1995, Pittsburgh, USA. MacArthur Wheeler irrompe in una banca per fare una rapina sotto la minaccia delle armi. Ma, stranamente, agisce con il volto scoperto… e ha un profumo di limone molto forte!

Facilmente identificabile grazie alle telecamere di sorveglianza, viene arrestato la sera stessa.

Allora perché Wheeler non si è coperto il viso come sarebbe stato normale? In effetti, pensava di avere un’idea geniale: era convinto che il succo di limone, che serviva come inchiostro invisibile per scrivere messaggi segreti, avrebbe potuto servirgli per diventare invisibile alle telecamere!

Questa notizia incuriosisce due psicologi, Daniel Dunning e Justin Kruger: come si può essere così sicuri di sé anche quando non si sa nulla?

Per trovare una risposta, i due psicologi organizzarono un piccolo esperimento. Decisero di sottoporre dei test (umoristici, grammaticali e di ragionamento logico) a diversi gruppi di persone e poi chiesero loro di autovalutarsi.

Il risultato fu che le persone che ottennero i risultati peggiori nei test furono anche quelle che pensarono di aver fatto meglio.

Chiameranno questo effetto di fiducia eccessiva con il loro nome “Dunning-Kruger“. In pratica, quando non si è competenti in un campo, non si riconosce questa incompetenza e si è addirittura fortemente tentati di sopravvalutare le proprie capacità!

Wheeler il rapinatore, che pensava di essere un esperto nel diventare invisibile, fu probabilmente vittima di questo pregiudizio psicologico che può anche fare danni in altri campi. Ad esempio, in ambito lavorativo, se per l’effetto Dunning-Kruger vengono promosse persone incompetenti molto sicure di sé invece di colleghi competenti ma più discreti, questo può generare stress, un senso di ingiustizia e demotivazione all’interno di una squadra.

In breve, può rendere le relazioni tra colleghi acide come un limone!

Conosci persone che hanno spesso un eccesso di fiducia verso sé stesse?

yellow lemon fruit on yellow surface
Limone – Photo by Cup of Couple on Pexels.com