Cosa significa davvero essere felici e perché dovresti accettare di essere infelice

Dopo aver letto tanto sulla felicità, ho scoperto che si deve anche imparare a gestire l’infelicità. Cosa significa davvero essere felici?

Alcuni ricercatori affermano che il significato della felicità risiede nel definire la propria qualità di vita e nel cercare continui modi per migliorarla. Altri ricercatori affermano che tutti noi abbiamo uno scopo sociale per il quale vivere, che ci rende felici e che è la nostra missione sulla terra.

Se tieni un diario, per esempio, sei in grado di valutare le attività che ti rendono felice e paragonarle con quelle che invece ti rendono triste. In questo modo puoi scegliere. Puoi anche paragonare le tue attività con quelle degli altri per vedere quello che rende felice gli altri e trarne ispirazione. Questo non significa che devi paragonarti agli altri: tu sei unico e molto spesso non conosci nemmeno tanto bene quelle persone.

Inoltre, non c’è un’unica ricetta per essere felici. Non tutti sono felici se praticano la meditazione o lo sport, per esempio. Ci sono tuttavia fattori che influenzano la nostra felicità: ottime relazioni interpersonali, un lavoro gratificante, un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, un partner fantastico e buona salute. Si possono incontrare comunque persone che non sono felici nonostante abbiano un buon lavoro e vadano d’accordo con il proprio partner.

D’altro lato, ci sono anche ricercatori che dicono che non è importante mirare alla felicità in quanto tale, ma si dovrebbe imparare ad essere infelici, accettando che nella vita ci possano essere momenti di infelicità.

Alcuni scienziati vedono con occhio critico la tendenza attuale ad essere sempre positivi. Evitare situazioni di stress, dolore, tristezza non è una soluzione. Non si può ignorare di essere infelici, bisogna accettare questo stato per quello che è. Puoi anche condividere le tue sensazioni e le tue emozioni con gli altri, ti aiuterà a creare e rafforzare le tue relazioni. Quando sei preoccupato e sai che qualcuno può ascoltarti, potresti sentirti meglio dopo aver condiviso il tuo stress e disagio.

Uno degli obiettivi della vita, non è vivere insieme? In effetti, le persone che fingono di essere sempre felici finiscono per essere sole, isolate e ovviamente infelici. Questo suona come un paradosso ma se provi ad accettare la tua infelicità come un momento della vita che scomparirà prima o poi, sarai più contento.

La cosa più importante è essere felici della propria vita, riconoscendo e accettando gli alti e bassi che ne fanno parte: c’est la vie.

Tu pensi di essere una persona felice?

Perché il legame uomo-animale é importante ma esagerare é un disturbo

L’importanza del legame uomo-animale nello sviluppo della regolazione delle emozioni, delle competenze sociali e della salute mentale nei bambini, negli adolescenti e negli adulti è riconosciuta da sempre.

Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali – Immanuel Kant

In questa celebre espressione può essere racchiuso il concetto dal quale si estrapola uno dei rapporti più belli esistenti, il legame che può crearsi tra due specie differenti: uomo e animale. La letteratura, il cinema, ma soprattutto fatti di vita quotidiana (spesso resi celebri), sono la prova tangibile del legame indissolubile che si può creare tra animale e uomo; un rapporto vero che nasce dalla fiducia e dal rispetto reciproco.

Ecco però una ricerca che può suscitare un dibattito tra i proprietari di pelosetti. Un attaccamento eccessivo a un animale domestico sarebbe un segno di un disturbo comportamentale.

Uno studio pubblicato sulla rivista BMC Psychiatry ci dice infatti che le persone molto attaccate al loro animale domestico hanno maggiori probabilità di soffrire di un disturbo comportamentale e più specificamente di disturbi dell’attaccamento.

Per giungere a questa conclusione – che rende immediatamente meno romantica la nostra connessione con i nostri animali – i ricercatori dell’Università del Saarland hanno condotto un sondaggio su 610 proprietari di cani, per lo più donne di età compresa tra 18 e 73 anni.

Ai partecipanti è stato chiesto di compilare vari questionari per valutare il loro stato di salute mentale e il tipo di connessioni che sviluppano in generale. Analizzando le risposte, gli scienziati hanno trovato un legame tra l’essere attaccati al proprio pelosetto e segni di disturbi mentali e disagio emotivo.

Una strategia compensativa

Lo studio va ancora oltre sottolineando che questo intenso legame con un animale domestico dimostra una mancanza di fiducia negli altri e una paura di essere rifiutati o non amati.

L’attaccamento al proprio animale domestico a quattro zampe sarebbe quindi una strategia di attaccamento per compensare la difficoltà di sentirsi vicino ad altri esseri umani. Una difficoltà probabilmente derivante dalla mancanza di sicurezza emotiva durante l’infanzia.

Io sono sicuramente attaccata al mio bellissimo gattone, non saprei dire peró se sono disturbata 🙂

Tu hai animali domestici? Ti senti attaccato a loro?

Perché accettare che non si puó essere sempre felici ti facilita la vita

Dopo aver letto tanto sulla felicità, ho scoperto che si deve anche imparare a gestire l’infelicità e che perció é importante accettare che non si puó essere sempre felici.

Cosa significa davvero essere felici? E’ veramente necessario avere sempre successo per essere felici?

Alcuni ricercatori affermano che il significato della felicità risiede nel definire la propria qualità di vita e nel cercare continui modi per migliorarla. Altri ricercatori affermano che tutti noi abbiamo uno scopo sociale per il quale vivere, che è la nostra missione sulla terra. Se tieni un diario, per esempio, sei in grado di valutare le attività che ti rendono felice e paragonarle con quelle che invece ti rendono triste. In questo modo puoi scegliere. Puoi anche paragonare le tue attività con quelle degli altri per vedere quello che rende felice gli altri e trarne ispirazione. Questo non significa che devi paragonarti agli altri: tu sei unico e molto spesso non conosci nemmeno tanto bene quelle persone.

Inoltre, non c’è un’unica ricetta per essere felici. Non tutti sono felici se praticano la meditazione o lo sport, per esempio. Ci sono tuttavia alcuni fattori comuni che influenzano la felicità: ottime relazioni interpersonali, un lavoro che ti coinvolge, un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, un partner fantastico e buona salute. Si possono incontrare comunque persone che non sono felici nonostante abbiano un buon lavoro e vadano d’accordo con il proprio partner.

D’altro lato, ci sono anche ricercatori che dicono che non è importante mirare alla felicità in quanto tale, ma si dovrebbe imparare ad essere infelici, accettando che nella vita ci possano essere momenti di infelicità.

Alcuni scienziati vedono con occhio critico la tendenza attuale ad essere sempre positivi. Evitare situazioni di stress, dolore, tristezza non è una soluzione. Non si può ignorare di essere infelici, bisogna accettare questo stato per quello che è. Puoi cercare di condividere le tue sensazioni e le tue emozioni con gli altri, perché questo ti aiuterà a creare e rafforzare le tue relazioni. Quando sei preoccupato e sai che qualcuno può ascoltarti, potresti sentirti meglio dopo aver condiviso il tuo stress e disagio. In effetti, le persone che fingono di essere sempre felici finiscono per essere sole, isolate e ovviamente infelici.

Accetta quello che la vita ti presenta nel qui e ora

Questo suona come un paradosso ma se provi ad accettare la tua infelicità come un momento della vita che prima o poi scomparirà, ti sentirai meglio.

La cosa più importante per essere felici della vita che si conduce é riconoscere e accettare gli alti e bassi che ne fanno parte. Come dicono i francesi, c’est la vie.

6 benefici meno conosciuti dello zenzero

Lo zenzero é una pianta originaria del Sud Est asiatico. E’ tra le spezie piú salutari e deliziose del mondo.

Il rizoma (la parte che sta sotto allo gambo) é la parte che si usa generalmente come spezia. E’ questo che noi chiamiamo zenzero.

Lo zenzero si puó usare fresco, secco, in polvere, come olio o succo o in infusione. E’ un ingrediente che sta diventando sempre piú comune e talvolta viene aggiunto anche al cibo preparato industrialmente e ai cosmetici.

Lo zenzero ha una storia molto lunga riguardo all’uso in medicina tradizionale. Le principali proprietá medicinali dello zenzero sono dovute al gingerolo, il costituente attivo principale dello zenzero. Il gingerolo, infatti, é un efficace antinfiammatorio e anche un antiossidante, cioé combatte l’eccesso di radicali liberi nel corpo.

Uno degli usi piú conosciuti delle zenzero é in infusione con miele e limone come terapia per combattere l’influenza e il raffreddore. Ma ci sono altri usi meno conosciuti.

Vediamoli.

1. Puó aiutare a calmare molte forme di nausea, soprattutto la nausea mattutina.

Lo zenzero é anche molto efficace contro la nausea.

Puó aiutare le persone che hanno subito interventi chirurgici, anche in casi di chemioterapia, ma l’effetto piú evidente é quello contro la nausea mattutina durante la gravidanza.

Sei sei incinta parlane comunque con il tuo dottore prima di iniziare ad assumere qualsiasi cosa, anche se lo zenzero é un prodotto naturale e considerato assolutamente sicuro.

2. Puó aiutarti a perdere peso

Studi recenti hanno dimostrato che lo zenzero contribuisce a ridurre il peso, la circonferenza del girovita e l’indice di massa corporea (BMI – Body Mass Index).

La capacitá dello zenzero di contribuire alla perdita di peso sembra essere correlata al fatto che lo zenzero fa aumentare il numero di calorie bruciate.

3. Puó aiutare a combattere l’artrosi

L’artrosi é un problema di salute molto comune. Si tratta della degenerazione delle giunture del corpo che causano dolori e rigiditá degli arti.

Se abbinato ad altre sostanze, come la cannella e l’olio di sesamo, puó diventare ancora piú efficace.

4. Puó abbassare in modo significativo lo zucchero nel sangue.

Questa scoperta é relativamente nuova ma sembra davvero che lo zenzero abbia proprietá contro alcuni tipi di diabete.

Trattandosi di un problema cosí importante, consulta il tuo medico prima di assumerne grandi quantita.

5. Puó aiutare nel trattamento delle indigestioni croniche.

Le indigestioni croniche sono caratterizzate da dolore e disagio ricorrente nella parte alta dello stomaco.

Una delle principali cause delle indigestione sembra essere il ritardo nello svuotarsi dello stomaco. E’ stato riscontrato che lo zenzero velocizza lo svuotamento dello stomaco.

6. Puó ridurre il dolore mestruale

La dismenorrea é il nome medico del dolore provato durante il ciclo mestruale.

Uno degli usi tradizionali dello zenzero é proprio la riduzione del dolore, incluso quindi anche il dolore mestruale.

Conclusioni

Lo zenzero è ricco di sostanze nutritive e composti bioattivi che hanno potenti benefici per il tuo corpo.

È uno dei pochissimi supercibi davvero degno di questo termine.

Io adoro lo zenzero candito e in infusione abbinato al limone e il miele, che é, come detto all’inizio, un rimedio molto utile per combattere le malattie da raffreddamento.

Adesso che si avvicinano le feste di fine anno, puoi provare a fare dei biscottini allo zenzero, tipici della tradizione svedese, e assolutamente deliziosi!

Ti piace lo zenzero? Lo hai mai provato?

Photo by Congerdesign on Pixabay

Citazione estiva n. 2

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.
Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio.
Quando urliamo, in realtà abbiamo paura.
In realtà, la realtà non è quasi mai come appare.
Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza.

Virginia Woolf

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