Finestre

Le finestre sono soglie per la mente umana. 

Le finestre sono soglie per la mente umana perché spesso sono una risorsa indispensabile per ogni sognatore. Oppure per quella persona che ha bisogno di riposare dopo una giornata di stress e appoggia la testa contro il finestrino ghiacciato di un vetro di una carrozza di un treno.

È in questo momento che lo sguardo si rilassa e la nostra immaginazione inizia a correre. E’ in questo momento che iniziamo a sognare ad occhi aperti e il nostro cervello trova finalmente sollievo, libertà, e benessere.

Guardare fuori dalla finestra, lasciare lo sguardo sospeso oltre una lastra di vetro non è sinonimo di perdita di tempo.  A volte, chi guarda oltre questa soglia non cerca di vedere il mondo esterno. Vuole semplicemente attraversare le sue frontiere per navigare attraverso le onde dell’introspezione e raggiungere mondi interiori alla ricerca di nuove possibilità.

In realtà, ci sono pochi esercizi mentali che possono essere più utili di questo.

Guardare attraverso una finestra permette di sognare ad occhi aperti.

Esperti psicologi nel mondo della creatività come Scott Barry Kaufman e Jerome L. Singer, spiegano che oggi, sognare ad occhi aperti è considerato quasi uno stigma. Chi sceglie di guardare fuori dalla finestra per mezz’ora invece di continuare a lavorare sul suo computer non è altro che un pigro.

In effetti, uno studio condotto da questi psicologi dimostra che l’80% dei leader aziendali ritiene che la creatività possa essere migliorata dal lavoro e dall’attività continua. Così, la persona che sta lavorando ma a un certo punto va a prendere un caffè davanti a una finestra, viene considerata una persona che non sopporta la stress, e potrebbe addirittura essere improduttiva.

Oggi continuiamo ad associare il movimento alla produttivitá e la passività alla pigrizia. E’ necessario cambiare questo punto di vista, dobbiamo cambiare queste idee vecchie e arrugginite. Sognare ad occhi aperti è l’arte di ricercare le meraviglie nascoste nel nostro cervello. 

Se sogni ad occhi aperti, stai allenando la tua mente e stai sviluppando la tua introspezione, la tua curiosità, e la tua immaginazione.

Come direbbe un amico che scrive su Wise and Shine “Dare to Dream”.

Tu sogni ad occhi aperti?

Il Buddha d’oro

Ho trovato questa bellissima storia su una statua di Buddha, che trovo molto istruttiva. Leggila anche tu!

La statua del Buddha di fango raggiungeva quasi tre metri di altezza. Per generazioni era stata considerata sacra dagli abitanti del luogo. Un giorno, a causa dell’ampliamento della città, gli abitanti decisero di spostarla in un posto più appropriato.

Questa delicata operazione fu affidata ad un monaco molto stimato per il suo lavoro, il quale, dopo un’attenta pianificazione, iniziò lo spostamento. La fortuna non fu dalla sua parte e, nello spostare la statua, questa scivolò e cadde, rompendosi in diverse parti.

Contriti, il monaco ed i suoi collaboratori decisero di passare la notte meditando sulle possibili alternative. Le ore passavano inesorabili e nessuna soluzione si profilava all’orizzonte. Il monaco, peró, non disperava ed era sicuro di trovare una via d’uscita.

Improvvisamente, osservando la scultura infranta, notò che la luce della sua candela si rifletteva attraverso le fessure della statua. Pensava che fossero gocce di pioggia, perché nel pomeriggio aveva piovuto. Si avvicinò alla crepa e notò che sotto il fango c’era qualcosa, ma non era sicuro di cosa fosse.

Si consultò con gli altri e decisero di affrontare un rischio che sembrava una pazzia: martelli alla mano, cominciarono a rompere il fango. Man mano che il fango cadeva si scopriva la statua di un Buddha d’oro massiccio di quasi tre metri di altezza.

Per secoli questo bellissimo tesoro era stato coperto dal fango. I monaci fecero delle ricerche e trovarono le prove che dimostravano che, ad un certo momento della sua storia, il villaggio stava per essere aggredito dai banditi. Gli abitanti, per proteggere il loro tesoro, la statua del Buddha, l’avevano ricoperta di fango affinché sembrasse comune e ordinaria. Il popolo fu cosí aggredito e saccheggiato, ma il Buddha fu ignorato dai banditi.

Successivamente, gli abitanti del villaggio pensarono che fosse meglio continuare a tenerlo nascosto sotto il fango.

Con il tempo, la gente cominciò a pensare che il Buddha d’oro fosse una leggenda o un’invenzione dei vecchi, fino a quando tutti se ne dimenticarono.

La morale che ne traggo é che noi tutti abbiamo un involucro che nasconde i nostri tesori, come la capacità di dare, di condividere, di ringraziare, di ridere, di perdonare, di sognare in grande, di passare al di sopra delle piccole cose e di valutare ciò che è davvero importante in noi stessi e negli altri.

Impara a togliere il fango e ti renderai conto che anche tu sei un tesoro circondato da tante ricchezze.

Come interpreti questa storia? Sei d’accordo con me?

red and black wooden chest on white sand
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Cosa ho imparato da Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci è stato il genio più creativo della storia. Certo dire che io ho imparato delle cose da Leonardo è forse un po’ azzardato, perché in effetti Leonardo è l’incarnazione stessa del genio.

Come sappiamo, Leonardo ha vissuto in un’epoca particolare per l’umanità, il Rinascimento, quando la letteratura, la filosofia, le scienze e le belle arti hanno conosciuto uno splendore senza precedenti. L’Italia era in pieno slancio economico e Firenze era diventata la capitale dell’arte.

Leonardo nasce non lontano da Firenze, a Vinci nel 1452. A Firenze impara la pittura, la scultura, l’architettura, la musica, la natura, la scienza, la geografia, la poesia e chi più ne ha più ne metta, perché Leonardo non si è fatto mancare nulla. Del resto abbiamo detto che è un genio, no?

Vediamo alcuni dei suoi principali capolavori:

  1. L’ultima cena, dipinto mitico di difficile conservazione perché Leonardo utilizzò una tecnica di sua invenzione che però nel tempo si rivelò poco adatta.
  2. L’uomo vitruviano, il famoso disegno che illustra le proporzioni del corpo umano.
  3. La Gioconda, ovvero la Monna Lisa, una delle opere più famose e viste al mondo.
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Altre opere sono meno famose ma non meno importanti:

  1. Il Codice Atlantico, che raggruppa la più ampia collezione di scritti e disegni di Leonardo.
  2. Le sue invenzioni futuriste come l’elicottero, l’aereo e il sottomarino.
  3. L’immensa statua raffigurante un cavallo: 70 tonnellate di bronzo e 7 metri d’altezza.

Cosa spingeva Leonardo a fare queste opere, così diverse tra loro? Io penso che sia stato mosso principalmente dalla curiosità di sperimentare e scoprire nuovi orizzonti. Adorava creare e fare delle cose con le sue mani. Amava sognare, progettare, costruire e mettere gambe alle sue idee.

Occuparsi di tutti i suoi progetti, uno dopo l’altro e a volte anche in parallelo, rappresentava per Leonardo lo scopo della sua vita.

La lezione che Leonardo mi ha insegnato è che nella vita bisogna provare, sbagliare e ricominciare per andare avanti. Non importa quante difficoltà incontri. Sicuramente Leonardo è dovuto passare attraverso una serie di sconfitte per arrivare dove é arrivato, ma con determinazione e impegno si é guadagnato il titolo di genio di tutti i tempi. Non ci si dimentica delle sconfitte, ma per potere progredire bisogna imparare da esse.

Quali lezioni hai imparato nella tua vita?

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