Art in the Time of War

During the tumultuous days of the Second World War, Kenneth Clark, the esteemed director of the National Gallery in London, was moved by an unexpected plea. While perusing the daily newspaper, he stumbled upon an article addressed to him. It contained a heartfelt letter from a reader, imploring him to reopen the museum’s doors, which had been shut due to the relentless German bombing.

The inherent danger to the priceless artworks was undeniable, yet Clark was struck by the poignant request. “It is precisely because of the war that we need to see beautiful things,” he mused, reflecting on the power of art to uplift spirits during dark times.

The challenge was formidable. Like many other museums, the National Gallery had cleared its exhibition halls, sending its precious collection to safety in an abandoned mine in Wales. This measure proved wise, as nine bombs had struck the National Gallery building since 1940, rendering a full reopening out of the question. Nevertheless, Clark was determined to provide solace to the war-weary Londoners.

In an unprecedented move, Clark introduced the “Picture of the Month” initiative. Each month, one masterpiece was transported back to the National Gallery under the strictest security protocols. This covert operation ensured that the artwork faced no risk. Two vigilant assistants stood by, ready to evacuate the painting at the slightest hint of danger. Every night, the piece was secured in an underground vault.

To Clark’s amazement, the public embraced this initiative with enthusiasm. Month after month, despite the ongoing war, Londoners flocked to the gallery to catch a glimpse of masterpieces by Titian, Velázquez, Renoir, and other luminaries. These artworks, shuttling back and forth, provided a much-needed balm for the city’s collective soul. As the letter’s author aptly put it, “It’s risky but worth it!”

This inspiring story begs the question: Do you agree that artworks are good for morale?

Why Art Matters in Times of Crisis

Art has always played a crucial role in human history, especially during times of crisis. The “Picture of the Month” initiative during WWII is a testament to this enduring truth. Here are a few reasons why art remains vital, even in the direst circumstances:

  1. Emotional Respite: Art provides an escape, offering a moment of peace and beauty amidst chaos.
  2. Cultural Continuity: It reminds us of our shared heritage and the enduring nature of human creativity.
  3. Inspiration and Hope: Art can inspire resilience and hope, showcasing humanity’s ability to create and appreciate beauty, even in dark times.

The Legacy of Kenneth Clark’s Decision

Kenneth Clark’s decision to bring back one artwork at a time was more than a gesture; it was a lifeline for the spirit of Londoners. It highlighted the profound connection between art and the human experience, proving that even in the face of destruction, beauty and culture are indispensable.

So, the next time you visit a museum or gaze upon a beautiful piece of art, remember the courageous decision of Kenneth Clark and the solace it brought to many during the war. Art, indeed, is not just a luxury but a necessity for the human spirit.

Do you have a favorite piece of art that lifts your spirits? Share your thoughts in the comments below and subscribe to my blog, for more articles!


6 consigli su come praticare la camminata meditativa

Quando fai una camminata meditativa non hai obblighi perché puoi semplicemente sentirti libero. Giá dopo la prima settimana di camminata meditativa, comincerai a vedere i benefici di questa pratica.

Secondo alcune ricerche, le persone che vivono nelle grandi città, che di solito sono grandi aree urbane piuttosto inquinate, soffrono di stress anche perché tendono a trascorrere pochissimo tempo in mezzo alla natura.

Se aggiungi alla camminata una pratica di meditazione, otterrai un vero e proprio potente rimedio anti-stress. Praticarle insieme porta enormi benefici fisici e psicologici. Dieci minuti al giorno sono sufficienti e puoi praticare la meditazione camminando in qualsiasi momento della giornata in un parco o in un bosco.

È risaputo che camminare fa bene alla salute. Permette di ridurre il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e il mal di schiena, per esempio.

Perché quindi non combinare questa pratica con la meditazione?

Ecco 6 consigli su come farlo.

  1. Mantieni la schiena dritta.
  2. Sincronizza il respiro sui tuoi passi, mantenendo un ritmo di camminata tranquillo.
  3. Diventa consapevole del tuo corpo: concentrati sui tuoi piedi, sulle tue gambe, sul movimento, sul contatto con la terra. Cerca di eliminare le tensioni e concentrati solo sui passi.
  4. Ascolta il tuo corpo, le sensazioni che questa pratica ti dà. Sono piacevoli? Il tuo corpo si sta rilassando? E la tua mente, si sta calmando?
  5. Poi sposta la tua attenzione sulle emozioni. Cosa ne pensi? Non giudicare le emozioni che provi, lasciale andare, osservale come se fossero di fronte a te.
  6. Termina la tua pratica stando in piedi, contemplando la sensazione di pienezza e ringraziando il tuo corpo e la tua mente per la bellissima passeggiata meditativa.

Non cercare di smettere di pensare, perché pensare è l’attività del cervello ed é impossibile fermarlo! D’altra parte, cerca di approfittare del momento di relax che stai vivendo, per diventare consapevole del tuo corpo e delle tue emozioni senza che questo influisca sul tuo umore e senza giudicare.

Praticando regolarmente la camminata meditativa, ti sentirai sempre più equilibrato e in pace con te stesso.

Ecco alcuni risultati che otterrai:

1. Quando cammini, il cervello smette di preoccuparsi. Camminare è un’attività alla portata di tutti e permette di ricevere una dose extra di ossigeno grazie all’aria pulita che trovi camminando nella natura. Grazie alla passeggiata meditativa stimoliamo il nostro lobo frontale, quello che è legato alla creatività e al morale. Se a questo aggiungiamo il rilascio naturale di endorfine, ti sentirai più euforico e ottimista.

2. Grazie a un morale migliore, sarai più creativo. Quando non sei sotto pressione, abbandoni il negativismo e il cortisolo, l’ormone prodotto dallo stress, scompare. Ti sentirai più rilassato, più entusiasta e più sicuro.

3. Sei abituato a muoverti in piccoli spazi. La tua casa, il lavoro, i mezzi di trasporto, i supermercati e altri luoghi  in cui vai regolarmente, sono spazi limitati in cui le tensioni possono accendersi. Perció, iniziare a meditare e camminare in uno spazio naturale e aperto è un meraviglioso atto di liberazione e rilassamento.

4. È importante cercare il contatto con la natura. L’ideale è riempire i nostri polmoni di ossigeno puro, e lasciare che i nostri occhi scoprano nuovi orizzonti, paesaggi stimolanti grazie ai quali il nostro cervello si arricchisce e l’umore migliora.

Il risultato finale è che camminare meditando è molto più efficace di un antidolorifico o di qualsiasi vitamina. La passeggiata meditativa è un’esperienza da non perdere.

Niente scuse, quindi, provare per credere!

Il benessere della passeggiata in spiaggia

Sono appena tornata da una bellissima vacanza a Cuba, dove ho potuto ritrovare il benessere di passeggiare in spiaggia.

Sappiamo tutti che trascorrere del tempo all’aperto fa bene fisicamente e mentalmente, ma recentemente sono stati rivelati anche i benefici del trascorrere del tempo in spiaggia.

Quell’incredibile sensazione di pace e calma che si prova in spiaggia è dovuta al colore blu del mare, che gli scienziati hanno chiamato “spazio blu“. L’effetto della combinazione di odori rilassanti e suoni che il movimento dell’acqua del mare ha sul cervello, sono sufficienti per farti sentire a tuo agio e quasi ipnotizzato. 

Lo spazio blu contribuisce al tuo benessere in quattro modi diversi:

1. Riduce lo stress: l’acqua è il rimedio offerto della natura per affrontare i fattori di stress della vita. Contiene ioni positivi naturali che sono noti per avere la capacità di farti sentire bene. Quindi, sia che tu stia nuotando o semplicemente immergendo le dita dei piedi nell’acqua, é sicuro che stai provando un senso di relax. Il tuo umore migliora istantaneamente e tutti dovremmo beneficiarne di tanto in tanto!

2. La spiaggia stimola la tua creatività: ti senti come se avessi delle idee piú brillanti del solito? La passeggiata in spiaggia sviluppa la tua creativitá. Gli scienziati ritengono che camminare vicino allo spazio blu consente di schiarirti le idee e perció potrai affrontare problemi o progetti in modo più creativo. Proprio come la meditazione, la spiaggia innesca un senso di calma che ti permette di centrarti sul tuo spirito e quindi di riflettere su ciò che ritieni piú importante in quel momento.

3. Andare in spiaggia può aiutare a ridurre gli stati di depressione: proprio come gli effetti che la passeggiata nello spazio blu provoca sullo stress e sulla creativitá, la spiaggia puó offrire anche un po ‘di sollievo da uno stato depressivo. Il suono ipnotico delle onde in combinazione con la vista e gli odori della spiaggia può facilitare lo stato meditativo, che ti aiuta a liberare la mente e a riflettere sulla vita in uno spazio sicuro, lontano dal caos della tua vita quotidiana.

4. Nel complesso, trascorrere del tempo in spiaggia cambierà in meglio la tua prospettiva di vita. La natura in generale ci aiuta da sempre ad avere una vita sana e felice, ma passeggiare sulla spiaggia in particolare fa veramente bene allo spirito e al morale.

Quindi prendi la crema solare e vai a fare una passeggiate in spiaggia! Anche d’inverno il mare ha il suo fascino ed esercita il suo potere benefico.

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Come e perché lo yoga ti aiuta a mantenere l’equilibrio fisico e mentale

Da qualche anno una pratica millenaria è diventata oggetto di studi scientifici: lo yoga. Si é cominciato a misurarne gli effetti positivi sul cervello e si é riscontrato che una pratica costante puó agire come antistress e antidepressivo.

Gli studi sono cominciati grazie alla grande diffusione dello yoga. Milioni di persone oggi praticano yoga regolarmente. Le posizioni (asanas) come il guerriero o il cobra sono sempre più conosciute, indipendentemente dalla classe sociale, dalla professione e dal gruppo di età. Le ragioni sono principalmente: come imparare a rilassarsi, come curare il mal di schiena o il male al collo, come mantenere una buona forma fisica e come gestire lo stress.

Lo yoga tradizionale (dal sanscrito “yuga” che significa “unione”) arriva dall’India ed è una disciplina vecchia più di cinquemila anni. Una fonte importante di questa scuola spirituale, che dovrebbe guidarci verso il divino, è uno scritto del filosofo Patañjali: lo Yoga Sūtra che contiene le basi essenziali della disciplina.

Secondo questo saggio, lo scopo dello yoga è di raggiungere una forma superiore di conoscenza del sé, che può essere raggiunta con la contemplazione interiore. Oltre agli esercizi fisici specifici e le tecniche di respirazione, lo yoga tradizionale comprende anche la meditazione, un’alimentazione vegetariana e un’intera filosofia di vita. La forma moderna e occidentale dello yoga omette molti di questi elementi. Lo sviluppo della forza e della plasticità, la meditazione e gli esercizi di respirazione giocano oggi il ruolo più importante.

All’inizio del XX secolo, un piccolo gruppo di professori di yoga indiani cominciarono a diffondere gli insegnamenti dello yoga in Occidente. Dopo l’esplosione del fitness a partire dagli anni 80, che puntava soprattutto sul culto del corpo, si è persa un po’ di vista la parte spirituale. Perciò in Occidente cominciò a diffondersi principalmente lo hatha yoga.

Photo by Mor Shani on Unsplash
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Gli effetti dello hatha yoga sulla salute sono il miglioramento della coscienza del corpo e la coordinazione, il rafforzamento dei muscoli e il potenziamento della circolazione del sangue. Ma gli effetti dello yoga riguardano anche la gestione dello stress.

Per esperienza posso dire che dopo una seduta yoga mi sento distesa e riposata. Per arrivare a raggiungere uno stato analogo con la meditazione ci vuole più tempo, mentre lo hatha yoga produce effetti immediatamente, verosimilmente grazie alla componente fisica piú marcata. È provato da tanto tempo, infatti, che l’esercizio fisico fa bene al morale. Forse è per questo che lo yoga è un toccasana ad azione rapida, perché associa l’esercizio fisico alla pratica meditativa.

In effetti, associando delle posture (asanas) alla respirazione (pranayama), si agisce sul corpo distendendo i muscoli e i tessuti e sullo spirito perché viene stimolato il sistemo nervoso simpatico, cioè il sistema nervoso che si attiva quando riposiamo o dormiamo.

Lo yoga ti permette di ritrovare la calma nonostante i limiti imposti dal quotidiano. Con una pratica regolare, anche 5 minuti al giorno bastano, ritroverai un sonno migliore, la fiducia in te stesso/a aumenterà, così come la tua capacità di prendere decisioni e di gestire lo stress.

Considerando tutti questi aspetti positivi, pensi di iniziare a praticare lo yoga?

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