Ti dimentichi spesso quello che devi fare?

Ti dimentichi spesso quello che devi fare, dalla più banale sciocchezza alla più importante delle cose che hai in mente?

Non ti preoccupare perché uno studio rivela che:

Lo scopo della memoria non é ricordarsi chi ha vinto l’ultima coppa del mondo di calcio, ma é quello di farti diventare una persona intelligente che puó prendere delle decisioni.

Quando vai a fare la spesa, puó capitarti di non ricordarti di comprare una delle cose più importanti che avevi in mente e a cui avevi pensato qualche ora prima a casa o, nel bel mezzo di una conversazione con gli amici, non ti ricordi il titolo o il nome dell’autore di un libro o di un film del quale stavi parlando.

Se non sei piú tanto giovane come me, potresti iniziare a pensare che hai l’Alzheimer perché ti dimentichi tante cose.

Ma niente paura, perché uno studio condotto da due ricercatori dell’Università di Toronto (Canada) rivela quanto sia importante dimenticare.

Paul Frankland e Blake Richards, ricercatori dell’Università di Toronto, hanno condotto uno studio che ha scoperto che le persone che hanno maggiore propensione a dimenticare sono anche le più intelligenti. Gli studiosi affermano che é della massima importanza che il cervello sia in grado di selezionare le informazioni che acquisisce ed eliminare dettagli irrilevanti, concentrandosi così su una visione più generale. Ció assicura che le decisioni siano prese nel modo più corretto.

Queste sono le parole di Blake Richards che nega la convinzione che chi riesce a ricordare più cose sia anche il più intelligente, confermando quasi il contrario. L’eliminazione di informazioni non importanti ci permette infatti di aumentare le nostre capacità analitiche, focalizzando la nostra attenzione sulle cose fondamentali ed evitando lavoro inutile al nostro cervello.

I ricercatori hanno sviluppato questo studio dopo diversi anni di ricerca sulla perdita di memoria e sull’attività cerebrale, includendo sia gli esseri umani che gli animali.

La conclusione é questa:

“Se dimentichi dettagli occasionali”, dice Richards, “può significare che la tua memoria è sana e fa esattamente quello che dovrebbe fare.”

Tu sei una persona che dimentica spesso?

Puoi trovare qui altri articoli sul cervello.

Come affrontare la paura del cambiamento

La vita è cambiamento continuo, Buddha e Aristotele lo avevano già detto: il cambiamento è un fattore della vita.

Tuttavia, il cambiamento è stato super veloce nelle ultime decadi e non sembra ancora rallentare, anzi penso che potrebbe diventare sempre piú rapido, come ad esempio per quanto riguarda i cambiamenti ambientali.

I grandi cambiamenti che sono avvenuti a livello, sociale, politico, ambientale e tecnologico significano che dobbiamo imparare a gestire al meglio l’incertezza che ci troviamo davanti. Ad alcuni questo può fare paura.

L’origine di questa paura va ricercata nella biologia. Il nostro cervello è il risultato di due milioni e mezzo di anni di evoluzione. Abbiamo vissuto nelle caverne molto più tempo di quanto ne abbiamo passato in città. Ciò significa che abbiamo “codificato” risposte automatiche per rispondere con successo alle minacce quotidiane.

Se per assurdo vedessi una tigre camminare per strada, non cercheresti di capire di che razza si tratta ma cercheresti piuttosto di scappare il più velocemente possibile. Un’altra reazione codificata sarebbe quella di restare fermo/a immobile sperando che il felino non ti veda. L’ultima reazione possibile sarebbe quella di combatterla, con scarse se non nulle possibilità di riuscita e perciò il tuo cervello la scarterebbe immediatamente.

Queste sono le tre reazioni primordiali agli eventi che percepiamo come pericolosi per la nostra incolumità: Flight, Freeze o Fight (scappa, fermati o combatti).

Photo by Cristiana Branchini

Tuttavia, questi meravigliosi circuiti che ci hanno permesso di arrivare sino ad oggi come specie, non sono adatti ad affrontare le minacce più subdole della nostra epoca, come la digitalizzazione, la pandemia o la possibilità di restare senza lavoro.

Queste paure sono nuove dal punto di vista evolutivo e non sono sempre facili da gestire.

Ricorda che il cervello è progettato per la tua sopravvivenza, non per la felicità. Quindi, di fronte al cambiamento, devi comprenderlo come un’opportunità per riuscire ad affrontarlo e imparare dalle possibilità che ti offre. Questo non è automatico come scappare da qualcosa di pericoloso, ma richiede sforzo e allenamento.

Vediamo come potresti iniziare seguendo questi quattro consigli.

 1.       Innanzitutto, è importante allenare quotidianamente la tua mente. Così come vai in palestra o fai esercizio fisico, devi mantenere in forma il muscolo cerebrale. Ogni giorno, cerca di fare qualcosa di diverso. Per esempio, potresti leggere le notizie da fonti di informazione sempre diverse (utile anche per capire vari punti di vista), cambiare percorso per andare a lavorare, o provare un nuovo piatto.

2.       In secondo luogo, potresti provare a relativizzare ciò che ti accade. Un buon metodo è leggere la storia per renderti conto che, sebbene viviamo nell’epoca del cambiamento super veloce, proprio tutti questi progressi ci hanno permesso, per esempio, di aumentare la nostra aspettativa di vita.

3.       Terzo, cerca di disconnetterti dalla tecnologia e riconnetterti con te stesso/a e con quello che ti ci circonda. Se sei sempre immerso/a nel mondo digitale, non avrai tempo per integrare l’apprendimento e per ritrovare una certa e necessaria tranquillità. Ad esempio, un giorno durante il fine settimana o in vacanza puoi mettere il tuo cellulare in modalità aereo.

4.       Quarto, fiducia. Se guardi le complessità che hai già affrontato in passato, vedrai quanta strada hai fatto e quelle difficoltà che hai superato ora ti sembrano semplici. Se sei già stato in grado di affrontare situazioni difficili, perché non dovresti essere in grado di farlo ora?

Ti spaventa il cambiamento oppure ti piacciono le nuove sfide?

Photo Pixabay

Come e perché reinventarsi: scoprilo adesso seguendo questi 6 passi

Hai mai voluto reinventare la tua vita? Hai provato diverse volte ma non ci sei riuscito/a? Reinventarsi professionalmente o personalmente puó essere una sfida e una grande avventura, ma se segui questi 6 passi puoi riuscirci.

Il primo passo: trovare o risvegliare una passione.

Photo by Braden Collum on Unsplash

Concludere una fase e cominciarne un’altra non é semplice. Reiventarsi necessita una profonditá maggiore di un semplice cambiamento. Possono prodursi delle conseguenze che hanno un impatto su aspetti vitali della quotidianitá e c’é bisogno di molto coraggio e grande determinazione.

La fase pandemica ha costretto a guardarci dentro ed é possibile che molti di noi si stiano confrontando con la necessitá di reinventarsi. Ci saranno alcuni che si sentono come svuotati e hanno bisogno di fare qualcosa per riempire gli spazi lasciati vuoti, altri che si sono visti costretti a reinventarsi per la perdita di familiari o di amici, altri ancora per difficoltá nel lavoro.

Per un motivo o un altro, sono momenti in cui é necessario fermarsi per riflettere e prendere decisioni. Vediamo come affrontare questa situazione.

Reinventarsi in modo soddisfacente presuppone confrontarsi con una delle emozioni piú scomode che esistano: la paura. Siamo obbligati ad abbandonare la nostra zona di confort e fare un salto nel buio. Il miglior antidoto contro la paura é la passione. E’ il primo fattore di successo in una fase di “reinvenzione”. Trovare la propria passione, o risvegliarla, é possibile solo se sei onesto con te stesso. Bisogna farsi delle domande come:

  1. chi sono davvero;
  2. cosa voglio fare;
  3. quale tra le mie passioni puó aiutarmi in questo momento.

Una riflessione onesta e il ritrovamento di vecchi sogni sono gli ingredienti fondamentali per neutralizzare la paura e non temere il futuro.

Il secondo fattore che ci aiuterá consiste nel non giudicare l’incertezza come pericolo ma come opportunitá. Si tratta di abbandonare la nostalgia e aprirsi all’esperienza del “nuovo” per concentarsi su quello che uno vuole e non su quello che uno teme.

Per ottenere ció bisogna essere disposti ad imparare con umiltá. Se pensiamo di sapere giá tutto, é difficile poter ricominciare in un qualsiasi ambito della nostra vita in maniera soddisfacente. Il successo di coloro che hanno successo é solo la punta dell’iceberg , dietro ci sono ore e ore di formazione e di errori che si vedono appena.

Guardare in faccia il futuro e l’incertezza richiede anche una grande dose di creativitá e di immaginazione. Quando ci si reinventa, é importante tenere una bussola per mappare il percorso che si sta facendo. Il futuro non é scritto da nessuna parte, spetta a noi crearlo e per farlo occorre la nostra immaginazione e un duro lavoro.

Photo by Jamie Street on Unsplash

Reinventarsi significa conoscersi sotto un’altra prospettiva e lasciarsi sorprendere dalle opportunitá che all’improvviso cominciano a presentarsi. Se vogliamo che il nostro nuovo io abbia successo, dobbiamo esporci e farci conoscere. Per questo, é indispensabile rafforzare la nostra rete di contatti e fare networking.

L’ultimo ingrediente per il successo di questo processo é avere fiducia in sé stessi, perché siamo capaci di fare cose che non ci immaginiamo nemmeno. Dobbiamo peró imparare ad usare le risorse di cui disponiamo e trovarne altre disponibili intorno a noi.

Ricapitolando, ecco i sei ingredienti per reinventarsi con successo:

  1. trovare / risvegliare la passione per neutralizzare la paura;
  2. trasformare le difficoltá in opportunitá;
  3. imparare, imparare, imparare;
  4. usare grande creativitá e immaginazione;
  5. esporsi e farsi conoscere;
  6. avere fiducia in sé stessi.

E tu, sei pronto/a a reinventarti adesso?

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Citazione estiva n. 2

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.
Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio.
Quando urliamo, in realtà abbiamo paura.
In realtà, la realtà non è quasi mai come appare.
Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza.

Virginia Woolf

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