La tensione é quando pensi di dover essere.
Il rilassamento é quando sei veramente.
Proverbio cinese

Bringing Positive Changes in Your Life
La tensione é quando pensi di dover essere.
Il rilassamento é quando sei veramente.
Proverbio cinese

Poesia di Wislawa Szymborska

In questi tempi difficili, condivido un brano tratto da “Furore” di John Steinbeck, che per me rappresenta un esempio di forza e di coraggio, oltre che di prospettiva. Steinbeck é noto per il realismo dei suoi romanzi e per le caratteristiche di humor che si aggiungono alle sue descrizioni. Racconta di un America perduta senza però perdere la speranza nell’umanità e in una rinascita.
“Mi sa che la nostra vita è bell’e finita.” “Macché finita,” disse Ma’ con un sorriso. “Non è finita per niente, Pa’. E c’è un’altra cosa che sanno le donne. Me ne sono accorta. Per l’uomo la vita è fatta a salti: se nasce tuo figlio e muore tuo padre, per l’uomo è un salto; se ti compri la terra e ti perdi la terra, per l’uomo è un salto. Per la donna invece è tutto come un fiume, che ogni tanto c’è un mulinello, ogni tanto c’è una secca, ma l’acqua continua a scorrere, va sempre dritta per la sua strada. Per la donna è così che è fatta la vita. La gente non muore mai fino in fondo. La gente continua come il fiume: magari cambia un po’, ma non finisce mai.” “Come fai a saperlo?” domandò Zio John. “Chi te lo dice che un giorno non si ferma tutto, che la gente non ce la fa più e si butta a terra per sempre?” Ma’ rimase qualche istante a pensare. Si sfregò il dorso lucido delle mani, poi infilò le dita della destra tra le dita della sinistra. “Non lo so,” disse. “A me mi pare solo che tutto quello che facciamo serve per continuare. Per me è così che vanno le cose. Pure la fame… pure la malattia: qualcuno muore, ma gli altri si fanno più tosti. Uno deve solo cercare di viversi la giornata, la giornata e basta.
Ti auguro una giornata luminosa.
I nostri pensieri sono molto potenti. Contribuiscono in gran parte al nostro umore. Quando dei pensieri negativi si insinuano nella nostra mente senza chiederci il permesso, possiamo facilmente cadere in uno schema di negatività che si riflette sulla nostra visione del mondo e sul nostro benessere. Sembra difficile uscire dal circolo vizioso di pensieri negativi, ma ci sono delle soluzioni semplici per ritrovarci sul cammino del pensiero positivo e cacciare le idee negative. Può bastare osservare attentamente lo schema dei nostri pensieri e cercare di modificarli.
Ecco qui cinque tecniche che ti possono aiutare a combattere la negatività:
Ricordati che non puoi cambiare una situazione ma puoi cambiare il tuo approccio verso essa. Cambiando i tuoi pensieri, cambi anche la tua vita.
Un’antica storia zen racconta di un giovane ambizioso che attraversava il Giappone per raggiungere la scuola di un famoso maestro di arti marziali.
Giunto al dojo il maestro chiede al giovane: Che cosa desideri da me?
Il ragazzo risponde: Voglio studiare con te e diventare il miglior combattente di tutta la regione. Quanto tempo mi ci vorrà?
10 anni – afferma il maestro.
10 anni è un tempo lunghissimo! – risponde il ragazzo – E se studiassi il doppio di tutti i tuoi studenti?
20 anni allora — replica il maestro.
Il ragazzo, perplesso, ribatte – E se mi allenassi strenuamente giorno e notte?
30 anni — incalza il maestro.
A questo punto il giovane, incredulo, domanda: Come è possibile che più dico che lavorerò sodo, più tempo mi dici ci vorrà?
Semplice – conclude il maestro – quando hai un occhio fisso sulla meta, ne hai solo uno rimasto per trovare la strada.
Che cosa ti insegna questa storia? Fammelo sapere!
Quando ti trovi bloccata/o, oppure vuoi rimandare o non ti senti all’altezza, ricordati questo semplice suggerimento di Mark Twain.
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
Una barca non va avanti se ciascuno rema per i fatti suoi
(Traduzione dall’inglese: Cristiana Branchini)
Una freccia da sola si può rompere, ma non dieci legate insieme
(Traduzione dall’inglese: Cristiana Branchini)
Quando la tela dei ragni si unisce, un leone può rimanerci intrappolato
(traduzione dall’inglese: Cristiana Branchini)