Scrivere fa bene alla salute

É scientificamente provato che scrivere fa bene alla salute – ecco perché scrivo questo blog 🙂

Tenere un diario può essere estremamente utile. É una forma di terapia a basso costo, facilmente accessibile e versatile. Puoi farla da sola con l’aiuto di un mental coach, oppure in gruppo o puoi integrarla ad un’altra cura.

I benefici di questa terapia non sono certo insignificanti. I potenziali risultati positivi di un processo creativo di scrittura vanno bel oltre il tenere semplicemente un diario.

Un caso su tutti: i partecipanti che avevano subito esperienze traumatiche e hanno scritto per 15 minuti al giorno, quattro giorni consecutivi, hanno migliorato la loro salute dopo quattro mesi (Baikie & Wilhelm, 2005). Questa ricerca mostra come la scrittura abbia avuto un effetto decisamente benefico sulle persone che hanno avuto esperienze traumatiche o siano state esposte a eventi stressanti.

Scrivere regolarmente può aiutare chi scrive a:

  • trovare un senso nelle sue esperienze, vedere le cose sotto un’altra prospettiva e scorgere il lato positivo anche nelle esperienze più stressanti e negative (Murray, 2002).
  • Fare delle scoperte importanti su sé stessi e sull’ambiente circostante che potrebbero essere difficili da individuare altrimenti (Tartakovsky, 2015)

La terapia della scrittura si è dimostrata efficace per diverse condizioni o disturbi mentali, tra i quali *:

  • Disturbi post-traumatici
  • Ansia
  • Depressione
  • Disturbo ossessivo-compulsivo
  • Tristezza dovuta alla perdita di un caro
  • Disturbi causati da malattie croniche
  • Abuso di sostanze
  • Disordini alimentari
  • Difficoltà nelle relazioni interpersonali
  • Difficoltà di comunicazione
  • Basso livello di auto-stima

È dimostrato che scrivere regolarmente, seguendo un modello prestabilito porta a:

  • aumentare il senso di benessere
  • ridurre le visite dal medico
  • ridurre l’assenteismo dal lavoro
  • rafforzare le funzioni del sistema immunitario.

Vuoi provare la terapia della scrittura? Scrivimi per saperne di piú!

*(Lepore & Smyth, 2002; Pennebaker, 1997, 2004 ;Farooqui, 2016)

Perché sei le parole che usi

Le parole che usi hanno la capacità di trasformare la tua realtà. Il linguaggio genera cambiamenti nel cervello e modifica la tua percezione dell’ambiente che ti circonda.

Il linguaggio è legato alle emozioni. Le parole inviano costantemente messaggi al cervello. Secondo gli studiosi Andrew Newberg e Mark Robert Waldman, le parole negative provocano un aumento del cortisolo, l’ormone dello stress. Perciò, adottare un atteggiamento negativo e utilizzare un linguaggio basato su espressioni come “non posso”, o “è impossibile” potrebbe indebolire la tua salute fisica e mentale.

Attualmente, ci sono molte correnti che utilizzano tecniche associate al cambiamento del linguaggio per trattare vari disturbi psicologici. Ne sono un esempio le terapie cognitivo-comportamentali, che dimostrano che promuovere pensieri positivi attraverso il linguaggio utilizzato dal paziente migliora il suo stato mentale.

Questa terapia mira a sostituire le opinioni negative dei pazienti su sé stessi e l’ambiente circostante con altre più positive. Le tecniche applicate hanno dimostrato di essere un trattamento efficace per disturbi come la depressione, le fobie, le dipendenze o l’ansia, poiché l’attività dell’amigdala cerebrale aumenta quando percepiamo un futuro più prospero attraverso parole positive. In molte occasioni, queste terapie si sono rivelate efficaci quanto le medicine.

Studi hanno dimostrato che il cervello migliora quando iniziamo a usare da tre a cinque espressioni positive per ogni frase negativa. Il linguaggio ha una potente capacità di cambiare il tuo mondo. Proprio come un linguaggio povero e disfattista ti influenza negativamente, un linguaggio positivo e costruttivo ti aiuta a percepire una realtà migliore.

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Inizia ad adottare tutti i giorni alcune tecniche semplici ma efficaci. Ad esempio, usa “ancora” insieme a “non”. Invece di dire, “Non lo so fare”, prova piuttosto con “Non lo so ancora fare”. Ancora lascia le porte aperte, suscita una speranza, evoca una motivazione.

Poi, smetti di usare “ma” o, almeno, cambia la costruzione della frase. Non ha lo stesso effetto dire: “Hai fatto un buon lavoro, ma me l’hai dato in ritardo” invece di dire “Me l’hai dato in ritardo, ma hai fatto un buon lavoro”.

I tempi verbali danno anch’essi una grande opportunità per cambiare le emozioni. Se invece del condizionale usi il futuro, cambi uno scenario ipotetico per uno vero. Non è lo stesso dire: “Se scrivessi un libro, parlerei di felicità” piuttosto che “Quando scriverò un libro, parlerò di felicità”. Il condizionale esprime un dubbio, il futuro esprime piuttosto una certezza.

Allo stesso tempo, parole come fallimento, problema, impossibile o colpa devono essere bandite dal tuo linguaggio e sostituite da parole più stimolanti come sfida o responsabilità. Quest’ultime non solo ti spingono a crescere e ad aprire più porte, ma ti fanno anche interagire meglio con gli altri.

Le parole non sono innocue. Possono costruire o abbattere muri. Cambiando il tuo linguaggio migliorerai la tua immagine, poiché il linguaggio è un veicolo per raggiungere l’altro. Le parole che usi non solo ti fanno stare meglio ma contribuiscono anche ad arricchire l’ambiente intorno a te.

Cosa ne  pensi del linguaggio che usi con gli altri?

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