Vivo e lavoro in un ambiente estremamente multiculturale: Bruxelles è una città molto accogliente che ospita circa 150 nazionalità diverse; lavoro per la Commissione europea dove sono rappresentate tutte le 28 nazionalità dell’Unione europea.
A volte la comunicazione con le persone provenienti da una cultura diversa risulta difficile perché si deve prestare molta attenzione alla sensibilità, alle emozioni e ai sentimenti altrui.
Giorno dopo giorno, ho imparato che ogni cultura ha il proprio approccio alla comunicazione.
Il libro Beyond Culture dell’antropologo Edward Hall, individua l’importanza del contesto nella comunicazione e porta alla luce un tipo di comunicazione “invisibile”, in cui l’invisibile è il modo in cui i gruppi capiscono e interpretano il mondo. Il quadro che offre l’autore per affrontare la comunicazione interculturale è quello delle culture ad alto contesto e a basso contesto. Esse si riferiscono ai valori che le culture attribuiscono alla comunicazione indiretta e diretta.
È importante notare che nessuna cultura è completamente ad alto contesto o a basso contesto. Ad esempio, mentre gli americani si rapportano con una cultura a basso contesto mentre fanno affari, durante le riunioni di famiglia tendono ad essere ad alto contesto.
Vediamo ora le principali caratteristiche dei due tipi culturali.
Culture ad alto contesto
Una cultura ad alto contesto si basa sulla comunicazione implicita e sui segnali non verbali. Nella comunicazione ad alto contesto, un messaggio non può essere compreso senza una grande quantità di informazioni di base. Il modo in cui si comunica é altrettanto importante di quello che si comunica. Si valorizza l’appartenenza ad un gruppo. Le culture asiatiche, africane, arabe, dell’Europa centrale e dell’America Latina sono generalmente considerate culture ad alto contesto.
Con persone appartenenti principalmente a culture di alto contesto, è possibile riscontrare:
1. incomprensione durante lo scambio di informazioni
2. l’impressione che manchino delle informazioni perché vengono fornite in modo non verbale, ad esempio con gesti, pause, espressioni facciali
4. enfasi sulle relazioni a lungo termine e sulla lealtà
5. regole “non scritte” che sono date per scontate ma possono risultare incomprensibili agli appartenenti ad un gruppo diverso.
Culture a basso contesto
Una cultura a basso contesto si basa sulla comunicazione esplicita e diretta. Nella comunicazione a basso contesto, la maggiore parte delle informazioni in un messaggio viene scritta e definita. L’orientamento culturale principale é l’individualismo. Tedeschi, scandinavi, americani e australiani sono generalmente considerati come appartenenti alla cultura a basso contesto.
Avendo a che fare con persone appartenenti principalmente a culture di basso contesto, è possibile che:
1. il messaggio contenga tutte le informazioni necessarie e nulla di più
2. gli approfondimenti vengono forniti verbalmente per evitare malintesi
3. le persone tendono ad avere relazioni a breve termine
4. le persone seguono attentamente le regole e le norme.
Per evitare “incidenti diplomatici” io cerco di osservare il mio interlocutore e di “emulare” la gestione complessiva della conversazione utilizzando la tecnica dello specchio, cioè ripetendo il linguaggio del corpo e il tipo di parole che utilizza.
E tu, a quale gruppo culturale pensi di appartenere? Quale tecnica usi per comunicare meglio?