Perché dormire meno di sei ore non fa bene alla salute

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo su Internet che raccomandava di dormire tre ore di fila e fare tre sonnellini di 20 minuti nell’arco della giornata. Questa modalità di riposo veniva indicata come modello per ottenere successo ispirato a grandi manager o imprenditori mondiali, in particolare si riferiva a Elon Musk.

Da persona che ha problemi a dormire, posso dirti che la scienza avverte che dormire troppo poco influisce sulle prestazioni cognitive, sul comportamento e sul metabolismo. Con questa strategia, il prezzo del successo è la salute.

Anche dormire è produttivo. Per avere sufficiente energia e attenzione da dedicare al lavoro o un’altra attività produttiva come studiare, ad esempio, bisogna dormire almeno 7 ore e mezza.  

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Una delle funzioni del sonno è elaborare e consolidare l’apprendimento, l’attenzione e la memoria. Dormire implica continuare a lavorare, perché il cervello ripulisce il bombardamento di informazioni accumulate durante il giorno, che generalmente é molto intenso a causa delle diverse fonti che abbiamo a disposizione. La nostra biologia è preparata solo per brevi periodi di mancanza di sonno in situazioni stressanti o urgenti.

Numerosi studi hanno rivelato che l’abitudine di dedicare poche ore al sonno riduce le prestazioni cognitive, provoca un deficit di attenzione e la perdita della capacità di prendere decisioni, oltre ad aumentare gli stati di stress, ansia e depressione. Gli esseri umani sono ‘animali circadiani‘ programmati per cicli sonno-veglia della durata di 24 ore. Dormire per poche ore è un assalto fisiologico al nostro corpo e, in particolare, al cervello. Se dormire poco è una tua scelta, sappi che questo altera lo schema neuro-ormonale che può causare:

  1. problemi emotivi;
  2. difficoltà nell’acquisizione di nuove conoscenze;
  3. problemi nell’archiviazione di nuove informazioni;
  4. aumento del nervosismo e dell’ansia.

Pensare che dormire sia una perdita di tempo è sbagliato perché ha conseguenze sulla salute. La sonnolenza e la perdita di concentrazione sono evidenti il ​​giorno successivo, mentre altri problemi potrebbero sorgere nel lungo termine, come un aumento del rischio di cancro, malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi neurodegenerativi e disturbi metabolici. Dormire poco, infatti, fa aumentare anche l’appetito, con evidenti conseguenze sul tuo peso. La mancanza di sonno porta a fare spuntini e a bere bevande zuccherate o contenenti caffeina.

Un’altra questione importante è se questi effetti negativi sulla salute si verificano anche quando ci si sveglia molto presto. Studi dimostrano che alzarsi troppo presto non provoca necessariamente alterazioni, purché il sonno sia stato sufficientemente ristoratore.

Ricorda che è molto importante completare cinque o sei cicli di sonno ogni notte (un ciclo di sonno dura in media 90 minuti).

 Tu pensi di dormire abbastanza per essere produttivo/a?

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Citazione estiva n. 3

Non dire mai che i sogni sono inutili,

perché inutile è la vita di chi non sa sognare

Jim Morrison

Jim Morrison, poeta prestato alla musica, leader carismatico dei Doors, ha incarnato la sua epoca alla perfezione facendosi portavoce di una generazione “maledetta”, di una generazione che aveva trovato finalmente il coraggio di uscire dagli schemi e dal conformismo imperante in tutta la societá occidentale. Probabilmente il suo unico limite fu il narcismo che lo portó all’autodistruzione. Anche lui fu vittima della cosidetta maledizione “J”, come Jimi Hendrix e Janis Joplin.

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Perché dovresti accettare le tue insicurezze

“Tutto quello che ho ottenuto nella vita è stato grazie alla fortuna”. “I miei colleghi di lavoro sono più bravi di me”. “Non credo alle mie orecchie quando sento i colleghi che mi fanno dei complimenti per il lavoro ben fatto.”

Ti suona familiare? Se pensi che tutto quello che ti capita sia dovuto al caso, alla fortuna o al destino, probabilmente sei una persona con locus esterno e non hai molto controllo sulla tua vita.

Le tue insicurezze possono fare parte della sfera personale o professionale, oppure di tutte e due. Potresti ritenerti incapace di gestire un progetto (ricorda che dagli insuccessi nascono le migliori idee) o di non essere all’altezza di una determinata persona che ti piace (ma gli hai mai parlato?).

L’insicurezza non si manifesta sempre con la stessa intensità: va da una sensazione sgradevole a una vera e propria paralisi, per esempio quando devi fare una presentazione di fronte a un pubblico vasto o quando non hai il coraggio di parlare con una persona che ti attira.

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Tuttavia, l’insicurezza può diventare tua alleata se sai volgerla a tuo favore. Il primo passo è riconoscere che sei insicuro/a. Poi, cerca di pensare obiettivamente ai tuoi successi, grandi o piccoli. Grazie alla tua volontà di cambiamento, sei sicuramente riuscito/a realizzare qualcosa proprio perché ne hai le capacitá.

Lamentarsi costantemente, guardare ai successi degli altri, pensare continuamente che sei sfortunato/a, di sicuro non ti aiuta. Forse non riuscirai a superare tutti gli aspetti della tua insicurezza, ma potresti cambiare atteggiamento. Prova a pensare che ce la puoi fare, prendi il coraggio tra le mani e lanciati!

Accettarsi per quello che si è con tutti i nostri punti di forza e tutte le nostre debolezze, anche se non ci piacciono, ci aiuta nel cammino verso la serenità.

Sei pronta/o per sfidare le tue insicurezze?

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Come individuare una personalitá narcisista

Quali sono le caratteristiche principali di una persona narcisista? Nel linguaggio corrente, si identifica il narcismo con la persona che fa di sé stesso/a, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro esclusivo e preminente del proprio interesse e l’oggetto di una compiaciuta ammirazione, mentre resta più o meno indifferente agli altri, di cui ignora o disprezza il valore e le opere.

I narcisisti sono persone che si credono uniche, superiori agli altri e padroni di un’esistenza meravigliosa che nessuno può immaginare. Di conseguenza possono essere arroganti e prepotenti. Hanno bisogno di costante ammirazione e vogliono essere sempre i migliori diventando così estremamente competitivi. Secondo il loro modo di vedere, sono gli unici a conseguire successi nella vita.

Pensano anche che le loro esperienze siano più preziose di quelle degli altri e sentono di dover dare l’esempio a coloro che li circondano. Non lo fanno per dare consigli ma per essere al centro dell’attenzione. Questo fa sì che le loro relazioni sociali si deteriorino e hanno bisogno di nuovi contatti per sentirsi nuovamente ammirati, anche se, nel tempo, le persone tendono ad allontanarsi da loro.

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Il mondo dei narcisisti è limitato a ciò che pensano e fanno, nella loro mente si trova solo l’eco di quello che pensano. Non ascoltano gli altri perché non si preoccupano di nulla. La loro necessitá di ammirazione li porta a credere che tutto nella loro vita sia eccezionale e meraviglioso, che non ci siano eventi normali e che la loro esistenza sia costellata di fama e successi.

Tuttavia, l’invidia prevale nelle loro relazioni personali e sociali, sia per i successi degli altri sia per quella che credono gli altri abbiano verso i loro successi. La cautela è la norma se un narcisista si avvicina a te, perché vuole eccellere ed essere il/la primo/a della classe e quindi non esiterá a schiacciarti.

Sono le peggiori conoscenze che si possano avere perché la loro mancanza di empatia li rende incapaci di aiutare gli altri. Vivono in una realtà parallela, in un mondo di fantasia in cui vogliono esercitare potere sugli altri. Hanno un’unica meta: raggiungere il successo a tutti i costi. 

Sono dotati di una fervida immaginazione che li porta a mentire spesso per raccontare cose strabilianti che hanno fatto ma non si possono verificare. Ricorda che il fallimento non appartiene al loro orizzonte di vita.

I narcisisti sentono il bisogno di nascondere i loro difetti e trasformano la loro insicurezza in una falsa sicurezza il cui obiettivo è non essere danneggiati. Per non mostrare la loro vulnerabilità parlano in modo eccessivo, cambiano discorso per poter spostare l’attenzione su di loro e tendono a sminuire gli altri per sottolinearne i difetti. Sono anche maniaci del controllo e cercano con tutti i mezzi di portare ogni situazione sul loro terreno, dove si sentono sicuri. Se sono manager, adoterranno sicuramente lo stile micromanagement.

Devono provare costantemente euforia per attutire il disagio, perché la persona narcisista non può permettere che nella sua vita ci sia dolore. Un modo comune per evitare il dolore o la frustrazione è la dipendenza, che si tratti di acquisti compulsivi, alcol, droghe, sport, sesso o gioco d’azzardo.

Un’altra caratteristica dei narcisisti è che tendono a trarre vantaggio dagli altri. Ad esempio, si affiancheranno a persone ben posizionate per guadagnare la loro fiducia. Usano le persone che li aiutano a crescere e si appropriano dei successi degli altri per avanzare in carriera o nella scala sociale.

I narcisisti padroneggiano la sottile arte della manipolazione. Sono sempre all’erta, pronti a reindirizzare chi cerca di dire o fare qualcosa che non gli piace, o che non gli permette di manifestare la propria grandezza e potere davanti agli altri.

Se dopo aver letto questo articolo pensi di essere narcisista, non preoccuparti perché un vero narcisista non si identificherebbe mai con questi tratti. Per la persona narcisista, le aspirazioni non sono mai eccessive. Se sono al centro dell’attenzione è perché, secondo il loro punto di vista, se lo meritano. Per queste persone è ridicolo cercare di identificarsi in un qualsiasi profilo. Il narcisista è unico, non c’è nessun’altro che possa competere con lui o lei.

Hai mai avuto a che fare con un narcisista?

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Come progredire verso il tuo obiettivo

Verso la fine del XIX secolo, un gruppo di economisti dell’Università di Losanna in Svizzera studiano le diseguaglianze sociali in Europa. Analizzando i dati fiscali di diversi paesi europei scoprono che in ciascun paese circa il 20% della popolazione possiede l’80% della ricchezza.

Questa scoperta fu un vero trampolino di lancio per la carriera di un’economista, Vilfredo Pareto, che ha dato il nome a un principio, il principio di Pareto appunto, conosciuta anche come la legge dell’20-80.

Alcuni esempi dell’applicazione di questa legge:

  • per ottimizzare la produzione alcune industrie in Giappone si focalizzano sul 20% delle cause che generano l’80% dei problemi di produzione;
  • i servizi clientela della maggior parte delle imprese si concentrano sul 20% dei clienti che generano l’80% del fatturato;
  • i professionisti delle finanze sono d’accordo nel dire che il 20% dei loro investimenti rappresentano l’80% dei guadagni.

Cosa ci fa capire questa legge? Il messaggio della legge di Pareto è che ci si deve concentrare sul 20% delle cose che ci porta all’80% dei risultati.

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In pratica, ci si deve concentrare sulle azioni ad alto valore aggiunto perché sono quelle che ci fanno avanzare.

Questa legge è molto importante perché ha a che fare con una risorsa preziosa: il tempo.

Per evitare di bloccarci su un obiettivo e piano piano perderlo di vista, sarebbe veramente importante utilizzare questa prospettiva (20-80).

Ma come fare ad individuare quali sono le cose essenziali al nostro obiettivo? E come scegliere le azioni a forte valore aggiunto?

Cerca di rispondere a queste due domande per ciascuna azione che hai previsto ma che esiti a realizzare:

  1. questa azione è vitale per farmi avanzare verso il mio obiettivo?
  2. sono l’unico/a a poter fare questa azione?

La prima domanda ti permette di separare le azioni essenziali da quelle che possono aspettare.

La seconda ti permette di individuare quali sono le azioni che altri possono fare al tuo posto e che, quindi, puoi delegare.

Una volta fatto questo, avrai scoperto il 20% delle azioni che devi portare avanti per raggiungere il tuo obiettivo.

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Ora potresti fare una stima del tempo necessario per ciascuna azione ma non è il metodo migliore, perché finiresti per metterlo nella tua “to-do-list” e potresti continuare a spostare l’ordine di priorità. Quindi, alla fine avresti perso del tempo.

 Ancora una volta devi farti delle domande:

  1. Quali problemi ti impediscono di raggiungere davvero con i tuoi obiettivi?
  2. Cosa devi fare per risolvere questi problemi?
  3. Quali sono gli elementi che ti permettono di capire se i problemi sono stati risolti?

Sarai sorpreso/a di vedere come funzionano bene queste domande. Vedrai che presto diventeranno un’abitudine, te le porrai tutte le volte che ti senti bloccato/a con qualcosa, perché la regola del 20-80 ti permette di concentrarti sulle azioni che hanno un impatto visibile e diretto.

Pensi che la legge di Pareto sia utile per raggiungere i tuoi obiettivi?

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Cosa ho imparato da Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci è stato il genio più creativo della storia. Certo dire che io ho imparato delle cose da Leonardo è forse un po’ azzardato, perché in effetti Leonardo è l’incarnazione stessa del genio.

Come sappiamo, Leonardo ha vissuto in un’epoca particolare per l’umanità, il Rinascimento, quando la letteratura, la filosofia, le scienze e le belle arti hanno conosciuto uno splendore senza precedenti. L’Italia era in pieno slancio economico e Firenze era diventata la capitale dell’arte.

Leonardo nasce non lontano da Firenze, a Vinci nel 1452. A Firenze impara la pittura, la scultura, l’architettura, la musica, la natura, la scienza, la geografia, la poesia e chi più ne ha più ne metta, perché Leonardo non si è fatto mancare nulla. Del resto abbiamo detto che è un genio, no?

Vediamo alcuni dei suoi principali capolavori:

  1. L’ultima cena, dipinto mitico di difficile conservazione perché Leonardo utilizzò una tecnica di sua invenzione che però nel tempo si rivelò poco adatta.
  2. L’uomo vitruviano, il famoso disegno che illustra le proporzioni del corpo umano.
  3. La Gioconda, ovvero la Monna Lisa, una delle opere più famose e viste al mondo.
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Altre opere sono meno famose ma non meno importanti:

  1. Il Codice Atlantico, che raggruppa la più ampia collezione di scritti e disegni di Leonardo.
  2. Le sue invenzioni futuriste come l’elicottero, l’aereo e il sottomarino.
  3. L’immensa statua raffigurante un cavallo: 70 tonnellate di bronzo e 7 metri d’altezza.

Cosa spingeva Leonardo a fare queste opere, così diverse tra loro? Io penso che sia stato mosso principalmente dalla curiosità di sperimentare e scoprire nuovi orizzonti. Adorava creare e fare delle cose con le sue mani. Amava sognare, progettare, costruire e mettere gambe alle sue idee.

Occuparsi di tutti i suoi progetti, uno dopo l’altro e a volte anche in parallelo, rappresentava per Leonardo lo scopo della sua vita.

La lezione che Leonardo mi ha insegnato è che nella vita bisogna provare, sbagliare e ricominciare per andare avanti. Non importa quante difficoltà incontri. Sicuramente Leonardo è dovuto passare attraverso una serie di sconfitte per arrivare dove é arrivato, ma con determinazione e impegno si é guadagnato il titolo di genio di tutti i tempi. Non ci si dimentica delle sconfitte, ma per potere progredire bisogna imparare da esse.

Quali lezioni hai imparato nella tua vita?

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Nel 2020 proviamo a farci del bene

Basta con le risoluzioni che si trasformano velocemente in costrizioni o in un nulla di fatto!

Per evitare che le cattive abitudini si ripresentino, cerchiamo di non fissare degli obiettivi troppo ambiziosi. Consideriamo piuttosto le risoluzioni come una sfida positiva per rendere la nostra vita più gradevole. E’ inutile pretendere di cambiare dall’oggi al domani. Stabiliamo un ordine di priorità tra le risoluzioni che ci stanno più a cuore.

Cominciamo con delle cose semplici, per esempio selezionare gli abiti che non metti più (lo sai che secondo il Feng shui, gli abiti che non si indossano da almeno due anni dovrebbero essere dati via?). Poi, potremmo cercare di sostituire una cattiva abitudine con una buona, come ad esempio, bere più tè verde e meno caffè. Cerchiamo comunque di essere gentili con noi stessi e con il nostro corpo e concediamoci delle pause di tanto in tanto. Lo scopo non é di provocarci dello stress in più ma di farci del bene.

Buon 2020!

Come definisci il successo?

Un mio follower mi ha fatto notare che in un mio articolo precedente “Stai lontano dai granchi, ovvero stai alla larga dalle persone negative” faccio riferimento al successo, senza spiegare cosa intendo. Questo potrebbe dare adito a malintesi e far sentire a disagio alcuni lettori.

La maggior parte di noi, infatti, pensa che il successo sia avere tanti soldi, una bella macchina, una casa grande in una zona prestigiosa, un compagno o una compagna di vita super belli, simpatici e ricchi. Di solito le persone di successo sono anche famose, magari vanno in televisione, possono essere attori, grandi sportivi o imprenditori.

Tutte queste sono idee che ci vengono inculcate dai vari media, la televisione per prima che, con le sue pubblicità e le sue trasmissioni, ci fa vedere mondi irreali suscitando nello stesso tempo il desiderio di avere tutte quelle cose che, almeno in apparenza, cambierebbero la nostra vita e ci trasformerebbero in persone di successo.

Per me, invece, il successo é realizzare i tuoi sogni e vivere secondo i tuoi valori.

Sotto questo punto di vista, io mi ritengo una persona di successo, perché ho realizzato tante cose (e tante ne voglio ancora realizzare) che volevo fare fin dalla mia adolescenza e che corrispondo ai miei valori. Per esempio, per quanto riguarda la famiglia: mi sono sposata e sono ancora sposata dopo quasi 25 anni, ho un figlio; il lavoro: contribuisco alla costruzione di un Europa sempre più unita; la cultura: ho viaggiato tanto, voglio ancora viaggiare tanto, ho studiato tanto e voglio ancora studiare tanto per conoscere e capire meglio il mondo in cui vivo e le persone che mi circondano.

Tutte le cose che ho realizzato non mi hanno portato a vivere come in una pubblicità ma vivo una vita piacevole, divertente e serena. Ovviamente ho i miei alti e bassi e le mie difficoltà come tutti. Questo però non cambia la mia idea di essere una persona di successo. Ho fatto le cose in cui credevo e in cui credo ancora. Sono andata avanti nonostante le difficoltà. Questo é il successo: la capacità di andare avanti, sempre, nonostante tutto. Questa é anche resilienza. Pensa a un bambino, quando impara a camminare. Cade e si rialza, di sicuro non pensa che non sarà mai in grado di camminare perché cade! Continua a cadere e a rialzarsi, perché l’obiettivo finale é troppo importante. Magari qualche volta si fa male e piange, ma non si da per vinto, vuole imparare a camminare. E quando ci riesce, ecco il suo successo!

Qual é il tuo sogno? Quali sono i tuoi valori? Cosa non potresti perdonarti di non avere fatto durante la tua vita? A cosa rinunceresti per realizzare il tuo sogno? A cosa invece non rinunceresti mai? Cosa ti riempie la vita? Senza cosa la tua vita non avrebbe senso? Scrivimi!

Stai lontano dai granchi, ovvero stai alla larga dalle persone negative

Se metti un granchio in un secchiello, può scappare, ma se metti insieme un gruppo di granchi nel secchiello, nessuno di loro potrà fuggire, perché non appena uno inizierà la sua scalata, un altro lo raggiungerà, lo afferrerà e lo tirerà verso basso!  

Ecco perché non dovresti mai frequentare dei granchi all’interno di uno stesso secchiello. Per cambiare la tua vita dovresti creare intorno a te una cerchia di persone positive, delle persone che credono in te, nelle tue capacità.

Alcune persone sono come quei granchi. Ti spingono verso il basso, mentre altre ti tirano su.

Prova a passare più tempo con persone di successo e che tengono a te. Le persone che ti danno ottimi consigli sono coloro che ti tirano su, che ti motivano a fare delle cose nuove, o a rivedere alcune tue dinamiche e comportamenti. 

Non frequentare i granchi, quelli che cercano di tirarti verso il basso, che si lamentano sempre ma non fanno nulla per cambiare le cose. Anzi, magari cerca tu di tirarli verso l’alto!

Dopo aver passato più tempo con persone di successo, imparerai
molto e diventerai come loro. Sono contagiose!

Stando alla larga dai granchi, proteggi la tua realtà.