La storia che stai per leggere contiene una morale molto interessante, soprattutto alla luce dell’importanza che la societá nella quale viviamo attribuisce all’aspetto fisico. Ecco come puoi evitare risultati disastrosi.
Il corvo e la colomba
In un bel giorno assolato di primavera, una colomba dalle candide piume volava per il bosco.
Stanca, si posò su un ramo.
E tu che uccello sei? Chiese un corvo. Sono una colomba. Guardandosi intorno vide uno stormo di uccelli neri: alcuni volavano, altri riposavano come lei sui rami degli alberi. – Che strani uccelli. Sono neri come il carbone! – pensava la colomba. D’un tratto uno di essi si posò sul ramo di fronte a lei.
La colomba si sentì mortificata: si sentiva diversa da tutti loro!
Tutti mi dicono che le mie piume sono candide come la neve – disse la colomba. Ma non farmi ridere, bella – rispose il corvo. Sei pallida come un morto. Guarda noi, invece. Tutti ci ammirano proprio per le nostre belle piume.
Allora la colomba decise di sporcarsi le piume. Ora voglio proprio vedere che dirà quell’antipatico uccello. Diventeró nera anch’io come loro! D’un tratto scorse una pozzanghera piena di fango. Così, senza pensarci un attimo volò via, planò sull’acqua e cominciò a rivoltarsi nel fango, sporcando di nero le candide piume.
Purtroppo in quell’istante giunse un lupo affamato, che si avventò sulla colomba.
La poverina, non potendo volare perché le piume erano tutte appiccicate dal fango, finì per essere il pranzetto del lupo.
Morale: Ognuno deve essere contento del proprio aspetto e non cercare di imitare gli altri perché il risultato potrebbe essere disastroso.
Tu hai mai voluto essere una colomba?
