Skylab, ovvero come trasformare il tuo spazio in fonte di ispirazione

Nel 1970, la NASA, l’agenzia spaziale americana, raggiunse un traguardo straordinario con il completamento di “Skylab” – una stazione spaziale progettata per ospitare tre astronauti per tre mesi. Tuttavia, nonostante la sua tecnologia all’avanguardia, l’atmosfera interna lasciava molto a desiderare, mancando di calore e comfort per i suoi occupanti.

Riconoscendo la necessità di una trasformazione, la NASA rivolse la sua attenzione all’esperienza di Raymond Loewy, un rinomato designer noto per il suo lavoro nel valorizzare l’appeal estetico degli oggetti industriali. Con un portfolio che vanta loghi iconici, design automobilistici e persino il prestigioso Air Force One, Loewy non era estraneo al mondo del design trasformativo.

Una volta messo piede all’interno di Skylab, Loewy fu colpito dalla sua severità. I toni blu predominanti e l’illuminazione intensa creavano un’atmosfera poco accogliente, lontana dall’essere propizia per il benessere dei suoi abitanti. La sua soluzione fu elegantemente semplice: introdurre oblò per offrire uno sguardo sul mondo al di là dei confini della stazione.

Seguendo il principio di M.A.Y.A. – Most Advanced Yet Acceptable – Loewy trovó un equilibrio delicato tra innovazione e informalitá. Capí che gli esseri umani prediligono luoghi semplici e familiari, perció integró elementi che risultassero familiari agli astronauti, garantendo un senso di comfort in mezzo all’immensità dello spazio.

In questo modo Loewy sottolineó l’importanza di collegare l’innovazione all’accettazione. Offrendo una vista della Terra, uno spettacolo profondamente amato dagli esseri umani, forní un punto di riferimento familiare in mezzo all’immensitá dello spazio.

Perché non abbracci anche tu lo spirito dell’innovazione reinventando il tuo spazio integrandolo con un certo comfort? Proprio come Raymond Loewy ha reinventato l’interno di Skylab, trasforma il tuo spazio in un posto che ti possa servire da ispirazione. Scopri nuove soluzioni di design che possano elevare il comfort del tuo ambiente e ispirare nuove possibilità.

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Daring But Not Too Much

1970: NASA, the American space agency, completes the “Skylab“: a space station designed to accommodate 3 people for a period of three months. But, while the technology is advanced, the interior decoration looks sad: the cockpit is cold, and austere … the astronauts deserve better!

NASA then asks for help to a professional designer, Raymond Loewy, who works in the field of aesthetics applied to industrial objects. He conceived and designed, for example, several logos of famous brands, car and locomotive lines and even the Air Force One, the aircraft of the President of the United States.

Arriving at NASA, Raymond is amazed but speechless. The decoration of the Skylab? Too blue that diffuses a pale color. The lighting? It comes from above and creates distressing shadows. He therefore proposes to install portholes to look outside.

Photo by Arnaud Devautour on Unsplash

Raymond follows the M.A.Y.A. (Most Advanced Yet Acceptable) principle, which in practice means: dare but not too much. If an invention or design is too revolutionary, the consumer is frightened.

This idea takes into account the “cognitive bias“, that is a very common deformation of our way of thinking, of familiarity. We tend to prefer what we know, because it reassures us rather than what we don’t know. For this reason, for example, producers use advertising to make their products familiar to consumers.

According to Raymond, an important innovation must contain elements that users would be able to accept and embrace.

With the portholes, the brave occupants of the Skylab could admire a familiar sight: our dear old planet Earth!

Photo by The New York Public Library on Unsplash

Osare ma non troppo

1970: la NASA, agenzia spaziale americano, termina lo “Skylab“: una stazione spaziale concepita per accogliere 3 persone per un periodo di tre mesi. Ma, mentre la tecnologia é avanzata, la decorazione interna lascia un po’ a desiderare: l’abitacolo é freddo, triste, austero…gli astronauti meritano di meglio!

La NASA quindi si rivolge a un professionista del design, Raymond Loewy, che lavora nel campo dell’estetica applicata agli oggetti industriali. Per esempio, ha concepito e disegnato diversi logo di marche famose, delle linee di auto e di locomotive e persino l’Air Force One, l’aereo del Presidente degli Stati Uniti.

Arrivando alla NASA, Raymond rimane a bocca aperta. La decorazione dello Skylab? Troppo blu che diffonde un colore pallido. L’illuminazione? Arriva dall’alto e crea delle ombre angoscianti. Propone quindi di installare degli oblò per guardare fuori.

Photo by Arnaud Devautour on Unsplash

Raymond segue il principio M.A.Y.A. (Most Advanced Yet Acceptable), che in pratica significa: osare ma non troppo. Se un’invenzione o un design é troppo rivoluzionario, il consumatore si spaventa.

Questa idea tiene conto di un “pregiudizio – biais – cognitivo“, cioè una deformazione del nostro modo di pensare, molto comune: il pregiudizio di familiarità. Si tende a preferire quello che si conosce, perché ci rassicura, piuttosto che quello che non si conosce. Per questo, per esempio, i produttori utilizzano la pubblicità: per rendere familiare i loro prodotti ai consumatori.

Secondo Raymond, un’innovazione importante deve contenere un elemento rassicurante per essere accettata.

Con gli oblò, i coraggiosi occupanti dello Skylab, hanno potuto ammirare una vista familiare: la nostra cara vecchia Terra!

Photo by The New York Public Library on Unsplash