Consigli pratici per ridurre l’ansia

Ansia. Se avesse una personalità, sembrerebbe quell’amico che insiste a fare karaoke con “It’s the End of the World as We Know It,” stonato e non invitato. Ma c’è un punto importante in quest’immagine: l’ansia, anche se a volte fastidiosa, è come un amico che cerca di aiutare, anche se in modo goffo. È un segnale, non un nemico. Ascoltarla, invece di respingerla, può trasformarla da conoscente scomodo a compagno utile.

Ridefinisci l’ansia

A volte l’ansia sembra un crampo mentale che non passa, uno spasmo cerebrale che non ti lascia andare. Ma prova a riformulare questa sensazione: anziché vederla come un ostacolo, pensala come energia, una molla pronta a scattare. Non sei stressato, sei carico. Sei pronto per affrontare ciò che viene. Cambiare prospettiva è come dare al cervello il permesso di trasformare l’energia nervosa in azione, trasformando la tensione in prontezza.

Pianifica la tua giornata

Per molti di noi l’ansia deriva dall’incertezza che li accompagna. Prendere il controllo di ciò che ti aspetta può aiutare molto. Prova a fare una lista delle cose che vuoi realizzare oggi. Un elenco ben fatto può alleviare quella sensazione opprimente di sopraffazione. Pianificare rende chiaro ciò che è vago e, nella maggior parte dei casi, lo rende gestibile. Con una lista chiara, le preoccupazioni spesso si ridimensionano e scompaiono sullo sfondo.

Mira all’eccellenza, non alla perfezione

Il perfezionismo è uno dei partner preferito dell’ansia. Ti senti immobilizzato perché ti fissi su ogni piccolo dettaglio da sistemare. Vale la pena ricordare le parole dello scrittore Terry Rossio: “Il mio modo imperfetto di portare a termine le cose è meglio del tuo modo perfetto di non farle.” Quando ti concedi di puntare all’eccellenza anziché alla perfezione, stai aprendo una porta per far uscire lo stress.

Se preoccuparsi fosse una gara olimpica, probabilmente avrei più medaglie d’oro di Michael Phelps. Ecco un consiglio utile per ridurre l’ansia: connettiti con le persone che ami. In psicologia si chiama “social buffering,” e solo il sapere che ci sono persone che si prendono cura di noi riduce lo stress connesso all’ansia.

Gestire l’ansia mattutina

Se ti svegli ansioso, non sei solo. Esploriamo alcune cause comuni dell’ansia mattutina e come ridurla.

Sonno agitato
Una notte di sonno agitato spesso segue una giornata passata a rimuginare su preoccupazioni che tengono svegli. Ti suona familiare? Prova alcune tecniche di grounding per liberare la mente:

  • Ascoltare musica rilassante.
  • Tenere gli occhi aperti e osservare i dettagli intorno a te.
  • Piantare saldamente i piedi per terra, sentendo la sua stabilità.
  • Concentrarti su una conversazione neutra o sulla voce di qualcuno.

Troppa caffeina

Sebbene la caffeina possa essere un amico in piccole dosi, non lo è se l’obiettivo è rilassarsi. E la caffeina non si trova solo nel caffè; puoi trovarla in bibite dietetiche, cioccolato, tisane e persino in alcuni antidolorifici. Un approccio consapevole può fare la differenza, soprattutto limitando l’assunzione di caffeina dopo le 15:00, cosa che io faccio da anni.

Preoccupazioni continue

A volte tendiamo a preoccuparci troppo, ripensando a situazioni passate che non possiamo cambiare o immaginando i peggiori scenari possibili. Chiediti:

Stabilisci le tue intenzioni per la giornata
Il mattino è il momento ideale per stabilire le intenzioni per la giornata. Pensare agli obiettivi in prospettiva aiuta a ordinare i pensieri. Inizia con le priorità e scrivi i compiti più semplici e gestibili. Man mano che li depenni, ti sentirai più leggero. Ricorda, una lista di “cose fatte” scritta nero su bianco può dare soddisfazione, ogni segno di spunta è una prova del tuo progresso.

Inizia un diario
Scrivere i pensieri è incredibilmente terapeutico, quasi come una conversazione curativa. Chiediti:

  • Cosa mi preoccupa in questo momento?
  • Ho dei problemi di lavoro o personali che occupano la mia mente?
  • Cosa mi rende felice oggi?

Il diario crea uno spazio sicuro per i tuoi pensieri, portando a intuizioni che spesso alleviano l’ansia. Questi piccoli passi possono fare una grande differenza nel ridurre l’ansia. Ti aiutano a riflettere e riconnetterti con le persone che ami. Sono tutti modi per imparare a vivere con un po’ meno ansia e molta più gioia.

Ti è piaciuto questo articolo? Sul mio blog ne puoi trovare molti altri, perché non ti iscrivi? Cosí non perderai nessun articolo!

Gestione del tempo: la matrice Eisenhower

Londra, febbraio 1944. Le sirene dei bombardamenti risuonano in tutta la città.

In una piccola stanza, però, tutto è calmo, estremamente calmo.

In questa stanza, Dwight Eisenhower sta preparando l’operazione “OverLord”, operazione d’importanza capitale.

Eisenhower è un generale importante dell’esercito americano. Le decisioni che prende avranno un impatto senza precedenti sulla sua vita, sulla sua carriera e sul mondo intero.

L’Europa sta subendo il nazismo da troppo tempo.

“OverLord” ha come obiettivo lo sbarco delle truppe alleate sulle coste della Normandia per liberare l’Europa dal nazismo di Hitler.

È un momento storico: si tratta del più grande sbarco di truppe militari. Sono in gioco le sorti dell’Europa e del mondo intero.

Lo stato maggiore di Eisenhower è pessimista. Il Re d’Inghilterra, Giorgio VI, gli scrive una lettera dicendogli che più il progetto avanza, più diventa spaventoso. La sua organizzazione non tiene.

Eisenhower è nella sua stanza calma a Londra e le bombe non smettono di cadere. Sembra che il peso del mondo intero sia sulle sue spalle.

Lavora sugli ultimi preparativi bevendo un thè. Ha fiducia nel suo piano. La Storia gli darà ragione qualche mese più tardi.

Eisenhower fa parte di quel gruppo di eroi di cui si parla poco, nonostante sia l’autore di uno dei più grandi successi militare della storia. Il 6 giugno 1944 ha salvato l’Europa dal nazi-fascismo.

Eisenhower è allo stesso tempo uno stratega brillante, un organizzatore senza pari e un uomo di stato carismatico. I suoi successi sono numerosi. Nel 1953 diventa il 34esimo Presidente degli Stati Uniti.

Durante il suo mandato, lancia diversi programmi di riforme, tra i quali la modernizzazione di tutte le infrastrutture stradali del suo paese.

Ci si ricorda di lui come di un uomo dall’organizzazione infallibile. Un uomo che non ha paura delle sfide, di qualsiasi portata esse siano.

Tra le lezioni che possiamo imparare da Eisenhower, c’è la gestione del tempo secondo la matrice che prende il suo nome, la matrice Eisenhower appunto.

“Ciò che è importante è raramente urgente e ciò che è urgente è raramente importante.”

Questa frase era una specie di mantra per Eisenhower. Analizzava tutte le sue azioni secondo questo principio. Perciò, ha costruito questa matrice, che ci insegna a fare delle scelte.

È molto semplice. Immagina 4 scatole su un tavolo (nell’immagine qui sotto sono state chiamate “quadranti”):

  1. una scatola contiene le cose urgenti e importanti;
  2. una scatola contiene le cose importanti ma non urgenti;
  3. una scatola contiene le cose urgenti ma poco importanti;
  4. una scatola contiene le cose non urgenti e non importanti.

Tieni presente che questa matrice ti può aiutare sia nella vita privata che in quella professionale.

Per tutte le cose che dobbiamo fare, occorre porci queste due domande:

  1. Quanto è urgente? Per quando devo assolutamente fare questa cosa?
  2. Che livello di importanza ha? Cosa succede se non la faccio?

Per esempio, ho un appuntamento medico che aspetto da molto tempo. È urgente? Sì, l’ho prenotato molto tempo fa e quindi ora è urgente.

È importante? Sì, perché devo capire che origine ha qual problema di salute che mi assilla da tempo.

Quindi colloco questa cosa nella scatola in alto a sinistra “urgente e importante” (quadrante I). Da fare.

Nella scatola in alto a destra (quadrante II) metto le attività che sono importanti ma non urgenti perché sono delle cose che posso fare più tardi. In questo momento non sono cruciali per raggiungere i miei obiettivi. Per esempio, voglio promuovere la mia attività sui social o tradurre il mio sito in inglese. Sono attivitá da pianificare.

Poi ci sono delle attività che sono urgenti ma non importanti (quadrante III). Ad esempio rispondere ad un mail che non mi riguarda direttamente, oppure partecipare a una riunione che ritengo superflua ma é importante che qualcuno del mio team sia presente. Questa attivitá la posso delegare.

Nella scatola in basso a destra (quadrante IV) metto invece tutto ciò che non è né urgente né importante. In effetti, per tutto quello che si trova dentro questa scatola, bisognerebbe chiedersi: posso eliminarlo?

Secondo Eisenhower, una scelta cosí drastica è difficile. Però, se dopo qualche settimana, le cose dentro questa scatola non sono state fatte, bisogna eliminarle.

Questa matrice è molto utile perché ci costringe a prendere le distanze e a interrogarci sulla nostra situazione.

Ecco 5 domande da porsi:

  1. Che cosa conta veramente per me / per il mio progetto?
  2. Che cosa mi piace di questa cosa / progetto?
  3. Che cosa rimando sempre a domani?
  4. Che cosa blocca la mia crescita / lo sviluppo del progetto?
  5. Che cosa devo smettere di fare subito per non perdere altro tempo?

E tu, hai mai usato la matrice Eisenhower?