Piccole astuzie naturali per mantenere la forma fisica

L’estate é arrivata ed abbiamo voglia di mostrarci in forma, magari perdendo qualche chilo. Ci sono tanti prodotti che puoi acquistare e che ti aiuteranno a dimagrire, ma ci sono anche delle semplici astuzie casalinghe che puoi utilizzare.

Gli agrumi sono ottimi per la forma fisica e altre funzioni del corpo

Limoni, arance, pompelmi, hanno delle sostanze che aiutano a controllare il peso perché favoriscono la purificazione dei reni.

Per esempio l’arancia amara aiuta a:

  1. conservare un peso normale;
  2. lottare contro il sovrappeso;
  3. gestire il peso;
  4. metabolizzare i grassi;
  5. favorire la combustione dei grassi.

Inoltre, l’olio essenziale di arancia amara favorisce un sonno normale perché aiuta a distenderti dalle tensioni accumulate durante la giornata, mentre quello di pompelmo contribuisce a mantenere sano l’intestino. Il limone a sua volta ottimizza il metabolismo dei grassi e del colesterolo e sostiene la salute del fegato.

Ricorda che tutti gli agrumi contribuiscono al mantenimento ottimale del sistema immunitario.

Ci sono anche altre sostanze naturali che possono aiutarti a mantenere il peso forma, come la liquirizia, la salvia, l’anice, lo zenzero, i semi di lino. Queste sostanze hanno tutte la capacitá di farti passare la fame.

Ovviamenente, per mantenere il peso forma non basta mangiare degli agrumi o le altre erbe consigliate, bisogna adottare uno stile di vita sano, che comprende non solo mangiare e dormire bene, ma anche fare attivitá fisica. La dieta da sola non puó fare miracoli, mentre abbinata ad uno sport o anche a una passeggiata quotidiana a ritmo sostenuto ti consentirá di ritrovare la forma piú rapidamente.

Una piccola avverterza. Se sei sovrappeso e vuoi dimagrire, rivolgiti a un medico o a un nutrizionista. Questi consigli sono rivolti alle persone che vogliono perdere solo un paio di chili e sentirsi in forma per l’estate.

Sul mio blog puoi trovare altri consigli per migliorare il tuo benessere, perché non ti iscrivi? Non perderai nessun articolo!

Perché si dorme peggio dopo aver mangiato male e tardi la sera

È risaputo che la nostra alimentazione influisce sulla qualità del nostro sonno. Ma è ancora più importante mangiare bene la sera, perché dopo si va a dormire. Fermarsi a mangiare un hamburger con gli amici rientrando dal lavoro, mangiare un’intera tavoletta di cioccolata davanti alla televisione, o abbuffarsi quando si rientra tardi dal lavoro non sono delle buone abitudini. Dopo aver mangiato tardi la sera, o aver consumato un pasto abbondante, grasso o dolce, generalmente si dorme male.

Vediamo quali sono gli effetti sulla salute e sul benessere se si dorme male e quali sono le raccomandazioni da seguire per dormire bene e svegliarsi riposati

Perché mangiare tardi non fa bene?

Il corpo incamera più grassi. Studi recenti confermano che mangiando la stessa cosa ad orari differenti, le persone che hanno mangiato più tardi si ritrovano con più grassi nelle analisi del sangue.

Questo rappresenta anche un rischio cardio-vascolare per coloro che mangiano poco prima di andare a letto e dopo le 22.

Si possono avere dei crampi o il reflusso a causa della posizione allungata e quindi non si riesce a dormire.

Una cattiva digestione ci può far svegliare durante la notte e quindi alterare la qualità del nostro sonno.

Quando non si dorme bene, il corpo intero ne risente e diventiamo nervosi, siamo di cattivo umore e non riusciamo a concentrarci bene. Inoltre, il sonno regola anche il nostro equilibrio ormonale. L’ormone della fame (la grelina) e l’ormone della sazietà (la leptina) vengono prodotti durante il sonno. Se non si dorme bene o non si dorme a sufficienza, i due ormoni si sbilanciano: si produce più grelina e meno leptina. Quindi, si avrà la tendenza a mangiare di più per compensare la mancanza di sonno o il cattivo sonno. Dunque, si mangerà di più e si dormirà peggio, insomma si innesca un circolo vizioso.

L’ormone dello stress (il cortisolo) e l’ormone del sonno (la melatonina) sono anch’essi regolati dal sonno. Se viene prodotto più cortisolo o meno melatonina, sarà tutta la qualità della nostra vita a risentirne.

Infine, l’emoglobina diventa più rara. Questo anticorpo protegge l’organismo contro i batteri, i virus e alcune tossine, perciò è necessario per una buona immunità.  Siccome è prodotta anch’essa durante il sonno, diventiamo più vulnerabili se non dormiamo bene. Ecco perché la fatica o lo stress possono provocare malattie.

Nel lungo termine, il cattivo sonno (sonno irregolare o mancanza di sonno) aumenta il rischio di depressione, d’obesità, di malattie cardiache e di diabete. È perciò fondamentale dormire bene e cercare anche di fare attenzione a ciò che si mangia la sera.

10 raccomandazioni per un sano pasto serale:
  1. mangia almeno tre ore prima di andare a letto;
  2. mangia con calma e lentamente, senza stress;
  3. mangia fino a quando cominci sentirti sazio, non di più;
  4. mangia con moderazione alimenti come pasta, patate, formaggio;
  5. evita le salse, i cibi eccessivamente salati o eccessivamente dolci;
  6. evita bevande alcoliche ed energizzanti e altri eccitanti come la caffeina e la teina;
  7. sarebbe meglio anche evitare di fumare;
  8. gli zuccheri danno molta energia disponibile subito, quindi dovresti evitare i dolci in generale, soprattutto se mangiati davanti alla televisione, e anche le bevande dolci e gassate;
  9. privilegia gli alimenti ricchi di triptofano, perché favorisce il sonno. Il triptofano é, infatti, necessario per produrre la melatonina e si trova nelle banane, nel tonno, nei ceci, nei datteri e nel latte;
  10. anche la vitamina B2 favorisce il sonno. Si trova in tutti i prodotti lattieri (latte, yoghurt, formaggi), nei fagiolini, nei pomodori, nei funghi e negli asparagi.
Senti un po’ fame prima di andare a letto?

C’è chi dice che sarebbe meglio andare a dormire con un po’ di fame, anche la tua linea ne gioverebbe. Se però non ce la fai proprio, allora mangia uno yoghurt magro senza zucchero, oppure qualche noce, o preparati un latte caldo o una tisana di tiglio. La buona vecchia camomilla è un’eccellente opzione.

Pronto per questa sfida?

Una dieta a base di verdure per dormire bene

Mangiare bene per dormire meglio, sembra un sogno. E se ti dicessi che potresti farcela? Studi dimostrano che una dieta povera di fibre e ricca di zuccheri e grassi saturi rende il sonno più leggero, irrequieto e meno riposante. Ma perché non provi ad integrare piú verdure nel tuo menu settimanale?  

Ecco alcuni suggerimenti su come ottenere più energia durante il giorno e dormire meglio la notte. 

Tutti sappiamo (almeno credo) che bere un espresso dopo cena non ci aiuta ad addormentarci e che è meglio bere acqua piuttosto che vino prima di andare a letto.

Alcuni studi hanno dimostrato che la dieta gioca un ruolo più importante sul sonno di quanto sembri. Le diete ricche di fibre e povere di grassi saturi possono favorire un sonno più profondo e riposante. Il motivo principale per cui è meglio seguire una dieta a base di verdure è la presenza di serotonina, triptofano e melatonina, fondamentali per un sonno ristoratore. 

Per aumentare la produzione di melatonina, nota come ormone del sonno, mangia frutta e verdura come kiwi, spinaci, pomodori, lattuga, avocado, banane, amarene e uva rossa. Questo ormone aiuta il tuo corpo a regolare il suo ritmo circadiano e favorisce un sonno sano. Inoltre, non esitare a consumare noci, riso e pesce azzurro per aiutarti a riposare. I ricercatori ritengono che il pesce grasso possa aiutarti ad addormentarti fornendo una buona dose di vitamina D e acidi grassi omega 3, che svolgono un ruolo chiave nella regolazione della serotonina nel corpo. La serotonina è un ormone essenziale che lavora per stabilizzare l’umore, fornisce una sensazione di benessere, promuove la felicità e migliora il sonno.

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Mangia proteine durante il giorno per avere più energia e carboidrati complessi a cena per dormire bene

Hai avuto una notte difficile e ora ti senti stanco/a? Invece di optare per uno spuntino zuccherato, scegline uno ricco di proteine: gli esperti dicono che, contrariamente alla credenza popolare, sono più energizzanti dello zucchero.

Mangiare carboidrati complessi a cena non solo ti manterrà sazio/a più a lungo, ma stimolerà anche l’ormone del sonno, la melatonina. Perció, una cena composta da cibi come pasta, fagioli, quinoa, riso o patate ti aiuterà ad avere un sonno ristoratore. 

Ultimi consigli. Al supermercato, compra i semi di soia. Una tazza di semi di soia contiene 28 grammi di proteine, più o meno la stessa quantità di 150 grammi di pollo. Fai anche scorta di lenticchie, formaggio, semi di girasole e yoghurt greco. 

Sei pronto/a ad adottare una dieta vegetariana? Aiuterebbe anche il nostro pianeta!

planet earth
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Come resistere alle tentazioni

Come resistere alla tentazione di bere un buon bicchiere di vino, mangiare una fetta di torta o saltare la palestra e andare invece al cinema?

“L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi” diceva Oscar Wilde.

Vanno bene la dieta, lo sport, il sonno a sufficienza, ma a volte concedersi degli strappi alla regola (i famosi “sgarri”) aiuta il tuo benessere psico-fisico e allenta l’ansia da prestazione che spesso si accompagna allo stile di vita salutista.

Tuttavia, oltre a cedere alle tentazioni possiamo imparare a controllarle.

Hai mai sentito parlare del “test dei Marshmallow”?

II “test del Marshmallow” è un curioso esperimento, effettuato dal professor Walter Mischel negli anni Sessanta all’Università di Stanford.

yummy marshmallows heaped on white table
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Un bambino viene lasciato da solo in una stanza davanti a un Marshmallow: può scegliere se mangiarlo subito oppure attendere 15 minuti e averne in premio ben due. Alcuni bambini sapranno aspettare; altri, incapaci di resistere, si lanceranno su quell’invitante dolcetto di zucchero.

II professore ha comparato nel tempo le capacità di autocontrollo dimostrate dai bambini con i successi ottenuti da adulti e ha dimostrato che chi ha saputo aspettare ha raggiunto più traguardi nella vita.

L’autocontrollo è dunque il segreto del successo? Chi sa tenere a bada gli istinti e rinviare le gratificazioni ha più probabilità di realizzarsi nella vita?

L’esperimento di Mischel in effetti spiega come l’autocontrollo sia fondamentale nello studio, nello sport, nel lavoro e in tante altre circostanze della vita quotidiana.

Sapersi controllare significa saper prendere le decisioni giuste al momento giusto e creare così le competenze adatte per non cedere alla tentazione del Marshmallow.

Le persone che sanno padroneggiare al meglio le tentazioni sono generalmente le persone che stanno meglio. Si nutrono bene, fanno sport, dormono a sufficienza. Queste persone strutturano la loro vita attorno a delle buone abitudini e costruiscono delle routine facili da realizzare.

La buona notizia è che nuove abitudini si possono acquisire.

Mangiare un pezzo di torta non è un fallimento morale, anche se hai deciso di metterti a dieta. Rinunciare al pezzo di torta potrebbe procurarti più stress e quindi causarti più danno che non mangiarla. Il trucco consiste ovviamente nell’evitare di comprare una torta ma anche quello di non passare davanti a una pasticceria! Ma non sentirti colpevole se ne mangi una fetta. Non dimenticare che anche un eccesso di forza di volontà può avere controindicazioni perché, come detto prima, può causare stress aggiuntivo.

L’autocontrollo dipende dalle tue scelte ed é una tua responsabilità. Lo stress è diventato un fardello personale, che sei chiamato a gestire da solo con l’aiuto di tecniche, come la meditazione, il coaching, lo yoga.

Ricorda che è importante riconoscere i tuoi limiti perché ti permette di diventare cosciente del fatto che non potrai mai essere perfetto/a e controllare tutto.

Secondo te, è possibile acquisire una certa capacità di autocontrollo facendo pratica?

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Come migliorare la qualità della tua vita con queste tecniche di rilassamento

Come forse saprai, le tecniche di rilassamento sono pratiche molto semplici che puoi usare per calmarti, affrontare situazioni stressanti, lasciare andare le tue preoccupazioni ma anche dormire meglio, perché possono aiutarti ad addormentarti o ad addormentarti più velocemente.

Le tecniche di rilassamento non solo ti aiutano a superare lo stress quotidiano o preoccupazioni piú importanti, ma ti aiutano anche a:

  • ridurre la pressione
  • migliorare il tuo umore
  • lasciare andare la rabbia
  • migliorare la digestione
  • ridurre la tensione muscolare e i dolori articolari.

Ecco qui alcune semplici tecniche di rilassamento che possono aiutarti ad ottenere una migliore qualità della vita.

  • Auto-ipnosi. Se non conosci l’ipnosi, dimentica tutto quello che puoi aver visto nei film. L’ipnosi é uno stato alterato della mente che si produce quando sei molto concentrato/a su un’idea o ripeti una frase come per esempio “mi sto rilassando profondamente”. Esistono delle app (oggi si trovano app per qualsiasi cosa!) che ti possono aiutare a praticare l’autoipnosi, o anche dei tutorial su YouTube.
  • Esercizi di respirazione. Probabilmente saprai che un respiro profondo ti aiuta a stabilizzare la respirazione quando sei agitato/a. Io uso la tecnica del 4-2-6. Ora ti spiego come funziona. Innanzitutto mettiti in una posizione comoda, non importa se seduto/a, sdraiato/a o anche in piedi. Quindi chiudi gli occhi e inspira contando fino a 4. Poi trattieni il respiro contando fino 2 ed espira contando fino a 6. Fai questo per almeno un minuto o due e vedrai che il tuo respiro rallenterà, riproducendo il modello di respirazione che assumi quando dormi, e quindi comunicando al cervello che vuoi dormire.
  • Yoga Nidra. Lo Yoga Nidra si può tradurre con yoga del sonno. Questa pratica ti aiuta a rilassarti mentre la mente resta sveglia e vigile. Lo scopo è quello di guidarti attraverso i quattro principali passi delle attività cerebrali, le onde beta, alfa, theta e delta per raggiungere uno stato intermedio tra la veglia e il sonno. Per praticare lo Yoga Nidra, trova uno spazio isolato e sdraiati supino/a, stabilisci l’intenzione per questa seduta, come ad esempio, rilassarti o liberarti dallo stress o da una determinata preoccupazione. Osserva il tuo corpo, le tensioni o le sensazioni di malessere contrapposte a quelle di benessere. Anche in questo caso puoi trovare delle app o dei tutorial su YouTube che ti guidano in questa pratica.
    Una ricerca ha dimostrato che questo tipo di yoga può essere molto efficace nel trattamento dell’insonnia. La pratica regolare dello Yoga Nidra ha migliorato la qualità del sonno dei partecipanti allo studio e anche ridotto gli episodi di insonnia, i sintomi dell’ansia e i livelli di stress. Questi risultati sono stati verificati anche tre mesi dopo l’inizio della pratica.
woman in pink crop top and jogging pants practicing yoga
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  • Un’ora per lasciare andare la giornata. Questa pratica consiste nel dedicare un’ora ad attività che ti aiutano a rilassarti prima di andare a letto. Suddividi l’ora in pratiche di 20 minuti ciascuna. Nei primi 20 minuti svolgi delle cose che ti sono rimaste da fare in casa, come ad esempio svuotare la lavastoviglie, dar da mangiare al gatto. Nei successivi 20 minuti fai qualche attività non impegnativa come parlare con la tua famiglia, praticare altre tecniche di rilassamento o scrivere tre motivi per cui sei grato/a della giornata appena trascorsa. Non guardare il telefono perché la luce blu che emette può inibire la produzione naturale di melatonina e quindi rendere più difficile addormentarsi. Infine, gli ultimi 20 minuti, dedicali alla tua igiene personale, come fare una doccia o un bagno caldo. Creare un rituale prima di dormire è un metodo veramente utile per passare una notte tranquilla.
  • Immaginazione guidata. L’immaginazione guidata è una tecnica che agisce sulla mente e sul corpo mediante il quale da solo/a o con l’aiuto di un professionista puoi evocare e generare immagini mentali che coinvolgono i tuoi sensi, che riducono lo stress e ti aiutano a dormire meglio. Mettiti comodo/a e prova a farti queste domande a occhi chiusi:
    1. Cosa vedi? Guarda da vicino e da lontano i colori, le forme e la luce.
    2. Cose senti? Ascolta tutti i suoni dell’ambiente in cui ti trovi e cercane degli altri, non concentrarti su uno solo.
    3. Cosa assapori? Questo é il meno facile perché non stai mangiando. Immagina perciò di mangiare qualcosa che ti piace molto e le sensazioni che ti dà.
    4. Cosa puoi odorare? Concentrate sugli odori intorno a te, quali sono e quanti ce ne sono?
    5. Cosa percepisci? Manda la tua attenzione alle parti del tuo corpo che sono in contatto con qualcosa, ad esempio il pavimento, la sedia o la poltrona.
  • Rilassamento progressivo. Attraverso un graduale rilassamento muscolare diventerai più consapevole dei punti di tensione nel tuo corpo. La tecnica consiste nel tendere i muscoli per poi rilassarli. Di solito si comincia dai piedi per poi arrivare fino alla testa. In questo modo raggiungerai la consapevolezza di come sono le parti del tuo corpo quando sono tese e quando sono rilassate. Puoi anche usare questa tecnica tutte le volte che hai male da qualche parte.

Ricorda di non fare questi esercizi se stai guidando, lavorando con delle macchine o facendo qualcosa che richiede la tua totale attenzione.

Cosa pensi di queste tecniche di rilassamento? Ne conoscevi giá una?

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Perché dormire meno di sei ore non fa bene alla salute

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo su Internet che raccomandava di dormire tre ore di fila e fare tre sonnellini di 20 minuti nell’arco della giornata. Questa modalità di riposo veniva indicata come modello per ottenere successo ispirato a grandi manager o imprenditori mondiali, in particolare si riferiva a Elon Musk.

Da persona che ha problemi a dormire, posso dirti che la scienza avverte che dormire troppo poco influisce sulle prestazioni cognitive, sul comportamento e sul metabolismo. Con questa strategia, il prezzo del successo è la salute.

Anche dormire è produttivo. Per avere sufficiente energia e attenzione da dedicare al lavoro o un’altra attività produttiva come studiare, ad esempio, bisogna dormire almeno 7 ore e mezza.  

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Una delle funzioni del sonno è elaborare e consolidare l’apprendimento, l’attenzione e la memoria. Dormire implica continuare a lavorare, perché il cervello ripulisce il bombardamento di informazioni accumulate durante il giorno, che generalmente é molto intenso a causa delle diverse fonti che abbiamo a disposizione. La nostra biologia è preparata solo per brevi periodi di mancanza di sonno in situazioni stressanti o urgenti.

Numerosi studi hanno rivelato che l’abitudine di dedicare poche ore al sonno riduce le prestazioni cognitive, provoca un deficit di attenzione e la perdita della capacità di prendere decisioni, oltre ad aumentare gli stati di stress, ansia e depressione. Gli esseri umani sono ‘animali circadiani‘ programmati per cicli sonno-veglia della durata di 24 ore. Dormire per poche ore è un assalto fisiologico al nostro corpo e, in particolare, al cervello. Se dormire poco è una tua scelta, sappi che questo altera lo schema neuro-ormonale che può causare:

  1. problemi emotivi;
  2. difficoltà nell’acquisizione di nuove conoscenze;
  3. problemi nell’archiviazione di nuove informazioni;
  4. aumento del nervosismo e dell’ansia.

Pensare che dormire sia una perdita di tempo è sbagliato perché ha conseguenze sulla salute. La sonnolenza e la perdita di concentrazione sono evidenti il ​​giorno successivo, mentre altri problemi potrebbero sorgere nel lungo termine, come un aumento del rischio di cancro, malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi neurodegenerativi e disturbi metabolici. Dormire poco, infatti, fa aumentare anche l’appetito, con evidenti conseguenze sul tuo peso. La mancanza di sonno porta a fare spuntini e a bere bevande zuccherate o contenenti caffeina.

Un’altra questione importante è se questi effetti negativi sulla salute si verificano anche quando ci si sveglia molto presto. Studi dimostrano che alzarsi troppo presto non provoca necessariamente alterazioni, purché il sonno sia stato sufficientemente ristoratore.

Ricorda che è molto importante completare cinque o sei cicli di sonno ogni notte (un ciclo di sonno dura in media 90 minuti).

 Tu pensi di dormire abbastanza per essere produttivo/a?

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Come e perché dovresti ascoltare il tuo corpo

Nella nostra epoca riceviamo informazioni e stimoli da tutte le parti: email, social, televisione, persone che conosciamo e colleghi di lavoro. La nostra mente è stimolata eccessivamente per tutta la durata della giornata e questo può causare stress e ansia che possono portare anche a un vero e proprio esaurimento.

Questa eccessiva attivitá cerebrale va a detrimento della attività del nostro corpo che viene relegato a un mero contenitore di organi che ci permettono solo di muoverci (anche se a volte meno di quello che dovremmo).

Troppe ore passate davanti allo schermo (cellulare, computer o televisione che sia) non consentono al corpo di tonificarsi e quindi rigenerarsi. Durante la pandemia, poi, abbiamo passato ancora più tempo davanti ad uno schermo, potevamo uscire molto meno o proprio non potevamo uscire!

Inoltre, può succedere che ignoriamo i dolori del corpo utilizzando analgesici o altri tipi di medicinali per stare bene il piú presto possibile.

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Se fai così sappi che ti stai facendo la guerra, perché mettere a tacere il tuo corpo non ti aiuterà a risolvere il problema.

Il corpo infatti ci manda segnali importanti che dovresti iniziare a considerare. Continuando a ignorare i messaggi che ti manda, potrebbe arrivare un momento in cui il dolore diventa insopportabile. E potrebbe essere troppo tardi.

Cosa fai se senti un rumore strano provenire dalla tua macchina? La porti in officina per evitare di rimanere a piedi. La stessa cosa devi fare con il tuo corpo.

Per esempio, se hai mal di schiena frequenti, potrebbe significare che devi cambiare posizione, adottare una postura più adeguata, magari cambiare sedia o semplicemente andare a fare una passeggiata.

Prova a pensare che in realtà il dolore è un tuo alleato perché vuole farti notare che c’è qualcosa che non va e che dovresti occupartene per cercare di risolverla.

Vediamo come fare per imparare ad ascoltare il corpo con queste quattro tecniche che puoi usare tutti i giorni.

Scanner mentale. Questa è una tecnica della mindfulness che consiste nel percorrere mentalmente il tuo corpo, dalla testa ai piedi per verificare lo stato di salute di ciascuna parte.

Passeggiate quotidiane. Questo è il modo migliore per alzarti dalla sedia. Di solito tutti i cellulari hanno un app per calcolare i passi. Io mi sono iscritta a una “gara” mensile con colleghi per fare almeno 6.000 passi al giorno. Alla fine della gara, ci sarà un premio per il camminatore che avrá fatto più passi. Prova anche tu a fare una gara di passi con i tuoi amici o colleghi!

Nutrire il corpo e la mente. I giapponesi mangiano fino all’80% della loro fame per non appesantirsi (questo è un principio dell’Ikigai). Quindi, mangia meno ma mangia sano e dormi almeno sei ore per notte per fare in modo che il tuo corpo e la tua mente possano fare un “reset” completo.

Rispetta il messaggero. Anziché prendere dei medicinali al primo sintomo di malessere o di dolore, prova ad ascoltare il tuo corpo e cerca di capire quello che ti sta comunicando. Pensa che il tuo corpo ha bisogno di essere considerato e accudito. Non aspettare che il tuo corpo ti chieda aiuto con un estremo dolore, perché ricorda che potrebbe essere troppo tardi.

Se ascolti i messaggi del tuo corpo, il tuo corpo ti ringrazierá.

Tu cosa fai quando non ti senti bene, ascolti il tuo corpo o prendi subito una medicina?

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Come e perché devi imparare a trattarti meglio

L’educazione che abbiamo ricevuto ci ha insegnato che dobbiamo trattare bene gli altri. Ma perché solo gli altri e non noi stessi?

Ti capita per esempio di essere il peggior critico di te stesso/a? A volte, ti insulti per qualcosa che hai fatto male o volevi fare meglio? Mangi male, dormi poco, abusi di sostanze dannose (alcol, tabacco)? Oppure sei semplicemente preoccupato/a di compiacere gli altri? Sappi che non sei solo/a. Si tratta di un problema abbastanza diffuso e normale fino ad un certo punto. Per questo sarebbe utile fare attenzione ad alcuni dettagli quotidiani per imparare a trattarti meglio.

Come dicevo prima, non ci è stato insegnato che dobbiamo trattarci bene. Abbiamo messo da parte l’attenzione verso il nostro benessere. Quante volte i tuoi genitori ti hanno detto di trattare bene gli altri o di fare delle cose per gli altri? Quante volte invece ti hanno detto che devi occuparti anche di te stesso/a

La maniera con cui tratti te stesso/a è una sorta di estensione di ciò che ti è stato insegnato dai tuoi genitori e da altre figure di riferimento nella tua vita, come gli insegnanti.

Per una persona molto giovane questo può sembrare esagerato, poiché oggi nelle scuole vengono insegnati alcuni principi fondamentali dell’autostima. Ci sono poi genitori che cercano di instillare l’attenzione verso il proprio benessere ai loro figli.

Tuttavia, per una persona adulta o anziana, trattarsi bene ed essere veramente rispettosi di sé stessi non è sempre qualcosa di evidente. In passato non era così facile trovare qualcuno che potesse aiutarti a coltivare un certo amor proprio senza passare per egoista.

Infatti è proprio questa la base: l’amor proprio, da non confondere con il narcisismo o l’egocentrismo. Per comprendere meglio questo concetto, possiamo prima immaginare cosa facciamo quando amiamo davvero qualcuno: cerchiamo la sua felicità, lo aiutiamo, cerchiamo di farlo sentire bene e lo accettiamo così com’è, con tutte le sue imperfezioni e qualità. Trattare bene te stesso/a significa infatti accettarti per quello che sei.

Diventare gentile verso te stesso/a significa innanzitutto essere comprensivi con te stesso/a, specialmente di fronte ai tuoi fallimenti ed errori.

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Questo atteggiamento può essere un grande alleato. Puoi sfidarti in modo sano, tenendo conto delle tue possibilità e dei tuoi desideri e non dei desideri che gli altri hanno per te.

Il linguaggio che usi è molto importante per trattarti bene. È comune, e in una certa misura normale, che in alcune occasioni parli “male” a te stesso/a, lo fai inconsciamente. Non puoi parlare sempre in modo amorevole a te stesso/a, poiché potresti entrare in una positività tossica, cioè quando un atteggiamento positivo viene utilizzato per mascherare le emozioni negative, in pratica far finta che tutto vada bene anche quando non è vero.

Tuttavia, non devi usare parole offensive verso te stesso/a. Nessuno insulta chi ama veramente e tratta bene, giusto? Se parli o pensi male spesso di alcuni tuoi aspetti personali (fisici o mentali), finirai per crederci davvero.

Prenderti cura di te stesso/a è essenziale. Ciò implica lo sviluppo di uno stile di vita più sano. Dormire e riposare abbastanza ore, ad esempio, così come mangiare bene in base al nostro peso, età e stile di vita, non abusare di alcol o tabacco, sono tutti modi per prenderti cura di te stesso/a. Prenderti del tempo per rilassarti, riconnetterti con ciò che ti piace davvero fare, mantenere i tuoi hobby, seguire le tue passioni e interagire con le persone che ti portano qualcosa di positivo nella tua vita significa che ti stai rispettando.

Tu come tratti te stesso/a?

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5 segreti per dormire bene

Conosciamo tutti qualcuno che si lamenta di non dormire o di dormire male. In Europa, circa un terzo della popolazione adulta ha difficoltà ad addormentarsi e tra il 10% e il 15% soffre di insonnia cronica. Io stessa ho sofferto d’insonnia per un lungo periodo. Si tratta di un problema che può avere origini diverse (dall’utilizzo eccessivo dei dispostivi digitali che emettono luce blu – computer, tablet, TV, ecc. – a questioni biologiche). Ma tra le cause c’è anche l’ossessione di dormire bene.

Che cos’é questa ossessione? E’ un fenomeno chiamato ortosonnia (dal greco ortho, “perfetto”, e dal latino somnia, “riposo”) e, secondo gli esperti, sebbene non sia ancora considerato un disturbo, è sempre più comune. Consiste nel ripresentarsi continuamente di quelli che io chiamo “pensieri circolari”, cioè pensieri che entrano in un circolo vizioso proprio perché sono sempre gli stessi e si ripresentano di continuo. Le cause principali di questi pensieri sono, indovina un po’, lo stress e l’ansia. Non riuscendo a dormire, la tua mente non smette pensare sempre alle stesse cose (da qui pensieri circolari, cioè pensieri che ritornano). Piú vuoi dormire, meno ci riesci. Ecco l’ossessione.

Se soffri di insonnia, anche non grave, sarebbe bene fare uno studio completo del sonno (polisonnografia) per trovare una soluzione efficace. Io l’ho fatto, sono stata in una clinica del sonno per una notte, con elettrodi attaccati in tutto il corpo compresa, ovviamente, la testa. Ho scoperto che, durante il sonno, ho delle incursioni di onde Alfa, le onde cerebrali tipiche del periodo di veglia.

La soluzione più ovvia sarebbe cercare di eliminare o almeno ridurre lo stress. Lo so, non è facile. Perciò, ti propongo di provare a seguire questi cinque consigli.

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  1. Impara a respirare bene e profondamente, praticando una disciplina come lo Yoga, il Pilates o facendo meditazione.
  2. Crea un ambiente rilassante. Una casa tranquilla è la chiave di una notte riposante. Se hai delle difficoltà ad addormentarti, mantiene pulita e sgombera la tua camera dagli oggetti inutili, riordina le cose che hai lasciato in giro e vedrai che passerai una notte più serena.
  3. Utilizza degli oli essenziali particolarmente adatti a conciliare il sonno, come la lavanda o la camomilla.
  4. Crea una playlist che ti aiuti a rilassarti e ad addormentarti.
  5. Prova a utilizzare i fiori di Bach e melatonina. White Chestnut contro i pensieri circolari e Rescue Remedy notte per aiutarti ad addormentarti. Li ho usati per diversi mesi, poi progressivamente ho smesso e ora soffro decisamente meno di questi pensieri che ritornano e dormo anche molto meglio. Adesso uso solo la melatonina e trovo che sia una buona soluzione per combattere la mia insonnia.

E tu, soffri d’insonnia? Hai dei pensieri circolari che ti assillanno? Proverai uno di questi suggerimenti?

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Come il coprifuoco ha cambiato le tue abitudini?

Quando sento parlare di coprifuoco mi vengono in mente tempi oscuri, tempi di guerra. Ma in effetti quella contro il Covid é una guerra. Non ci sono le bombe, non dobbiamo essere evacuati, possiamo mangiare tutti i giorni perché ci sono scorte alimentari che non finiscono. Ma il coprifuoco ha cambiato le nostre abitudini, probabilmente proprio quelle legate agli orari dei pasti.

Da nord a sud dell’Europa si mangia ad orari diversi. Presto al nord, piú tardi al sud. Magari sei invitato a cena da qualcuno e il coprifuoco ti costringe a mangiare prima perché poi devi rientrare a casa. Oppure mangi piú tardi perché finisci di lavorare tardi e non hai il tempo di fermarti fuori a cena. I ristoranti sono chiusi, effettuano solo servizio da asporto e devi rientrare entro l’orario previsto dal coprifuoco.

Un’amica di Parigi, prima che la cittá venisse messa in lockdown totale, doveva rientrare a casa per le 21. Parigi lo sappiamo é una grande cittá e la gente usa spesso i mezzi pubblici, peraltro molto efficienti. Per essere a casa alle 21, doveva prendere la metro al massimo entro le 20:30 e quindi si trovava a mangiare piú tardi rispetto alle sue abitudini precedenti. E ha cominciato a dormire male.

Se prendi un appuntamento prima che cominci il coprifuoco, potresti sentirti stressato a causa della fretta che hai per tornare a casa in tempo. Forse sarebbe meglio starsene a casa e rispettare le indicazioni del governo che ci dice di limitare i nostri contatti sociali. Ma a volte hai voglia di stare un po’ fuori, di incontrare qualche amico.

Gli effetti del coprifuoco non sono solo sulla nostra vita sociale, ma anche sulla nostra salute a causa dell’adattamento a un nuovo ritmo di vita e del cambiamento della nostra routine.

Foto di Jan Vašek da Pixabay

Il nuovo orario imposto dal coprifuoco puó presentare dei vantaggi, ad esempio, si smette di lavorare prima, si rientra a casa prima e si cena prima. Per esempio, si arriva a casa alle 19:00, si cena tra le 20:00 e le 20:30, si va a letto verso le 23 e ci si alza alle 7 il giorno dopo.

Questo sarebbe ottimale per la nostra salute. In effetti, ci si sincronizzerebbe meglio con il nostro orologio biologico (tempo) interno, esterno ambientale e esterno sociale.

Il tempo interno é quello che segna il nostro ritmo endogeno, che ci aiuta a dormire di notte, stare svegli di giorno e mangiare alle ore giuste per noi.

Il tempo esterno ambientale é determinato dall’alternanza delle fasi di luce e di buio generati del ciclo solare.

Il tempo esterno sociale puó alterare questi equilibri. Se gli orari di lavoro, di pranzo, cena e svago non sono adatti al nostro tipo biologico (cronotipo) potremmo entrare in una fase di rottura temporale che potrebbe causare diversi problemi di salute, uno su tutti l’insonnia.

I nostri antenati si alzavano con il sole e andavano a dormire con il buio. Questo ritmo permetteva una produzione adeguata di melatonina (l’ormone che regola il sonno), che consentiva un perfetto equilibrio tra il tempo interno e il tempo esterno.

L’abitudine di mangiare verso le 21:30 o addirittura piú tardi va contro questi cicli naturali e rende piú difficile riposare bene. Una cena copiosa che termina verso mezzanotte potrebbe causare una digestione difficile in un orario in cui il corpo dovrebbe invece riposare.

E’ consigliato perció finire di cenare almeno due ore prima di andare a letto per evitare un sonno di scarsa qualitá e un risveglio contraddistinto da fatica, irritabilitá e basso rendimento cognitivo.

Se segui il ritmo biologico del tuo corpo, avrai un miglioramento netto della tua salute generale!

Pensi che il coprifuoco ti abbia fatto cambiare alcune abitudini?

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