Vivere la giornata

In questi tempi difficili, condivido un brano tratto da “Furore” di John Steinbeck, che per me rappresenta un esempio di forza e di coraggio, oltre che di prospettiva. Steinbeck é noto per il realismo dei suoi romanzi e per le caratteristiche di humor che si aggiungono alle sue descrizioni. Racconta di un America perduta senza però perdere la speranza nell’umanità e in una rinascita.

“Mi sa che la nostra vita è bell’e finita.” “Macché finita,” disse Ma’ con un sorriso. “Non è finita per niente, Pa’. E c’è un’altra cosa che sanno le donne. Me ne sono accorta. Per l’uomo la vita è fatta a salti: se nasce tuo figlio e muore tuo padre, per l’uomo è un salto; se ti compri la terra e ti perdi la terra, per l’uomo è un salto. Per la donna invece è tutto come un fiume, che ogni tanto c’è un mulinello, ogni tanto c’è una secca, ma l’acqua continua a scorrere, va sempre dritta per la sua strada. Per la donna è così che è fatta la vita. La gente non muore mai fino in fondo. La gente continua come il fiume: magari cambia un po’, ma non finisce mai.” “Come fai a saperlo?” domandò Zio John. “Chi te lo dice che un giorno non si ferma tutto, che la gente non ce la fa più e si butta a terra per sempre?” Ma’ rimase qualche istante a pensare. Si sfregò il dorso lucido delle mani, poi infilò le dita della destra tra le dita della sinistra. “Non lo so,” disse. “A me mi pare solo che tutto quello che facciamo serve per continuare. Per me è così che vanno le cose. Pure la fame… pure la malattia: qualcuno muore, ma gli altri si fanno più tosti. Uno deve solo cercare di viversi la giornata, la giornata e basta.

Ti auguro una giornata luminosa.

8 marzo: la vera origine della festa della donna

L’incendio della fabbrica Triangle, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, fu il più grave incidente industriale della storia di New York. Causò la morte di 146 persone (123 donne e 23 uomini). L’evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro negli Stati Uniti.

L’incendio di New York è uno degli eventi ricordati come Giornata internazionale della donna ma non è da questo, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna. La connotazione fortemente politica della Giornata Internazionale della Donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.

Le basi per iniziare a parlare della questione femminile furono gettate durante il Congresso della seconda Internazionale Socialista che si tenne a Stoccarda nel 1907: venne votata una risoluzione in cui ci si impegnava a lottare per il suffragio universale. Qualche giorno dopo, venne fondato l’Ufficio di Informazione delle donne socialiste.

Nel maggio del 1908, la presidente dell’Ufficio, Corinne Brown, presiedette la conferenza domenicale socialista a Chicago – a causa dell’indisponibilità del solito oratore -, una conferenza a cui tutte le donne erano state invitate. Da lì si iniziò a parlare di un Women’s Day.

L’anno dopo, nella manifestazione che il Partito Socialista Americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto, ci fu un’intensa attivazione sul tema delle rivendicazioni sociali e in molte decisero di scioperare e scendere in piazza: chiedevano un aumento di salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Così nacque la prima Festa delle Donna in America.

Nel 1910, le delegate americane proposero durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste di Copenaghen di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. In Danimarca, Germania, Austria e Svizzera si festeggiò per la prima volta il 19 marzo 1911.

Con l’inizio della prima guerra mondiale, le celebrazioni si interruppero per riprendere l’8 marzo 1917 quando, a San Pietroburgo, le donne furono a capo di una manifestazione per la fine del conflitto.

Ecco finalmente il fatidico 8 marzo: nella Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921, venne fissato questa data per la Festa delle Donne.

Fu scelta la mimosa come fiore simbolo della Giornata delle Donne perché fiorisce all’inizio di marzo.