimentare, il magnesio è il minerale anti stress per eccellenza, anche perché ne siamo cronicamente carenti. Ricordati che un integratore é tale perché deve essere complementare ad un’alimentazione corretta. Quindi, mangia sano!

Tu fai qualcosa per combattere lo stress? Che cosa?

Condividere con gli altri le tue strategie puó essere utile per contribuire al benessere generale.

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Scegli la felicità: nove cose da abbandonare nel 2024

Nella ricerca della felicità, ci troviamo spesso coinvolti nelle complessità della vita, trascurando la semplicità della gioia che è proprio davanti a noi. Si dice che la felicità sia una scelta, ma a volte la complichiamo al punto da non riuscire a vederla affatto. Quindi, cosa possiamo fare per abbracciare la felicità e renderla una parte più significativa delle nostre vite? Ecco nove cose da lasciar andare mentre iniziamo il nuovo anno.

  1. Lascia andare la rabbia:
    • La rabbia consuma tempo ed energia preziosi, togliendo momenti che potrebbero essere impiegati in modo migliore. Sapevi che recuperare solo un minuto di rabbia può richiedere fino a un’ora?
  2. Abbandona l’illusione del controllo:
    • Il controllo è solo un’illusione in un mondo che spesso funziona al di là della nostra influenza. Accettare gli aspetti incontrollabili della vita ci libera dallo stress superfluo.
  3. Lascia perdere la ricerca di approvazione:
    • Preoccuparsi delle opinioni degli altri è un esercizio inutile. Ricorda che non puoi accontentare tutti, e va benissimo così.
  4. Aspira alla crescita personale:
    • Sii la miglior versione di te stesso, e attira persone simili nella tua vita.
  5. Di’ addio al passato:
    • Rimuginare sul passato inibisce la crescita presente e futura. Impara dalle esperienze passate senza permettere che esse influiscano sul tuo stato attuale.
  6. Riduci le spese:
    • Compra meno beni materiali perché non sono sinonimo di felicità ma possono invece farti spendere piú del necessario. Una vita più semplice spesso porta a una maggiore felicità.
  7. Non spettegolare:
    • Il pettegolezzo genera negatività. Ricorda, coloro che oggi parlano alle spalle di qualcuno con te, potrebbero farlo su di te domani.
  8. Limita le preoccupazioni:
    • Preoccuparsi eccessivamente investe tempo ed energia in scenari ipotetici. Fidati del percorso della vita e lascia andare le preoccupazioni superflue.
  9. Evita di prendere le cose in modo personale:
    • Accetta che le persone abbiano una propria vita e dei propri pensieri che generano reazioni delle quali non puoi conoscerne la causa. Riconosci perció che la maggior parte delle reazioni ha poco o nulla a che fare con te.

Sei pronto ad iniziare una vita più felice e appagante quest’anno? Lasciare andare queste nove cose è un passo importante e ricorda che la semplicità e la gioia spesso scaturiscono dall’abbandonare ciò che non ci serve più.

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Ikigai: la nostra ragione di vita

La ricerca del senso della vita riguarda tutti noi, perché è insita nell’essere umano. In Giappone c’è perfino una parola specifica per definire l’importanza di avere uno scopo nella vita: Ikigai. L‘Ikigai si riferisce alla motivazione individuale, quello che ci fa alzare dal letto tutte le mattine e che ci dà gioia di vivere.

Non c’è un’esatta traduzione in italiano di Ikigai. Si può definire come una forma di adattamento all’ambiente a prescindere dalla natura dell’ambiente stesso. Non è collegato necessariamente alla fama o alla fortuna materiale. È semplicemente la priorità, a volte inconscia, attorno alla quale ruota la nostra vita.

Per alcuni professionisti, artisti o artigiani, questo senso di dedizione è intrinseco alla loro vocazione. Ci sono poche cose che ci danno soddisfazione come fare un lavoro che corrisponda alla nostra aspirazione, ma anche coloro che non trovano lo scopo della loro vita nel lavoro, hanno un Ikigai.

Ken Mogi, nel suo “Il piccolo libro dell’Ikigai” ci spiega che l’ikigai consta di cinque pilastri:

  1. cominciare in piccolo
  2. dimenticarsi di sé
  3. armonia e sostenibilità
  4. gioia per le piccole cose
  5. stare nel qui e ora

Un’idea base dell’Ikigai è essere nel flusso. Ti ricordi quando eri bambina, stavi giocando e la mamma ti chiamava a mangiare? Tu ci andavi controvoglia perché ti piaceva troppo giocare e per te era sempre troppo presto. Il tempo volava via da perché eri troppo occupata a giocare.

Ecco essere nel flusso è un po’ questo. Significa essere in armonia con gli elementi intorno e dentro di noi e prestare attenzione a tutte le sfumature che ci vengono incontro.

Il segreto più grande dell’Ikigai è accettare sé stessi, con i tratti unici che abbiamo ricevuto quando siamo nati.

“Io mi amo e mi accetto così come sono” è un’affermazione positiva che mi ripeto da anni. Tu sei un individuo unico e irrepetibile che deve trovare la sua strada nella foresta della vita.

Prova a rispondere a queste domande:

Quali sono le piccole cose che ti fanno stare bene?

Quali sono le piccole cose che ti aiutano ad affrontare la tua giornata?

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Il benessere della passeggiata in spiaggia

Sono appena tornata da una bellissima vacanza a Cuba, dove ho potuto ritrovare il benessere di passeggiare in spiaggia.

Sappiamo tutti che trascorrere del tempo all’aperto fa bene fisicamente e mentalmente, ma recentemente sono stati rivelati anche i benefici del trascorrere del tempo in spiaggia.

Quell’incredibile sensazione di pace e calma che si prova in spiaggia è dovuta al colore blu del mare, che gli scienziati hanno chiamato “spazio blu“. L’effetto della combinazione di odori rilassanti e suoni che il movimento dell’acqua del mare ha sul cervello, sono sufficienti per farti sentire a tuo agio e quasi ipnotizzato. 

Lo spazio blu contribuisce al tuo benessere in quattro modi diversi:

1. Riduce lo stress: l’acqua è il rimedio offerto della natura per affrontare i fattori di stress della vita. Contiene ioni positivi naturali che sono noti per avere la capacità di farti sentire bene. Quindi, sia che tu stia nuotando o semplicemente immergendo le dita dei piedi nell’acqua, é sicuro che stai provando un senso di relax. Il tuo umore migliora istantaneamente e tutti dovremmo beneficiarne di tanto in tanto!

2. La spiaggia stimola la tua creatività: ti senti come se avessi delle idee piú brillanti del solito? La passeggiata in spiaggia sviluppa la tua creativitá. Gli scienziati ritengono che camminare vicino allo spazio blu consente di schiarirti le idee e perció potrai affrontare problemi o progetti in modo più creativo. Proprio come la meditazione, la spiaggia innesca un senso di calma che ti permette di centrarti sul tuo spirito e quindi di riflettere su ciò che ritieni piú importante in quel momento.

3. Andare in spiaggia può aiutare a ridurre gli stati di depressione: proprio come gli effetti che la passeggiata nello spazio blu provoca sullo stress e sulla creativitá, la spiaggia puó offrire anche un po ‘di sollievo da uno stato depressivo. Il suono ipnotico delle onde in combinazione con la vista e gli odori della spiaggia può facilitare lo stato meditativo, che ti aiuta a liberare la mente e a riflettere sulla vita in uno spazio sicuro, lontano dal caos della tua vita quotidiana.

4. Nel complesso, trascorrere del tempo in spiaggia cambierà in meglio la tua prospettiva di vita. La natura in generale ci aiuta da sempre ad avere una vita sana e felice, ma passeggiare sulla spiaggia in particolare fa veramente bene allo spirito e al morale.

Quindi prendi la crema solare e vai a fare una passeggiate in spiaggia! Anche d’inverno il mare ha il suo fascino ed esercita il suo potere benefico.

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Mi accetto così come sono

Dopo aver terminato la formazione per diventare coach nell’ormai lontano 2017, ho cominciato a recitare un mantra che suona così:

Io mi amo e mi accetto così come sono.

Tutte le volte che discuto con mio marito, soprattutto quando mi fa notare che non gradisce certi miei comportamenti, ecco che gli recito questo mantra: Io mi amo e mi accetto così come sono.

L’accettazione di sé stessi non riguardo solo il proprio corpo. A volte quando ci guardiamo allo specchio (soprattutto noi donne) non ci piacciamo, ci vediamo grasse, un po’ piú vecchie, con le occhiaie scure e chissá quali altri difetti.

Il nostro corpo é ovviamente la parte piú visibile di noi stessi, poi la pubblicitá ci fa vedere delle persone in forma smagliante, sempre perfette e belle.

Ma anche la nostra personalitá ha un impatto sul nostro morale e sul nostro accettarci cosí come siamo.

Cosa significa amarsi e accettarsi così come siamo?

Innanzitutto, significa avere una relazione sana con noi stessi, cioè costruire la genuina convinzione di essere abbastanza e non continuare a cercare di essere “validati” dagli altri.

Perché accettarsi è così importante?

Ricerche hanno dimostrato che la non accettazione o una scarsa accettazione di sé stessi può essere la causa di depressione e ansia. Inoltre, un’immagine negativa di noi stessi può causare perfino disturbi alimentari che potrebbero sconfinare anche nell’obesità.

Anche se accettarci così come siamo ci farebbe stare meglio, non è facile, perché cerchiamo sempre l’approvazione degli altri. Questo è anche frutto del condizionamento sociale, che ci spinge a cercare sempre la convalida da parte del gruppo, della comunità di cui ci sentiamo parte.

Oggi poi, con l’utilizzo massiccio dei social media, l’abitudine di paragonarci agli altri, di cercare di avere più like possibile, di sentirci parte di un qualcosa che va al di là della nostra identità, ci impedisce di raggiungere un benessere basato su chi siamo veramente e quello che cerchiamo nella vita, il nostro scopo, il motivo per cui siamo su questo pianeta, in una parola il nostro Ikigai, come viene definito dai giapponesi.

Pensiamo che il giudizio, l’approvazione degli altri contribuisca al nostro benessere, mentre in realtà non è così.

Prova a chiederti:

  1. Chi sono questi “altri” dei quali mi fido così tanto da permettergli di valutarmi?
  2. Li conosco davvero bene?
  3. Perché mi fido del loro giudizio?

Ricorda: accettati per quello che sei, con tutti i tuoi pregi e tutti i tuoi difetti.

Fai diventare tuo il mio mantra: Io mi amo e mi accetto così come sono.

Il mito di Sisifo

Le storie della mitologia possono permetterci di capire concetti intellettuali universali. Il mito di Sisifo ne fa parte perché è la storia di un uomo punito dagli dei, condannato a far rotolare un’enorme roccia fino alla cima di una montagna. Tuttavia, una volta raggiunto il suo obiettivo, cade indietro e sconta la sua pena perpetuando questo ciclo dell’assurdo.

Perché Sisifo deve spingere un masso dalla base alla cima di un monte ma ogni volta che raggiunge la cima, il masso poi rotola nuovamente alla base del monte, e questo per l’eternità?

Colpevole di numerosi misfatti ma soprattutto di aver ingannato ripetutamente Zeus, Sisifo viene rinchiuso nell’Ade e condannato a un’eterna fatica: trasportare sopra una montagna un masso che inesorabilmente ricade giù appena toccata la cima. La punizione di Sisifo finirà così per diventare il simbolo di qualsiasi impresa inutile, destinata a vanificarsi non appena compiuta.

Ma l’allegoria del mito di Sisifo puó anche illustrare la condizione degli uomini accecati dalla propria testardaggine. Persuasi ad agire correttamente, a volte possono chiudersi in una spirale infinita che alla fine li condannerá.

Ciechi alle lezioni che ci vengono insegnate sull’esistenza, ci trasformiamo ad essere noi stessi un ostacolo al nostro cambiamento.

Gli errori sono spesso veicoli di opportunità. 

“Una persona che non fallisce non ha mai cercato di fare niente di nuovo”. Questa citazione é dello scienziato Albert Einstein ed esprime perfettamente la natura indispensabile di questi veicoli di cambiamento. 

Dobbiamo chiederci se non fosse opportuno apportare dei cambiamenti per far fronte alle nostre aspettative.

Quando consideriamo i nostri errori non più degli ostacoli ma delle opportunità per imparare, riuscieremo a fare un passo verso la realizzazione dei nostri sogni. La nostra esperienza con i nostri errori ci porta ad aprire gli occhi e a crescere. A volte, proprio gli errori sono ciò di cui abbiamo bisogno per renderci conto che questi stati mentali non ci si addicono più, quindi dobbiamo cambiare.

E questo è ciò che ci porta ad andare verso il nostro vero sé, ad accettare il cambiamento anziché rifiutarlo. Continuare a trincerarci in noi stessi, ad essere fedeli alle nostre emozioni, non ci permette di accedere al cammino dell’evoluzione spirituale, ma ci costringe a rimanere nello status quo perpetuando il mito di Sisifo.

Pensi di essere come Sisifo, cioé un po’ testardo?

Coltivare fiducia nella vita

A volte nella vita succede che le difficoltà iniziali possano trasformarsi in veri e propri problemi e che gli sforzi necessari per risolvere le complessità che la vita ci presenta sono veramente importanti e a volte durano anche a lungo. Per questo potremmo sentirci scoraggiati e ci verrá da dire “Basta, non ne posso più, quando finirà?”. E’ cosí che perdiamo fiducia nella vita.

Coloro che conoscono la legge universale dell’alternanza continuano, invece, a mantenere fiducia nella vita, qualsiasi cosa succeda perché sanno che tutto è cambiamento, rinnovamento e impermanenza. Hanno potuto osservare che ad un’espansione segue necessariamente una contrazione e che dopo il buio torna la luce.  Sono consapevoli che un giorno o l’altro le cose cambieranno e che la vita tornerá a farli sorridere.

Le guide che accompagnano le grandi spedizioni nel Kilimangiaro, una delle montagne più alte del mondo, utilizzano un’espressione swahili per confortare i camminatori affaticati: “Polé, polé”, che significa “piano, piano, un passo alla volta”.

Senza interpretare quello che ci accade, né proiettarci in un futuro che non conosciamo, ci resta solo la possibilità concreta di accogliere i nostri momenti di sfortuna, senza opporci ad essi, perché ogni sforzo sarebbe inutile e ci causerebbe solo una grande perdita di energia.

Perciò, vai avanti, piano, piano, un passo alla volta, e continua ad avere fiducia nella vita, perché alla fine del tunnel ritroverai la luce.

Puoi leggere altri articoli sulla fiducia qui.

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Luce – Photo by Ksenia I on Pexels.com

Perché con l’avanzare dell’etá ti allontani dalle persone?

Con l’avanzare dell’etá ti allontani dalle persone? Hai pensato alle ragioni che ci stanno dietro?

Ecco qui alcune possibili spiegazioni che potranno aiutarti a capire questo fenomeno.

Dai priorità a ciò che è piú importante per te: quando sei giovane, sei sempre entusiasta, pensi che il mondo ti appartenga e che hai tutta la vita davanti per realizzare e vivere i tuoi sogni. 

D’altra parte, diventando adulto, capisci che il tempo è prezioso e vuoi goderti ogni minuto, dedicandoti a ciò che è essenziale per te. 

Uscite serali passate a mangiare, bere o ballare in luoghi piú o meno alla moda, tornare a casa la mattina del giorno dopo, sono cose che non ti interessano più. 

Ti interessa invece passare piú tempo in famiglia. Vuoi passare piú tempo con le persone che ami, e vuoi anche che questo tempo sia di qualitá, cioé un tempo di scambio, un tempo che conta e che non viene dimenticato. Ti rendi conto che il tempo passa velocemente, quindi privilegi il momento presente anche se breve. Guardare le foto insieme, assaporare piccoli momenti magici con abbracci, giocare con i tuoi figli sono semplicemente dei piccoli momenti di felicità indimenticabile.

Eviti le persone ipocrite: l’ipocrisia, in teoria, non fa più parte della tua vita da adulto. Privilegi la sincerità. 

Invece di pronunciare una frase poco interessante a qualcuno che conosci appena o che non ti piace particolarmente, cerchi di essere sincero, gentile ma sincero. 

Perció, sarai attratto da persone oneste nei gesti, nelle parole e nelle azioni; persone che portano una nota positiva nella tua vita.

Rispetti la vita degli altri: il tempo e l’esperienza sono grandi maestri quando si tratta di conoscere se stessi e gli altri. La saggezza accumulata con gli anni, ti insegna ad allontanarti dai problemi e dai conflitti degli altri. Ritieni che non ti riguardino e non vuoi farti avvolgere dalla loro energia negativa, che alla fine non può che ripercuotersi su di te. In questo senso, rispettare la vita degli altri diventa un principio fondamentale. 

Limiti la tua cerchia di amici: con l’età, l’idea di fare nuove amicizie ti interessa meno. Ora le priorità sono più legate alla tua famiglia. Nell’amicizia cerchi la qualità piuttosto che la quantità. Vuoi costruire relazioni sane ed evitare che una relazione possa diventare tossica.

Con la cosiddetta mezza età attraversi molte strade disseminate di insidie ma queste strade ti permetteno anche di uscirne piú forte, determinato e con le idee chiare. 

Cominci a riconoscere la differenza tra una persona dannosa per il tuo benessere da una persona piena di energia positiva sulla quale puoi contare.

Quali altri vantaggi pensi possa portarti l’etá adulta?

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Condivisione di momenti – Photo by Anastasia Shuraeva on Pexels.com

Il punto nero

“L’energia va dove va la tua concentrazione” – Tony Robbins

Ecco la storia del punto nero.

Un giorno un insegnante arrivò in classe e disse agli studenti di prepararsi per un test a sorpresa.

Tutti erano nervosi, spaventati dalla prova imminente. Mentre l’insegnante stava distribuendo un foglio chiese di non guardare il foglio, fino a quando non avesse dato il via alla prova. Una volta che tutti i fogli furono distribuiti diede l’autorizzazione a voltare il foglio e vedere finalmente il contenuto.

Con grande sorpresa di tutti si trattava di un foglio bianco con in mezzo un punto nero.

Vedendo il volto sorpreso di tutti i suoi studenti, il professore disse: “Ora scrivete una riflessione su ciò che state vedendo”.

Tutti i giovani, confusi, cominciarono a pensare e scrivere su ciò che vedevano.

Trascorso il tempo, l’insegnante raccolse i fogli, li mise sulla scrivania e cominciò a leggere ad alta voce quanto gli studenti avevano scritto.

Tutti, senza eccezione avevano fatto una relazione sul punto nero, con le più diverse considerazioni.

Dopo la lettura di tutti gli elaborati, disse:

“Questo test non servirà per il voto, ma come lezione di vita. Nessuno ha parlato della pagina bianca, avete dedicato tutta la vostra attenzione al punto nero. È ciò che accade nella nostra vita. La vita è un foglio interamente bianco da riempire, scrivere e godere, ma ci concentriamo sui punti neri.”

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Black Dots – Photo by Eva Elijas on Pexels.com
Cosa significa questo?

La vita è un dono della natura, ci è data con affetto e amore, abbiamo tante ragioni per amare il nostro partner, per voler bene agli amici che ci sostengono, per il lavoro che ci consente di guadagnarci da viveve, per i miracoli che accadono ogni giorno, eppure insistiamo a guardare il punto di nero, i problemi che abbiamo, di salute, di soldi, il difficile rapporto con i familiari, una delusione con il partner, con un amico …

I punti neri sono minimi rispetto a quello che ci viene donato ogni giorno, eppure occupano la nostra mente in ogni momento.

Cerca di prestare attenzione a tutta la pagina bianca e non solo ai punti neri. Cogli ogni benedizione, ogni momento che la vita ti sta offrendo, stai tranquillo/a, abbi fiducia, datti da fare, in una parola: vivi!

Tu pensi di stare vivendo appieno la tua vita?

woman in white long sleeve shirt standing near white and gray house during daytime
Life – Photo by Julian Jagtenberg on Pexels.com