Quando e-mail, messaggi di testo, chiamate in video conferenza, Whatspp, FB, Instagram, Tweeter, Google e qualsiasi altra cosa, dal tuo partner al tuo capo, invadono la tua vita, diventa necessario per la tua sopravvivenza e il tuo benessere fermarti per un po ‘e tacere. Ascolta il silenzio e la tua voce interiore.
Le nostre menti sempre connesse ci allontanano dal meglio di noi stessi e dal nostro potenziale creativo.
Facendo costantemente riferimento a ciò che l’uno o l’altro ha detto o ha fatto, dimentichiamo di connetterci al nostro essere essenziale, che è unico e prezioso.
Siamo diventati individui guidati dal cambiamento tecnologico che ci ha allontanato da noi stessi, dalla nostra consapevolezza di essere umani, dalla prima componente dell’Intelligenza Emotiva (EI). L’EI è riconosciuta oggi come una condizione di successo in un mondo Volatile, Incerto, Complesso e Ambiguo (VUCA), come è quello che viviamo oggi.
Rifocalizzarsi, guardarsi dentro, ascoltare il silenzio e la nostra voce interiore. Nel profondo di noi stessi troviamo un’enorme quantità di risorse e la nostra creatività più autentica: è il nostro tesoro, un luogo unico, ricco e colorato, magico dove tutto è aperto e possibile.
In questo spazio, possiamo trovare sincronicità, messaggi e intuizioni che ci permetteranno di prendere le decisioni giuste per le nostre vite. Qui possono sorgere relazioni reali e autentiche tra persone sincere che ora sono mascherate dall’ego che continua a governarci.
Cosa fare allora?
Regalati momenti di silenzio! Stai per un po’ senza il tuo cellulare. Esci a fare una passeggiata senza il telefono, cammina senza direzione nella natura e respira a pieni polmoni, guarda, ascolta, usa tutti i tuoi sensi al massimo.
Sii presente in questo momento unico e lasciati pervadere dall’armonia che ti circonda.
Pratica il tuo hobby preferito e, se non ce l’hai, pensa a trovarne uno. Cucina tranquillamente a casa, lavora a maglia, dipingi, disegna, fai giardinaggio e ogni altra attività che potrebbe appassionarti.
Fermati un attimo e smetti di passare da un’attività all’altra, da un’informazione all’altra. Il tuo cervello non ce la fa, ha bisogno di riposo. Concediti il tempo di approfondire le ragioni delle tue scelte e scoprire la ragione del tuo essere, il tuo scopo.
Oggi tante persone si sentono perse. Molto probabilmente sono davvero perse perché si sono disconnesse da se stesse per vivere in connessione con i social network.
Non è mia intenzione condannare i social network e le fonti di informazione, li uso anch’io. Il problema è il loro uso eccessivo: molte persone al giorno d’oggi vivono costantemente con un riferimento esterno e lontano dalla loro vita reale.
Ecco perché é importante ascoltare il silenzio e la tua voce interiore.