Uno sguardo alla finestra: riflessioni sui diversi percorsi di vita

Ho guardato un video sul canale Youtube di Jerry Seinfeld e l’ho trovato divertente e significativo allo stesso tempo. Questo aneddoto, che riguarda il leggendario Glenn Miller e la sua orchestra, offre uno sguardo toccante sulla condizione umana e sui percorsi diversi che ciascuno di noi percorre nella vita.

Mentre Miller e la sua band, vestiti con i loro abiti da spettacolo, arrancando nel freddo pungente con gli strumenti al seguito, si trovarono di fronte ad una scena che sembrava provenire da un altro mondo. All’interno di un’accogliente casa di campagna, una famiglia condivideva risate e amore intorno a un tavolo da pranzo, in netto contrasto con la realtà che stavano vivendo in quel momento i musicisti. Era un’istantanea di beatitudine domestica, così lontana dalla vita nomade di un musicista in tournée.

Un membro della band, osservando la famiglia, disse allora questa frase: “Come fanno le persone a vivere così?” Questa domanda non riflette la perplessitá per lo stile di vita della famiglia, ma piuttosto si tratta di un momento di introspezione, un confronto tra la stabilità e la prevedibilità di una vita tradizionale con l’incertezza e l’eccitazione di una vita on the road.

La morale di questa storia è sfaccettata. Parla dell’idea che non esiste un modo unico per vivere una vita appagante. La domanda del membro della band rivela un desiderio per il calore e la sicurezza che percepisce nella vita della famiglia, ma mette anche in evidenza la bellezza unica delle sue esperienze. Il percorso dei musicisti è quello della passione, della creatività e della ricerca di un diverso tipo di realizzazione, che nasce dal contatto con la folla ai concerti e dalla gioia dell’esibizione.

Inoltre, la storia sottolinea l’importanza di abbracciare le nostre scelte e la vita che conduciamo. È un promemoria del fatto che, anche se a volte possiamo guardare malinconicamente attraverso le finestre degli altri, il nostro viaggio ha il suo valore e la sua bellezza. Si tratta di trovare appagamento nel percorso che abbiamo scelto e riconoscere che ogni stile di vita ha le sue sfide e ricompense.

In sostanza, la rivisitazione di Seinfeld della storia di Miller ci spinge ad apprezzare la vita che abbiamo e a capire che l’erba del vicino non è sempre più verde. È un invito a celebrare l’unicità dei nostri viaggi individuali e a trovare gioia nel percorso che abbiamo scelto, che si tratti di una vita tranquilla a casa o di un’emozionante avventura on the road.

Mentre riflettiamo su questo racconto, prendiamoci un momento per apprezzare la narrazione della nostra vita, con gli alti e i bassi che si presentano, sapendo che ognuno di noi ha una storia speciale da raccontare.

Ti piace questo aneddoto? Sei felice della vita che vivi?

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La trappola delle grandi aspettative

Al nostro cervello non piace l’incertezza. Siamo programmati per la sopravvivenza però non sappiamo muoverci se quello che ci circonda non è chiaro. Per ridurre la sensazione scomoda che genera la mancanza di certezza, ci creiamo delle aspettative. Tuttavia, basarci sulle nostre aspettative, non sempre ci aiuta a sentirci meglio.

Le nostre aspettative ci condizionano più di quanto immaginiamo. Influiscono sul nostro apprendimento, su come percepiamo la realtá e su come trattiamo chi ci sta vicino.

Le nostre aspettative possono diventare fonte di frustrazione. Per esempio, vuoi assolutamente vedere un film perché ne hai sentito parlare benissimo ma dopo averlo visto scopri che in realtà a te non è piaciuto tanto, quindi ti senti deluso/a. Se vai a mangiare in un ristorante stellato, poi il cibo non ti sembra tanto ben preparato, ci rimani male (e potresti aver speso una fortuna).

Si dice che le aspettative sono risentimenti anticipati, perché quando la realtà non corrisponde a quello che ci aspettavamo ci provoca frustrazione.

In marketing si definisce la soddisfazione del cliente come il risultato della percezione meno l’aspettativa. Quanto più alta è l’aspettativa, tanto più alta dovrá essere posta la barra delle esperienze o delle relazioni per poterci ritenere soddisfatti. Questo è un meccanismo inconscio. Tuttavia, ci sono alcuni modi per agire sul nostro modo di pensare, affinché giochi a nostro favore.

Vediamo quali sono e come possono esserti utili nel contesto dell’attuale pandemia.

  1. Abbi fiducia : la pandemia presto finirà, grazie all’avanzamento delle vaccinazioni. Non farti ossessionare però immaginando una data finale. Ora si parla di metà luglio, ma puoi esserne certo? Non lasciare che la tua felicità dipenda dalla fine del Covid.
  2. Sostituisci le aspettative con la gratitudine. Ringrazia che non ti sei ammalato/a, che hai una casa dove abitare, che qualcuno ti vuole bene. Guarda i piccoli dettagli della tua vita quotidiana e troverai sicuramente qualcosa per cui essere grato/a.

Vivere senza tante aspettative è più facile perché dai più valore a ciò che ti succede senza essere influenzato/a dall’idea che ti sei creato prima. Questo non significa abbandonare i tuoi sogni o desideri. Li devi tenere come un faro che ti guida nelle decisioni sul tuo futuro. Tuttavia, cerca di non far dipendere la tua felicità da fattori esterni che non puoi controllare.

Tu pensi di poter abbandonare parte delle tue aspettative?

Photo by Courtney Corlew on Unsplash