Come e perché devi imparare a trattarti meglio

L’educazione che abbiamo ricevuto ci ha insegnato che dobbiamo trattare bene gli altri. Ma perché solo gli altri e non noi stessi?

Ti capita per esempio di essere il peggior critico di te stesso/a? A volte, ti insulti per qualcosa che hai fatto male o volevi fare meglio? Mangi male, dormi poco, abusi di sostanze dannose (alcol, tabacco)? Oppure sei semplicemente preoccupato/a di compiacere gli altri? Sappi che non sei solo/a. Si tratta di un problema abbastanza diffuso e normale fino ad un certo punto. Per questo sarebbe utile fare attenzione ad alcuni dettagli quotidiani per imparare a trattarti meglio.

Come dicevo prima, non ci è stato insegnato che dobbiamo trattarci bene. Abbiamo messo da parte l’attenzione verso il nostro benessere. Quante volte i tuoi genitori ti hanno detto di trattare bene gli altri o di fare delle cose per gli altri? Quante volte invece ti hanno detto che devi occuparti anche di te stesso/a

La maniera con cui tratti te stesso/a è una sorta di estensione di ciò che ti è stato insegnato dai tuoi genitori e da altre figure di riferimento nella tua vita, come gli insegnanti.

Per una persona molto giovane questo può sembrare esagerato, poiché oggi nelle scuole vengono insegnati alcuni principi fondamentali dell’autostima. Ci sono poi genitori che cercano di instillare l’attenzione verso il proprio benessere ai loro figli.

Tuttavia, per una persona adulta o anziana, trattarsi bene ed essere veramente rispettosi di sé stessi non è sempre qualcosa di evidente. In passato non era così facile trovare qualcuno che potesse aiutarti a coltivare un certo amor proprio senza passare per egoista.

Infatti è proprio questa la base: l’amor proprio, da non confondere con il narcisismo o l’egocentrismo. Per comprendere meglio questo concetto, possiamo prima immaginare cosa facciamo quando amiamo davvero qualcuno: cerchiamo la sua felicità, lo aiutiamo, cerchiamo di farlo sentire bene e lo accettiamo così com’è, con tutte le sue imperfezioni e qualità. Trattare bene te stesso/a significa infatti accettarti per quello che sei.

Diventare gentile verso te stesso/a significa innanzitutto essere comprensivi con te stesso/a, specialmente di fronte ai tuoi fallimenti ed errori.

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Questo atteggiamento può essere un grande alleato. Puoi sfidarti in modo sano, tenendo conto delle tue possibilità e dei tuoi desideri e non dei desideri che gli altri hanno per te.

Il linguaggio che usi è molto importante per trattarti bene. È comune, e in una certa misura normale, che in alcune occasioni parli “male” a te stesso/a, lo fai inconsciamente. Non puoi parlare sempre in modo amorevole a te stesso/a, poiché potresti entrare in una positività tossica, cioè quando un atteggiamento positivo viene utilizzato per mascherare le emozioni negative, in pratica far finta che tutto vada bene anche quando non è vero.

Tuttavia, non devi usare parole offensive verso te stesso/a. Nessuno insulta chi ama veramente e tratta bene, giusto? Se parli o pensi male spesso di alcuni tuoi aspetti personali (fisici o mentali), finirai per crederci davvero.

Prenderti cura di te stesso/a è essenziale. Ciò implica lo sviluppo di uno stile di vita più sano. Dormire e riposare abbastanza ore, ad esempio, così come mangiare bene in base al nostro peso, età e stile di vita, non abusare di alcol o tabacco, sono tutti modi per prenderti cura di te stesso/a. Prenderti del tempo per rilassarti, riconnetterti con ciò che ti piace davvero fare, mantenere i tuoi hobby, seguire le tue passioni e interagire con le persone che ti portano qualcosa di positivo nella tua vita significa che ti stai rispettando.

Tu come tratti te stesso/a?

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Come rilassarti in 10 passi: crea spazio dentro di te

Creare spazio dentro di te è un esercizio per diventare cosciente di quello che ti sta succedendo e mettere distanza tra te e le tue preoccupazioni. Questo ti può aiutare a rilassarti un po’ e a sviluppare buone basi prima di iniziare a fare qualcosa di diverso.

Questo esercizio è semplice ma efficace, devi solo seguire queste istruzioni:

  1. Siediti in un posto confortevole e metti via, meglio ancora spegni il cellulare e ogni dispositivo che potrebbe distarti. Se vivi con qualcuno, digli che hai bisogno di stare un po’ di tempo da sola e in silenzio per fare questo esercizio.
  2. Cerca di essere una buona compagna di te stessa. Abbracciati, accogli te stessa come se accogliessi una cara amica che non vedi da tanto tempo.
  3. Se vuoi, chiudi gli occhi per un attimo e concentrati sul tuo respiro. Osserva la tua pancia che va su e giù mentre respiri e non cercare di cambiare questo ritmo, respira come sempre.
  4. Sposta l’attenzione al tuo corpo, cominciando dai piedi, salendo verso le gambe, poi concentrandoti sulle braccia e sulle mani. Cerca di sentire il contatto con la superficie sulla quale sei seduta. Non dimenticare di percorrere anche il tuo viso, in tutte le sue componenti. Dopo, sposta l’attenzione sulla parte centrale del tuo corpo, senti la gola, lo stomaco, la pancia. Resta qui per un po’ di tempo e cerca di rilassarti.
  5. Chiediti una di queste domande: “Come mi sento ora” oppure “Come sta andando la mia vita” o anche “Quali sono le principali preoccupazioni della mia vita ora?”
  6. Osserva i pensieri che arrivano nella tua mente e le sensazioni che ti manda il tuo corpo, senza giudicare. Non approfondire niente per adesso. Riconosci solamente quello che arriva quando arriva. Semplicemente, puoi dire “Sì, questo è quello che sento, lo sento ora”. Ricordati di non giudicare, prendi quello che arriva così com’é.
  7. Scrivi su un pezzo di carta alcune parole sugli argomenti che sono arrivati alla tua attenzione. Prenditi tutto il tempo che ti serve.
  8. Poi metti via queste cose, letteralmente. Metti i fogli lontano da te, alla distanza che senti adatta. Continua a fare così fino a quando non hai scritto tutte le cose che sono affiorate e non hai trovato la giusta distanza per ognuna di esse. La distanza può essere vicina o lontana, a seconda di quello che ti suggerisce la tua intuizione. Cambia posto fintanto che non trovi quello giusto.
  9. Osserva le tue sensazioni dopo che hai disposto i tuoi foglietti lontano (o vicino) da te. Cerca di capire se ora hai creato dentro di te uno spazio vuoto.
  10. Adesso, se ti va, puoi scrivere una parola, una frase o un’immagine che ti aiuti a catturare l’esperienza che hai appena concluso. Prenditi del tempo per rilassarti.

Sei pronta ora a concentrarti su cose diverse? Se non sei ancora pronta, prosegui con questo esercizio.

Fammi sapere se sei riuscita a creare questo spazio!